Multiutility, Baldini (Lega): “Il sistema dei servizi pubblici locali toscani rischia la retrocessione”

Il consigliere regionale: “Il Pd è una piovra che non esita a mercificare tutto”
“La multiutility non è una realtà e il sistema dei servizi pubblici locali toscani rischia la retrocessione se non ci sarà una svolta politica ed industriale”. A dirlo sono Massimiliano Baldini e Giovanni Galli, consiglieri regionali della Lega.
“Le parole del sindaco di Firenze sono, dunque, prive di fondamento, non tenendo conto del carattere pubblico delle reti ed impianti del servizio idrico, del valore che l’acqua rappresenta – cioè un bene comune che non può sottostare alle logiche del mercato e del profitto – ma soprattutto sottovalutando, o non conoscendo gli studi commissariati dall’Autorità idrica che dimostrano come la dimensione gestionale sopra i 350mila abitanti sia inefficace, non economica ed inefficiente – proseguono -. Il servizio idrico quindi deve rimanere fuori dalla eventuale multiutility regionale, e deve essere gestito su base provinciale, così come prevede una nostra proposta di legge regionale. Al contempo, crediamo che possa essere realizzata una holding dei servizi per rispondere ai fabbisogni impiantistici di cui necessita il servizio di raccolta e smaltamento dei rifiuti e del complesso e articolato sistema di gestione di gas ed energia”.
“In merito al ciclo integrato dei rifiuti urbani, conclusa la fase delle osservazioni al Piano, è indispensabile, anche tenendo di conto di quanto dichiarato recentemente da Cispel, prevedere un sistema impiantistico regionale in grado di garantire la chiusura del ciclo di smaltimento dei rifiuti in Toscana – concludono -. Ed è per questo, riprendendo il modello Veneto, che sarebbe opportuno pensare alla costituzione di una Multiutility per i rifiuti e l’energia quotata in Borsa, così da recuperare i capitali necessari per fare gli impianti per la chiusura del ciclo dei rifiuti”.