Banducci: “Il Teatro del Giglio rimanga intitolato con il solo suo nome”

4 gennaio 2024 | 16:31
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Banducci: “Il Teatro del Giglio rimanga intitolato con il solo suo nome”

Anche l’ex consigliere provinciale boccia la proposta di Lazzarini: “Lasciamo le cose come stanno”

“La proposta del presidente Lazzarini di ‘allungare’ l’intitolazione del teatro di Lucca diventando così: Teatro del Giglio Giacomo Puccini, per quello che può contare, non è che mi entusiasmi molto”.

Parole dell’ex consigliere provinciale di centrosinistra Franco Banducci, che afferma: “Per prima cosa sottolineo l’aspetto ridondante della dicitura che scivola verso una cacofonia disarmonica (Giglio Giacomo) che forse sarebbe meglio evitare per un luogo dove musica e armonia la fanno da padrone. Allora si potrebbe tagliare la testa al toro e intitolare il teatro esclusivamente a Giacomo Puccini, ma in questo modo si perderebbe tutta la tradizione storica che sta dietro al nome Giglio, intitolazione a cui la cittadinanza lucchese è da sempre legata. Pertanto, anche far assumere al teatro il solo nome del maestro, andrebbe scongiurato, quindi lasciare le cose come stanno rimane, a mio modesto avviso, la soluzione migliore”.

“La scelta conservativa Teatro del Giglio – prosegue Banducci – del resto non è da sola nel panorama italiano e come Parma ha mantenuto il nome del suo Teatro Regio (anche se in provincia di Parma c’è un Teatro Verdi, nel comune di Busseto di 6mila abitanti, certamente, con tutto rispetto, non paragonabile a Lucca), senza portare alcun danno al suo maestro Beppino, anche Lucca: se rimane col Teatro del Giglio, non produrrà sicuramente danni al suo maestro Giacomino”.

“Infine c’è un aspetto che guarda al futuro. Forse Lucca mai realizzerà un nuovo teatro più adatto a rappresentare l’opera lirica e non solo, però ogni tanto tale idea viene fuori e chissà forse un giorno troverà una sua realizzazione? Allora sì che quel teatro sarà giusto intitolarlo a Giacomo Puccini, ma già oggi se bruciamo il nome del maestro, quella generazione che realizzerà quel teatro constaterà che chi l’ha preceduta, non solo ha fatto incetta e dissipato beni materiali, ma anche beni immateriali come quello del nome del musicista lucchese noto in tutto il mondo”.

“Lasciare le cose come stanno mi sembra la soluzione migliore – conclude l’ex consigliere – e se rimane solo Teatro del Giglio, la gloria di Puccini non sarà attenuata, ma continuerà comunque imperterrita a varcare le epoche e le generazioni”.