Ceccarelli (Popolari e Moderati): “Bene la proroga per la graduatoria degli operatori socio sanitari”

17 gennaio 2024 | 16:44
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Ceccarelli (Popolari e Moderati): “Bene la proroga per la graduatoria degli operatori socio sanitari”

Il consigliere di maggioranza di Capannori: “Ora il provvedimento deve tradursi in un numero adeguato di assunzioni dei citati operatori da parte delle aziende sanitarie ed ospedaliere toscane”

Proroga della graduatoria per gli operatori socio sanitari, soddisfazione dal consigliere dei Popolari e Moderati di Capannori, Gaetano Ceccarelli.

“È un provvedimento – spiega – che riguarda circa 2500 operatori, molto atteso dagli stessi, ma certamente utile anche per il Servizio Sanitario pubblico, poiché consente di procedere alle necessarie assunzioni di queste figure professionali indispensabili al buon funzionamento della sanità pubblica, senza dover indire nuove procedure concorsuali che richiedono tempi lunghi e l’impiego di consistenti risorse. Un obiettivo centrato, che certamente riempie di soddisfazione, ma che per essere realmente finalizzato al potenziamento del servizio sanitario, deve tradursi in un numero adeguato di assunzioni dei citati operatori da parte delle aziende sanitarie ed ospedaliere toscane, che hanno estremo bisogno anche di queste figure professionali, come dei medici e degli infermieri”.

“Perciò, il giudizio positivo del provvedimento varato ieri dal Consiglio Regionale della Toscana, è espresso soprattutto perché rappresenta anche la manifestazione chiara della volontà del massimo consesso elettivo della Toscana, di voler concretamente procedere alle assunzioni. Va poi sottolineato, che le aziende sanitarie hanno sì estremo bisogno di assumere operatori, ma pure di assumerli come dipendenti a tempo indeterminato e non di avvalersene come lavoratori interinali, ricordando che la precarietà dei rapporti di lavoro penalizza spesso anche la qualità del servizio e non certo per demerito degli operatori, come ci insegnano le esperienze e le esternalizzazioni attuate negli ultimi decenni, in larghi settori dei pubblici servizi ed anche in sanità“.