Strage di Viareggio, attesa per la sentenza di Cassazione bis. Baccelli: “Serve una decisione giusta e definitiva”

L'assessore regionale ai lavori pubblici a Roma con i familiari delle vittime. Anche il Pd di Lucca chiede verità e giustizia

Al via l’udienza in Cassazione che dovrebbe mettere la parola fine al processo sulla strage di Viareggio. In tanti non hanno voluto far mancare il proprio sostegno ai familiari delle vittime. Fra questi l’assessore regionale ai lavori pubblici, Stefano Baccelli, presidente della Provincia all’epoca dei fatti.

“Ci sono, ci siamo – dice – Sono passati quasi quindici anni. Una vita. Trascorsa per dare giustizia a quei 32 morti. Prima il disastro ferroviario, l’emergenza, la strage, ancora più dolorosa per lo stillicidio di morti che si susseguivano di settimana in settimana. Poi l’indagine amministrativa, l’istruttoria dell’inchiesta, l’incidente probatorio. I viaggi a Bruxelles e a Roma per comprendere una normativa complessa e frammentaria. Ancora, le centinaia di udienze del processo di primo grado a Lucca, quelle presso la corte di appello di Firenze. La deprimente prima sentenza di Cassazione con l’espunzione di alcuni gravi reati e la conseguente prescrizione. Di nuovo in corte d’appello a Firenze. Questa mattina finalmente l’ultima udienza del nuovo passaggio in Cassazione. Nel frattempo, nel corso di questo quindicennio, a contorno, e solo per ricordare alcuni dei più gravi episodi”.

“L’allora ad Moretti – ricorda Baccelli – che dichiara che non avrebbe attivato nemmeno le assicurazioni, stante l’irresponsabilità delle Ferrovie, che si era in effetti trattato solo di uno spiacevole episodio. Il premio da lui ricevuto nominandolo cavaliere del lavoro della Repubblica, il successivo super incarico come amministratore delegato di Leonardo spa. La gravissima mancata costituzione in giudizio del governo della Repubblica italiana in un assordante silenzio. Un piccolo inciso. Sono orgoglioso che Provincia di Lucca e Regione Toscana non solo si siano costituite in giudizio dalla parte dei familiari della vittime sin dall’inizio, ma che abbiano con convinzione rifiutato a più riprese in questi 15 anni forme di indennizzi da parte delle assicurazioni. Già il decorso di questo lunghissimo tempo è un’ingiustizia che si aggiunge ad una tragedia indicibile. Ma ora occorre che venga data una risposta definitiva ai familiari delle vittime che hanno vissuto questi anni partecipando, con instancabile e dolorosa determinazione, ad ogni momento, ogni passaggio, con un carico ed un peso emotivo straziante. Che sia davvero l’ultima udienza, che segua una sentenza giusta e definitiva altrimenti la Repubblica Italiana con un diverso esito rimarrebbe segnata, sfregiata nei suoi valori fondanti”.

Cassazione sentenza strage di Viareggio

Anche il Pd del Comune di Lucca, con Roberto Guidotti, componente della segreteria, attende la sentenza: “29 giugno 2009/15 gennaio 2024 da quella notte di fiamme, di devastazione e di morte sono passati quasi 15 anni. Anni di dolore, sofferenza, disperazione, delusioni, amarezze, rimpianti, coraggio, lotte, battaglie, abbracci, pianti, gioie, rabbia, compostezza e determinazione. Anni alla ricerca di Verità e Giustizia per loro, per i loro familiari e per una città intera calpestata e umiliata e inconsapevolmente luogo di una tragedia immane che non sarebbe mai dovuta accadere”.

“Ho conosciuto queste meravigliose persone – dice Guidotti – durante un’audizione nella commissione speciale sulla sicurezza sui luoghi di lavoro del Comune di Lucca nata a seguito dei fatti dell’1 settembre 2017, li ascoltammo perché quell’incidente, anche se poi si è fatto di tutto perché non lo fosse è evidentemente un incidente sul lavoro. Durante quell’audizione oltre ai dettagli di quella tragedia emersero subito la loro modestia ma anche la loro determinazione e la loro richiesta di aiuto perché non si ripetessero incidenti simili e per avere Verità e Giustizia. Da quel giorno questa richiesta è stata una mia priorità, prima anche a nome dell’amministrazione e della città di Lucca attraverso nella mia veste di consigliere comunale, poi come libero cittadino. Molte persone e molte amministrazioni hanno dimostrato vicinanza, ringrazio Stefano Baccelli, la Regione Toscana e la Provincia di Lucca per essere al loro fianco ed essersi costituite parte civile, cosa non semplice e soprattutto scontata”.

“È un giorno importante per tutti i familiari – conclude – per la giustizia italiana e senza nessuna esagerazione per tutto il popolo italiano. È il momento di dare un segnale di rispetto per tutte le persone bruciate vive in quel disastro. È il momento dell’esempio verso quelle persone che credono ancora nella giustizia. Insomma… è il momento! Anche se a chilometri di distanza saremo a vostro fianco e insieme aspetteremo con ansia la sentenza. Siete meravigliosi, vi voglio bene. Vi vogliamo bene”.

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