Pronto soccorso al collasso, Di Vito: “In 12 mesi dall’Asl nessuna risposta alle nostre sollecitazioni”

8 gennaio 2024 | 11:28
Share0
Pronto soccorso al collasso, Di Vito: “In 12 mesi dall’Asl nessuna risposta alle nostre sollecitazioni”

Il consigliere delegato difende l’operato dell’amministrazione sul tema sanità in sede di conferenza dei servizi: “L’azienda di fronte alle proposte a costo zero avanzate, dal sottoscritto che ci lavora e dal sindaco, è rimasta muta”

Sanità a Lucca, interviene il consigliere delegato dopo il duro intervento del comitato cittadino.

“Rispondo volentieri alle sollecitazioni dei comitati sanità – dice Di Vito – perché ritengo che il loro lavoro e le loro riflessioni siano importanti per la nostra comunità e per l’amministrazione Pardini, che vuole prima di tutto ascoltare e successivamente programmare. Ricordo che, nell’ambito sanitario, il sindaco ha dato un incarico specifico al sottoscritto ed è stata messa a disposizione dei cittadini una mail dedicata (salutelucca@comune.lucca.it). Successivamente è stato aperto un punto di incontro con la cittadinanza ogni martedì mattina dalle 9 alle 12, per ascoltare proprio le istanze provenienti dal mondo sanitario cittadino e infine il macro-capitolo “sanità”, per la prima volta come pilastro fondamentale nelle linee guida di governo, è stato inserito nel Documento unico di programmazione (Dup) dell’amministrazione“.

“In questo anno e mezzo di governo e ancora oggi stiamo portando avanti, all’interno della conferenza dei sindaci, quello che abbiamo scritto nel programma elettorale e il tema “pronto soccorso” è stato il primo ad essere affrontato – spiega Di Vito – e sarà di nuovo preso in seria considerazione, in quanto il gestore (Azienda Usl) non ha disposto alcun intervento significativo in questi 18 mesi. Ribadisco che, fin dall’inizio di questa consiliatura, il sindaco si è preso in carico le principali criticità sanitarie (pronto soccorso, organizzazione dell’area delCampo di Marte e posti letto di rianimazione) e ha avanzato anche proposte a “costo zero”, a cui però la direzione aziendale, e di conseguenza la Regione, non hanno mai dato alcuna risposta concreta. Questo per far capire i differenti ruoli tra il sindaco che ha il dovere di garantire la salute della popolazione e il gestore della sanità, che decide in modo autonomo. È dal novembre 2022 che, sempre all’interno della conferenza dei sindaci – lo strumento più importante, lo sottolineo nuovamente, a disposizione degli enti locali per esprimere pareri e sollecitare ad intervenire l’azienda sanitaria – è iniziato un percorso su tematiche sanitarie che definirei in salita, in quanto la materia è complessa e necessita di una forte preparazione e conoscenza. La tematica del Pronto soccorso è stata più volte discussa con gli interessati e nell’interesse di tutti i cittadini della Piana di Lucca, sono state rilevate criticità e avanzate delle proposte. La risposta della Regione e del gestore Usl in questi 12 mesi è stata l’aumento del personale Oss (Operatore socio sanitario), l’istituzione dell'”infermiere flussista” che ha sottratto una unità di turno all’assistenza diretta al malato, l’istituzione di due posti letto per ricovero immediato (solo a partire dalle 8 del mattino) chiaramente insufficienti a smaltire il “traffico di malati” del pronto soccorso; infine è stata avanzata la proposta di realizzare un inutile prefabbricato all’esterno del pronto soccorso, che non farà altro che creare ulteriori disagi lavorativi al personale. L’azienda sicuramente ci risponderà che il nostro pronto soccorso è critico al pari di altri, ma di fronte alle proposte a costo zero avanzate, dal sottoscritto che ci lavora e dal sindaco, è rimasta muta“.

“Da queste considerazioni – conclude Di Vitop – si ritiene che l’amministrazione Pardini non si sia dedicata solamente a feste e progettazioni di interventi urbanistici ma abbia anche svolto un importante lavoro all’interno e all’esterno della conferenza dei sindaci nell’ambito dei suoi poteri. Quello che penso sia mancato in questo anno è sicuramente una costante informazione al cittadino, e di questo il sottoscritto se ne assume la responsabilità e si impegnerà in futuro per i dovuti correttivi. I migliori auguri del 2024 saranno rivolti all’azienda solo quando saranno realizzate e organizzate – in ottemperanza alle disposizioni previste dal Dm 77/2022 che è il pilastro fondamentale per l’organizzazione della sanità territoriale – le case di comunità aperte 6 giorni (“case secondarie chiamate Spoke”) o 7 giorni (“case principali chiamate hub”) la settimana. Se fossero state ben organizzate, come inserito nel programma elettorale del sindaco Pardini, e indicato dal decreto ministeriale, ne avrebbero beneficiato sicuramente la cittadinanza e il pronto soccorso del San Luca”.