“Il sindaco intervenga direttamente per il ‘problema Susini'”: bufera per il messaggio inoltrato nella chat del Consiglio

Il Pd presenta un’interrogazione a sindaco e giunta: “Perché si fanno intervenire terzi per trattare temi riguardandi una partecipata del Comune”
Nuova ‘tempesta’ in arrivo su sindaco e giunta del Comune di Lucca. Colpa, stavolta, di una comunicazione inoltrata per sbaglio nella chat del consiglio comunale.
Il tema è quello di Sistema Ambiente e della posizione di Caterina Susini, responsabile dell’area dei servizi tecnici dell’azienda. Nel messaggio, inoltrato (quindi scritto da terzi) per errore (e cancellato dal presidente Torrini) nella chat del consiglio comunale da Stefano Pierini, capogruppo di Lucca2032, si parla di un ‘problema Susini’ e si invita a farlo risolvere dal sindaco in persona, Mario Pardini, e non da terzi come il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro o il presidente della Lucchese, Andrea Bulgarella, ritenuti in qualche modo più vicini al socio privato di Sistema Ambiente, Iren.
Una ‘tempesta’ perché ha sollevato diversi malumori, come spesso succede quando vengono inavvertitamente divulgate conversazioni che devono rimanere private. Fioccano, ovviamente, i no comment. Sia quello di Stefano Pierini, sia quello della dirigente Susini, che si dice comunque amareggiata di aver appreso questa notizia nel giorno di Santo Stefano. Il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, è categorico: “Non so niente di questa vicenda, né come possa essere venuta fuori. Con Caterina Susini, peraltro, non ho contatti da quando ha lasciato Sea quattro o cinque anni fa”.
Il sindaco, sollecitato sul tema dopo la pubblicazione del leak da parte di Gazzetta di Lucca a margine della conferenza sulla manifattura nord di oggi (26 dicembre) ha annunciato una risposta nel question time di venerdì, ma non è escluso che se ne parli già domani in consiglio comunale. Anche perché, nel frattempo, l’opposizione ha presentato una interrogazione a firma dei consiglieri del Partito Democratico Francesco Raspini, Enzo Alfarano, Gianni Giannini e Chiara Martini in cui “si richiede che l’amministrazione comunale, nelle persone del sindaco e/o degli assessori competenti, riferisca oralmente innanzi al consiglio comunale in merito alle seguenti richieste: in cosa consiste il “problema Susini” nelle allusioni fatte dal consigliere Pierini? Quale collegamento ha una società partecipata del Comune di Lucca come Sistema Ambiente con il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro che, alla lettura del messaggio, sembrerebbero dover interloquire con Iren per risolvere il “problema Susini”? Di più, quale collegamento ha la società Sistema Ambiente col presidente della Lucchese Bulgarella e quale dovrebbe essere il suo ruolo nella risoluzione di un “problema” che riguarda una società partecipata del Comune di Lucca? Perché il sindaco ha bisogno di aiuti di persone esterne all’amministrazione per esercitare le sue funzioni? E, in particolare, con riferimento alle società partecipate: a Lucca l’interlocuzione con i soci privati è tenuta attraverso personaggi del settore imprenditoriale o tramite sindaci di altri Comuni come il messaggio inoltrato dal consigliere Pierini lascia intendere?”.
Sul tema rincara la dose sui sociali il capogruppo Raspini: “La vicenda del messaggio reso pubblico per errore dal capigruppo di Lucca 2032, Stefano Pierini, ove si fa riferimento ad un misterioso “problema Susini” (cioè Caterina Susini, dirigente di Sistema Ambiente) è come il bimbo che grida che il re è nudo. Non solo per i contenuti, oggettivamente imbarazzanti, che hanno messo in subbuglio la più grande azienda partecipata del Comune. Ma, più che altro, per ciò che emerge, neanche tanto implicitamente, tra le righe. Perché il sindaco di Lucca avrebbe bisogno dell’intervento del presidente della Lucchese o di un altro sindaco per interloquire con il socio privato di una società pubblica di proprietà del Comune? È troppo pretendere che le questioni, soprattutto se delicate, che riguardano un dirigente dell’azienda vengano affrontate senza mettere in mezzo il sindaco di Viareggio o un imprenditore privato che nulla c’entrano né con l’azienda né con la persona interessata? Chi ha girato quel messaggio al consigliere Pierini? E perché costui era preoccupato che il sindaco gestisse la cosa da solo, anziché tramite terzi? Perché c’è bisogno di precisare con questa dovizia di dettagli – e di nomi – una cosa che sarebbe ovvia? Se il misterioso autore del messaggio inoltrato da Pierini è un mitomane, allora si spieghi chi è e perchè ha scritto quelle cose. Se invece non è così, perché magari Pardini ha davvero pensato di utilizzare quelle sponde per contattare Iren, socio del Comune dentro Sistema Ambiente, allora sia il sindaco a rispondere a questa domanda: sindaco, lei è in grado è esercitare le sue funzioni con autonomia o è lì solo per metterci la faccia mentre a Lucca governa qualcun altro?”
Domande che circolano, dopo la diffusione del messaggio (che qualcuno sospetta sia stato diffuso da ambienti di maggioranza e non dell’opposizione), anche nel centrodestra. E che, in una complessa partita che si gioca intorno all’azienda dei rifiuti, che ha cambiato di recente socio privato e che si gioca all’interno di un complesso sistema che viaggia fra Reti Ambiente e futuro della multiutility toscana, rischia di guastare il fine d’anno della maggioranza che guida il Comune di Lucca.