Il centrosinistra boccia la giunta Pardini: “Una gestione incapace fatta di soli annunci”

30 dicembre 2023 | 16:18
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Il centrosinistra boccia la giunta Pardini: “Una gestione incapace fatta di soli annunci”

Dalle riqualificazioni alla promozione della cultura fino alle celebrazioni pucciniane, le forze di opposizione fanno le pulci ai primi 18 mesi di governo del centrodestra

Dalle “difficoltà di leadership del sindaco Pardini”, alla conflittualità interna di un’amministrazione bocciata come “incompetente, incoerente, arrogante e incapace”. Ma c’è anche chi, senza mezzi termini, parla di “atteggiamento fascista” fra gli esponenti del centrosinistra di Lucca, che ha tracciato oggi (30 dicembre) il suo bilancio della giunta Pardini. Un governo “molto vicino e aderente a quello nazionale, che non sa dare risposte adeguate ai cittadini”.

Sul piatto, le questioni che hanno attraversato i primi 18 mesi di governo della città. Temi di vecchia data e attuali, affrontati uno per uno dalle forze politiche del centrosinistra: il Partito Democratico con Roberto Guidotti, Sinistra Con con Maurizio Franceschi, Lucca Futura con Gabriele Olivati, Lucca Civica con Giovanni Lemucchi, il Partito Socialista Italiano con Rossano Lenci, Lucca è Popolare con Marco Barsella, Volt con Giuseppe Fusco, Europa Verde – Verdi con Glenda Lugano, Lucca è un Grande Noi con Domenico Raimondi e Ilaria Vietina.

“Il numero di fallimenti collezionati da questa amministrazione – si legge nella nota consegnata a margine dell’incontro – è impressionante: l’approvazione del piano operativo, annunciato per la fine del 2023, è su un binario morto, bloccando l’attività di tantissimi professionisti. Oltre 1000 osservazioni fatte da cittadini, partiti e associazioni restano senza risposta e che rischiano di subire un’analisi superficiale se il piano dovesse essere approvato in fretta e furia. Il centrosinistra ha sempre lavorato per un’amministrazione sostenibile capace di guardare alla città: l’attuale maggioranza invece ha praticamente azzerato l’avanzo di bilancio in un solo anno e mezzo, è completamente schiacciata a destra e già rinchiusa in sé stessa, e punta solo su eventi e annunci effimeri. Difficilmente, si può immaginare un peggioramento dell’immagine della città in così poco tempo: pensiamo all’accorpamento della Giornata della memoria con il Giorno del ricordo, alla bocciatura dell’intitolazione di una strada a Sandro Pertini, e a un’assessora alla cultura che elogia Mussolini sui social”.

“Siamo stupiti – esordisce Raimondi – di tutte le iniziative e progetti che l’amministrazione lancia per il futuro, senza fare un resoconto di ciò che ha fatto in questi primi mesi. Probabilmente, vogliono mettere in ombra ciò che non è andato bene, che non ha funzionato o non è stato proprio fatto”. A partire dalla questione di Lucca capitale italiana della cultura: “Hanno deciso in fretta e furia di partecipare al bando, cosa che per altre città ha impegnato mesi e mesi di lavoro: Lucca in soli due mesi ha realizzato un progetto tutt’ora ignoto. Ancora oggi non sappiamo con che visioni Lucca si si candidata: è inconcepibile”. “Inconcepibile” per l’esponente di Lucca è un grande noi, anche la questione delle celebrazioni pucciniane: “Siamo vicini all’apertura dell’anno del centenario, eppure del programma non si sa alcunché. Solo grazie ai verbali del comitato sappiamo che anche qui i lavori procedono a rilento, spesso in contrasto con il presidente stesso, e si scopre che alcuni bandi non sono stati aggiudicati perché bocciati dalla maggioranza”.

“Il comitato promotore – proseguono gli esponenti del centro sinistra – non riesce a produrre i risultati necessari con il rischio di sprecare le ingenti risorse ottenute dal Ministero (oltre 9 milioni di euro), nessun evento di rilevanza internazionale è stato realizzato. I pochi eventi messi in piedi hanno ottenuto la ribalta nazionale solo per le polemiche e le carnevalate del maestro Veronesi, che si è addirittura spinto nel proporre l’intitolazione di una strada a Puccini, senza nemmeno sapere che al maestro è intitolato uno degli assi stradali principali di ingresso alla città”.

