Raspini (Pd): “Capitale della cultura, la bocciatura di Lucca è un fallimento della giunta Pardini”
Il capogruppo dem: “A Roma non sono passati sopra alcuni casi che hanno messo in luce le carenze della gestione del settore da parte di sindaco e assessore”
Non ci gira intorno Francesco Raspini. Per il capogruppo del Pd la bocciatura della candidatura di Lucca a capitale italiana della cultura nel 2026 è segno, dice, di “un fallimento annunciato”, da rintracciare, a parer suo, “nelle carenze della politica culturale portata avanti dalla giunta Pardini e in particolare dall’assessore Mia Pisano”. Un’occasione persa per la città, la definisce Raspini, che vede nello stop alla candidatura anche risvolti di carattere politico per l’amministrazione di centrodestra, fermata nel progetto di Lucca capitale da un governo dello stesso colore.
“E’ una brutta notizia per la città – commenta Raspini -, perché il riconoscimento avrebbe potuto portare risorse importanti per il mondo della cultura, attorno a cui ruotano tanti soggetti e associazioni attivi sul territorio. Per la giunta Pardini si tratta di un fallimento già scritto, provocato dall’atteggiamento tenuto nei confronti della cultura dall’amministrazione di centrodestra. A Roma, evidente, non si è ritenuto di passar sopra ad alcune questioni, come i post dell’assessore alla cultura Mia Pisano inneggianti a Mussolini, le recenti polemiche sul caso Pertini e, non da ultimo, quelle relative alla gestione Veronesi delle celebrazioni pucciniane. La bocciatura della candidatura di Lucca è una responsabilità politica del sindaco Mario Pardini. Non ci si deve dimenticare che la proposta è stata bocciata da un governo amico, e ciò deve far riflettere molto su come a Lucca si interpreti e si gestisca il ruolo della cultura”.
Raspini non si esime anche da entrare sulle polemiche seguite alle parole del sottosegretario Vittorio Sgarbi che prima aveva augurato a Lucca di non vincere, poi di fronte alla notizia della bocciatura ieri ha sostenuto che la città ha altre possibilità, come quella di divenire capitale europea della cultura. “Lucca – commenta Raspini – ha sicuramente i numeri per farlo. Le affermazioni fatte da Sgarbi la scorsa settimana fanno pensare che forse il sottosegretario era consapevole della situazione che poi si è determinata. Per Lucca, certo, questa bocciatura resta un fiasco dell’amministrazione comunale”.
“Non ci dimentichiamo che Viareggio soltanto due anni fa era riuscita ad arrivare nella rosa delle dieci finaliste – prosegue Raspini – e il sindaco di quella città non poteva contare su un governo amico, come invece nel caso di Lucca e del sindaco Pardini che si vanta di avere legami con personalità di spicco a Roma”.