Centro prelievi San Lorenzo a Vaccoli, Giannini (Pd): “Cittadini privati di un servizio essenziale”

Il consigliere: “Rimaniamo in attesa che il sindaco si faccia garante di una pronta riapertura della struttura”
“Non c’è pace per il Centro prelievi di San Lorenzo a Vaccoli e non vi sono garanzie per i cittadini utenti in questa città, che si vedono privare di servizi essenziali secondo convenienza amministrativa. Causa della attuale chiusura il solito contenzioso non risolto su un problema di concessione che già aveva provocato una chiusura temporanea nel dicembre 2022″.
Così il consigliere del Partito democratico, Gianni Giannini, che afferma: “L’edificio comunale (ex circoscrizione9) di via ponte Guasperini a San Lorenzo a Vaccoli, è assegnato in coabitazione con un contratto concessorio risuddiviso fra Usl e la scuola In Musica. La Usl ha poi concesso in comodato alla Croce rossa i locali al piano terra per il servizio prelievi e riconsegna referti. Tempi di utilizzo da parte della Croce rossa: quattro mattine al mese per un servizio di circa 70 – 80 prelievi, principalmente utenza anziana che ha difficoltà a spostarsi. L’edificio non ha utenze separate, quindi le bollette dovrebbero essere risuddivise con un criterio concordato per l’utilizzo temporale o per superficie occupata. La pretesa della direzione della scuola di musica per una divisione al 50 per cento ha spesso portato a confronti animati”.
“Dal contenzioso 2022 che portò ad una temporanea chiusura, ad oggi – prosegue Giannini – il Comune non ha mai provveduto a separare i contatori – prosegue Giannini – e la Usl non si è mai adoperata per un subentro della Croce rossa nel contratto di concessione, come più volte richiesto. L’ennesima pretesa di divisione al 50 per cento delle ultime utenze, da parte della direzione di In Musica, ha provocato la definitiva disdetta del contratto da parte della Usl, rimettendo i locali alla proprietà entro il 31 dicembre scorso. Tutto questo all’insaputa di Croce rossa, avvisata last minute, nonostante la decisione fosse stata presa da mesi, e quindi costretta a comunicare pubblicamente la fine del servizio“.
“Ecco infine il lato oscuro della vicenda: ad immediata richiesta di Croce rossa al Comune, di aprire una nuova concessione in continuità, l’ufficio patrimonio delle periferie (assessore Barsanti) ha fatto sapere che la concessione era già stata assegnata ad altra associazione. Ad oggi non siamo in grado di sapere il nome di questa associazione, ma il lungo iter di avvicinamento sembrerebbe portare proprio alla scuola In Musica, il cui presidente/amministratore non sarebbe cambiato dal lontano dicembre 2022, ai tempi cioè della pretesa di essere unico intestatario della concessione; pretesa poi smentita dagli uffici comunali. Se ciò fosse confermato si figurerebbe anche un vero caso di abuso di ufficio, reato in discussione con la attuale proposta di riforma della giustizia e sulla cui abolizione anche il sindaco Pardini si è pubblicamente speso. Al riguardo è stata presentata una interrogazione al sindaco in consiglio comunale”.
“Rimaniamo in attesa che il sindaco si faccia garante di corretta assegnazione, per una pronta riapertura della struttura, ritenendo il servizio essenziale per la utenza più fragile che nella zona sud non può neanche contare su un frequente servizio di trasporto pubblico, né su percorsi ciclabili protetti” conclude il consigliere.