“Questa occasione – insiste Raimondi – poteva essere un modo per dare forza alla promozione futura del territorio, in comunione con il tesoro di Puccini”. Da Puccini, l’esponente getta poi lo sguardo sulla partecipazione, che “si riduce a riunioni singole con i cittadini, senza alcun coinvolgimento reale della città. Tutto questo va in contrasto con le linee tracciate dall’amministrazione stessa per mesi, e con ciò che la città era abituata a vivere prima della giunta Pardini”.

“E’ sempre più chiara l’idea di città che l’amministrazione Pardini vuole portare avanti – sostengono i gruppi del centrosinistra – una città pensata solo su misura di chi desidera che il comune gli organizzi il tempo libero, e non per chi ha bisogno dei servizi, che sono largamente ignorati. In questo anno le famiglie lucchesi si sono viste aumentare la sosta in Borgo Giannotti nelle ore serali, la tassa dei rifiuti e, dopo esser state lasciate nell’incertezza per settimane, si sono viste ridurre i voucher per i centri estivi dei loro figli, e guardano con preoccupazione alla situazione incerta dei luoghi di cura delle Rsa di Lucca”.

“Nella nostra città- prosegue il centrosinistra – gli immobili sono sempre più cari e gli affitti alle stelle come dimostrato tutte le ricerche nazionali, e intanto si annuncia per il 2024 l’entrata in vigore della tassa comunale sui passi carrabili che colpirà famiglie e imprese. Nonostante i continui annunci da parte di chi prometteva di avere le soluzioni in tasca, la grata del Caffè di Simo è abbassata, la piscina comunale non è a disposizione dei cittadini, i tir continuano a intasare la circonvallazione, le vie e le piazze del centro storico sono in balia di auto parcheggiate in ogni dove, il futuro della Manifattura sud è sospeso per mancanza di idee e proposte realizzabili”.

“La giunta, dopo 18 mesi di governo, non ha ancora parlato chiaro sulle due questioni grazie alle quali ha vinto – sostiene Rossano Lenci –. La Manifattura infatti è ferma, mentre per il piano operativo c’è un’assenza complessiva. L’amministrazione – insiste – dovrebbe dare risposte sui temi su cui ha costruito la sua maggioranza”. Una coalizione che “sconta difficoltà di leadership, perché il sindaco è incapace di direzione politica”, dice. E tra tutte emerge la questione della gestione del piano operativo: “E’ stato incaricato prima un consigliere delegato, che ha rinunciato all’incarico, per poi non essere sostituito”. Infine, Lenci attacca il progetto del parcheggio interrato davanti a Porta Santa Maria: “Perché impegnare 25 milioni di euro, ovvero un quarto del bilancio comunale? Perché non trovare una soluzione meno impattante?”.

La grande opera annunciata nei giorni scorsi “è la certificazione di quanto sia limitata la visione dell’amministrazione Pardini sullo sviluppo della città – spiegano gli esponenti del centrosinistra -. Molti liberi cittadini sono contrari a un progetto ottuso che aggiunge un ulteriore parcheggio a quelli già presenti intorno alle mura urbane e sottoutilizzati. All’amministrazione Pardini serviva un ‘cavallo di battaglia’, un’opera per identificare questa giunta che da un anno e mezzo porta avanti progetti pensati e finanziati durante l’amministrazione precedente. Un parcheggio che aggiungerà un numero limitato di nuovi posti, ma dal costo esorbitante di 25 milioni di euro. Cifra per la quale sarà contratto un mutuo che, contando anche gli interessi, inchioderà i conti comunali per decenni: un finanziamento a un tasso ipotetico del 5 per cento annuo, 44 milioni, cioè oltre 100mila euro a posto macchina (400), quasi 150mila euro a posto macchina se si considerano solo quelli aggiuntivi rispetto agli attuali (300). La conseguenza sarà che il bilancio del Comune di Lucca non potrà fare affidamento per molti anni sui ricavi di Metro srl, società totalmente partecipata dal Comune, che dovranno andare a ripianare il debito contratto. Questo significa un prossimo taglio ai servizi per i cittadini lucchesi. Un parcheggio che, per ripagarsi, probabilmente necessiterà di prezzi orari elevati e un costante numero di posti occupati, quando a pochi minuti a piedi si possono facilmente trovare stalli di parcheggio gratuiti”.

“Siamo dunque contrari a un progetto tanto miope – insistono all’unisono – che non ha certo l’obiettivo di ridurre l’uso dei mezzi privati, che comporterà costose e complicate opere ingegneristiche per contenere la falda acquifera che affiora ogni volta che a Lucca viene effettuato un minimo scavo e che costerà milioni di euro dei cittadini lucchesi, i quali in cambio si ritroveranno anni di servizi pubblici ridotti o cancellati. Si prosegua piuttosto l’iter per realizzare di fianco alla stazione ferroviaria il terminal bus con parcheggio scambiatore. Un progetto utile a tutta la piana di Lucca che consentirebbe di realizzare un parcheggio in superficie o sopraelevato, dove lasciare la propria vettura e usufruire poi dei mezzi pubblici locali e sovralocali. Sarebbe una soluzione di buon senso perché già in avanzata fase di progettazione e con un costo molto inferiore rispetto a quello preventivato del parcheggio interrato”.

