Sostegno a Israele, presidio invita al boicottaggio contro Carrefour

Volantinaggio agli ingressi del supermercato: “Basta con la complicità con lo Stato che bombarda il popolo palestinese”
Oggi (23 dicembre) Cip S.Concordio, Giovane Grido Lucca e comitato No Guerra No Base sono stati in presidio davanti agli ingressi del Carrefour per un messaggio chiaro: Stop al genocidio – Boicotta Israele – Boicotta Carrefour.
“In queste stesse ore – spiegano gli organizzatori – in cui ci si affretta a fare le ultime spese e gli ultimi regali prima delle festività, Carrefour finanzia l’occupazione israeliana della striscia di Gaza e lo sterminio di migliaia e migliaia di palestinesi tra cui migliaia di bambini. Lo fa attraverso la sua presenza con catene di supermercati nelle colonie di invasori dentro la striscia, lo fa fornendo approvvigionamento costante ai soldati assassini che stanno compiendo la pulizia etnica del popolo palestinese. Per sabotare questa complicità è necessario boicottare le aziende che rendono possibile il massacro tra le quali Carrefour. Chiediamo che il Carrefour non sia più complice dello stato di Israele, che da oltre 70 giorni sta bombardando e invadendo via terra Gaza perpetrando il genocidio del popolo palestinese”.





“Il Gruppo Carrefour, azienda multinazionale della grande distribuzione con sede in Francia – prosegue la nota – è coinvolto nei crimini di guerra commessi dal regime israeliano di occupazione, colonizzazione e apartheid contro il popolo palestinese. L’8 marzo 2022, Carrefour ha annunciato un nuovo accordo di franchising con la società israeliana Electra Consumer Products e la sua controllata Yenot Bitan, entrambe attive nelle colonie israeliane illegali. Secondo questa nuova partnership con Electra Consumer Products, le bandiere di Carrefour sventolano nell’Israele dell’apartheid, e tutti i negozi Yenot Bitan – più di 150 fino ad oggi – hanno accesso ai prodotti del marchio Carrefour. Questa decisione rende Carrefour complice dei crimini di guerra commessi dal regime israeliano di occupazione, colonizzazione e apartheid contro il popolo palestinese“.
“Insieme, portiamo avanti il boicottaggio contro Carrefour – concludono i movimenti – Dal 12 dicembre il Comitato nazionale palestinese per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni ha lanciato la campagna #BoycottCarrefour, chiamando i sostenitori dei diritti dei palestinesi a boicottare il Gruppo Carrefour in tutto il mondo. Rafforziamo la campagna di boicottaggio di Carrefour anche in Italia con azioni di protesta”.