Pronto soccorso in difficoltà, salta il sopralluogo di commissione sociale e sindacati

10 gennaio 2024 | 12:32
Share0

Per l’Asl impossibile una visita in piena emergenza influenzale. La direttrice Frosini: “Mancano 10 medici ed il pronto soccorso è sottodimensionato. Presto una struttura esterna in prefabbricato”

Il sopralluogo al pronto soccorso della commssione sociale e dei sindacati, termina ancor prima di iniziare. La delegazione non ha potuto accedere all’interno della struttura a causa l’emergenza in corso. I commissari, d’accordo con la presidente Mara Nicodemo e con il consigliere con delega alla sanità, Alessandro Di Vito, medico di pronto soccortso, hanno deciso di chiudere la seduta nel momento in cui l’Asl ha negato l’accesso a più di due persone.

Nonostante i divieti, la direttrice del pronto soccorso, la dottoressa Fabiana Frosini, ha voluto illustrare alla commissione, le principali criticità presenti, considerando che gli accessi giornalieri sono in media tra i 150 e i 160 al giorno.

“Purtroppo il nostro pronto soccorso è sottodimensionato rispetto alle necessità – dichiara la dottoressa Frosini -. Non è possibile nemmeno ampliarlo, sia verso l’esterno che verso l’interno, per cui l’unica possibilità è quella di realizzare un’altra struttura prefabbricata adiacente. Per capirsi, nella posizione in cui c’era la struttura a bolla durante il picco di pandemia da Covid-19. Questa struttura, con un tunnel che la collega al pronto soccorso, potrebbe essere utilizzata in caso di pandemia o endemia, per isolamento per i pazienti infetti e nei momenti di “pace”, come area di attesa per il pronto soccorso”.

Il progetto di questa nuova struttura prefabbricata dovrebbe già essere pronto. Nel frattempo oltre ai problemi strutturali, il pronto soccorso di Lucca, come molti altri, soffre di carenza di personale.
I medici di cui avremmo ancora bisogno sono una decina – spiega Frosini -, non siamo messi peggio rispetto a tutto il resto d’Italia, ma anche noi soffriamo la carenza di medici.”

Altra criticità dei pronto soccorso sono gli accessi dei familiari dei pazienti, molte volte tenuti fuori dalle strutture sanitarie senza sapere niente dei parenti all’interno.

“Tutti i pazienti che hanno necessità di avere un familiare al seguito, ce l’hanno dall’ingresso al pronto soccorso, fino alle dimissioni – precisa la direttrice – Si identifica il familiare, facciamo stare una persona sola, ma diamo la possibilità anche ad altri parenti di alternarsi. A tutti gli altri pazienti che non hanno la necessità di avere un familiare fisso con loro, se la permanenza al pronto soccorso è lenta, vengono ammessi i familiari per 10-15 minuti all’interno. Certamente non è pensabile che tutti i pazienti abbiano un parente vicino per tutta la durata della permanenza. C’è bisogno di lavorare, di muoversi negli spazi, i pazienti spesso hanno bisogno di tranquillità e la presenza di una folla rende la situazione ingestibile”.

pronto soccorso sopralluogo Nicodemopronto soccorso sopralluogopronto soccorso sopralluogopronto soccorso sopralluogo di Vitopronto soccorso sopralluogo Frosinipronto soccorso sopralluogopronto soccorso sopralluogo bianuccipronto soccorso sopralluogo

I medici del pronto soccorso, spesso sono stati oggetto di aggressione, come se la cava il San Luca dal punto di vista della sicurezza? “Noi abbiamo già da diverso tempo una guardia giurata che sosta nella sala d’attesa esterna del pronto soccorso 24 ore su 24 – dice la dottoressa Frosini -, poi deve svolgere anche dei giri all’interno dell’ospedale, ma la sua funzione principale è quella di tenere sotto controllo il pronto soccorso”.

Il sopralluogo della ommissione si conclude quindi dopo l’esposizione della direttrice Fabiana Frosini. L’Asl autorizza l’ingresso nei locali solo ad una delegazione formata da due persone, una delle quali deve essere il consigliere delegato alla sanità, Alessandro Di Vito. La presidente, Mara Nicodemo, non potendo far accedere un membro di maggioranza e uno di opposizione, in accordo con gli altri commissari ha deciso di chiudere la seduta.

“Ho deciso di lasciare la commissione perché è la terza volta che viene negato l’accesso ai locali del pronto soccorso – dichiara Di Vito -. La commissione è stata istituita oggi proprio per visitare il pronto soccorso e incontrare i sindacati e i rappresentanti dell’azienda Usl, ciò non è stato possibile”.

L’accesso era già stato negato in altre situazioni e addirittura lo scorso Natale anche al sindaco Pardini era stato impedito l’accesso nei reparti di radiologia per fare gli auguri. La commissione sociale aveva già da una settimana fatto richiesta all’Asl di accedere all’interno del pronto soccorso. Il diniego era arrivato per email soltanto ieri in tarda serata. Una mail in cui si diceva che l’accesso alla delegazione della commissione non era possibile per la situazione emergenziale in cui si trova la struttura.

“C’è un po’ di rammarico per come è andata la commissione – spiega la presidente Mara Nicodemo -, perché era organizzata da tempo e c’è un’urgenza di vedere in che situazione si trova il pronto soccorso del San Luca e ultimamente ci viene negato. Oggi quindi ho preso la decisione di sciogliere la seduta di commissione, senza fare neanche un dibattito nella stanza che ci era stata messa a disposizione, perché non è il luogo adatto per il confronto. Ho preso però contatti con le associazioni sindacali presenti, che saranno riconvocate in commissione. Allo stesso modo proverò a ricontattare la direttrice del pronto soccorso e un delegato dei lavoratori e faremo la parte del dibattito all’interno di Palazzo Santini”.

Le criticità del pronto soccorso sono al centro degli interessi anche dell’opposizione che da tempo aveva chiesto un sopralluogo per constatare la situazione, dopo le molte segnalazioni ricevute dai cittadini.

La commissione era stata richiesta da tempo da noi commissari di centrosinistra – dichiara il capogruppo di Sinistra con, Daniele Bianucci -. Abbiamo l’urgenza di capire cosa non funziona nel pronto soccorso, perché ci sono state numerose segnalazioni da parte dei cittadini. Abbiamo l’urgenza di parlare con la direzione dell’azienda sanitaria, con i rappresentanti sindacali, per dare il nostro contributo affinché la struttura sanitaria sia più corrispondente alle esigenze dei cittadini”.

In attesa di ulteriori sviluppi l’Asl ha dichiarato che hai commissari potrà essere data la possibilità di entrare nei locali del pronto soccorso, soltanto alla fine dell’emergenza influenzale. Ovvero tra un paio di mesi.

Le parole dei consiglieri comunali