In primo piano, anche le politiche legate a impatto ambientale e alla sostenibilità, rispetto a cui “l’amministrazione si caratterizza per un vuoto totale. Lucca – come ha sottolineato Lugano – ha una qualità dell’aria tra le peggiori in Europa, ma gli unici interventi che hanno caratterizzato l’amministrazione Pardini sono in negativo, come la distruzione del progetto dei corridoi ecologici sugli spalti delle mura, e la capitozzatura insensata dei lecci a Villa Bottini”.

Di ecologia ha parlato anche Franceschi: “L’amministrazione si sta dimostrando conflittuale all’interno e incapace di rispondere alle aspettative dei cittadini in questo momento storico”. Due, secondo il presidente di Sinistra Con, le questioni “epocali” che la giunta non affronta con attenzione: la transizione ecologica e le difficoltà socioeconomiche. “Mancano iniziative per combatterle: rispetto a ciò l’amministrazione si è dimostrata inadeguata, un po’ per incompetenza e incapacità, un po’ per il suo bagaglio ideologico”.

“Un atteggiamento fascista – attacca invece Roberto Guidotti -. Questa amministrazione di destra è comandata da Barsanti. E attraverso un atteggiamento arrogante, incoerente, incompetente. Arrogante perché pur non avendo vinto con la maggioranza della città, la giunta fa ciò che gli pare. L’incoerenza la si vede tutti i giorni, promettendo cose e rimandandole di un anno, senza il garbo di dire quando i progetti non erano loro ma della precedente amministrazione. Incompetente, perché non sanno neanche mandare i messaggi alle chat di un amico”, ironizza Guidotti.

Questione – quella del messaggio inoltrato per errore nella chat del consiglio comunale da Stefano Pierini, capogruppo di Lucca2032, dove si parla di un ‘problema Susini’ – su cui torna anche Marco Barsella di Lucca è Popolare: “Il sindaco ai giornalisti ha detto di dover rispondere prima in consiglio”, mentre per quanto riguarda il caso della titolazione della strada a Pertini, “ha fatto il contrario – sostiene -: non si può stare zitti in consiglio comunale e poi rispondere ai giornali”. Oppure, “rispondere alle critiche con critiche, dare la colpa al Pd ogni volta che succede qualcosa: abbiamo perso il giusto modo di fare politica, che rischia di diventare un affare per pochi. Forse è anche a causa di questo che aumenta l’astensionismo”.

Contro l’astensionismo e in un’ottica costruttiva verso il futuro, Fusco sottolinea l’appuntamento elettorale del prossimo anno con le elezioni europee: “Facciamo vedere ai cittadini che non li abbiamo abbandonati. Facciamo sentire loro la nostra presenza”.

Le forze politiche del centrosinistra, per reagire, puntano a un sempre maggiore contatto con il territorio, dandosi l’obiettivo, per il 2024, di organizzare sempre più incontri con la cittadinanza, e fare politica sui temi strategici per Lucca. “Grazie alle consigliere e ai consiglieri del centrosinistra che hanno convocato un consiglio straordinario nel giugno 2023, è cominciato il lavoro per il mantenimento dell’acqua pubblica alla preservazione di Geal da forme di privatizzazione. Sarà in grado il sindaco di difendere Geal e l’acqua di Lucca?”

Al futuro prossimo guarda anche Ilaria Vietina, che per il 2024 lancia un impegno importante su tre tematiche: le comunità energetiche, la cultura della memoria e le politiche di genere. “Per il 27 gennaio organizziamo una manifestazione. Vogliamo valorizzare la partecipazione e educare alla democrazia, puntando l’attenzione sul calendario civile e le sue principali ricorrenze – il 25 aprile, il 2 giugno, il 5 settembre. Cultura della memoria, infatti, non è recupero della tradizione folcloristica”.

“Ci sarà un consiglio straordinario sulla cultura dei diritti, perché la giornata del 10 dicembre non è stata valorizzata. Sarà un consiglio comunale aperto”. L’obiettivo è “dialogare con i cittadini, accogliere le loro proposte: bisogna rispondere alle esigenze di tutte e tutti, dando dignità di cittadinanza ad ogni componente della società”.

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