Amministrative 2024, la Lega chiede di fare presto: “A Capannori nessuna preclusione su Petrini, anche da noi ottimi profili”

Il segretario provinciale Riccardo Cavirani: “Il documento siglato a livello comunale sancisce l’unità di fondo della coalizione: i vertici regionali siano messi nelle migliori condizioni per valutare”
Centrodestra, giorni decisivi per la scelta dei candidati alle prossime elezioni amministrative. Non mancano i nodi da sciogliere ma, come si dice, ‘il tempo stringe’, anche perché, soprattutto nell’unico comune al voto sopra i 15mila abitanti, Capannori, la campagna elettorale è già cominciata con due candidati già in attività: Giordano Del Chiaro per il centrosinistra e Paolo Rontani, per la lista civica Capannori Cambia.
Cosa si attende, allora? C’è la necessità di trovare la fatidica ‘quadra’ nella coalizione di centrodestra, fra legittime aspirazioni e qualche divisione, che sembra riguardare più che altro le posizioni all’interno del partito di maggioranza relativa, Fratelli d’Italia, cui spetta l’onore e l’onere di condurre la campagna elettorale per le amministrative 2024 in posizioni di forza.
Il caso, inevitabile che sia così, è quello di Capannori, dove non sembra esserci massima convinzione nel convergere sul nome del capogruppo di Fratelli d’italia in Consiglio, Matteo Petrini. Che pure è il nome indicato dal partito di Giorgia Meloni nel documento unitario approvato qualche mese fa dalla coalizione proprio in vista della tornata amministrativa. L’unico nome, quindi, che è ufficialmente in campo da parte di Fratelli d’Italia sul tavolo del centrodestra.
Sul tema il segretario provinciale della Lega, Riccardo Cavirani, ha le idee chiare: “Noi abbiamo fatto i nomi di Gaetano Spadaro e Domenico Caruso, due nomi importanti sia per il loro profilo personale sia per la loro attività in questi cinque anni di opposizione in Consiglio e che rappresentano al meglio il profilo giusto per una candidatura a sindaco. Però, esattamente come è stato sancito dal documento delle forze politiche comunali che è stato sottoscritto qualche mese fa, non abbiamo preclusioni su altre candidature. Un nome come quello di Matteo Petrini, quindi, non vedrebbe alcuna contrarietà e nessuna preclusione da parte nostra. I veti incrociati non ci sono, ma bisogna lavorare per unire e non dividere. Quel documento sancisce l’unità di fondo della coalizione. I nostri sono spalla a spalla a lavorare in consiglio comunale tutti i giorni. Quindi se facciamo una proposta unitaria ha anche senso che i vertici regionali anche più di quelli provinciali siano messi nelle migliori condizioni di fare le loro valutazioni”.
A breve ci sarà un confronto con i vertici provinciali per sbloccare una situazione che, a catena, determinerebbe l’intera scacchiera a livello provinciale: “Auspico – dice Cavirani – che in quella sede vengano coinvolte anche le forze civiche del territorio perché bisogna essere il più compatti possibili: non solo, quindi, porte aperte di Terre di Capannori, che già si è dichiarata favorevole al dialogo con il centrodestra, ma mi auguro che anche Rontani, una volta individuato il candidato sindaco ufficiale, converga su questo progetto per dare una risposta ulteriormente unitaria”.
C’è un tempo limite per prendere una decisione? “Per me il tempo limite era ieri – spiega Cavirani – Siamo già in estremo ritardo. Credo che sia il momento in cui giochi di potere, di palazzo, di correnti e di equilibri, tutto quello che ci può essere di sommerso e quello che non si conosce emerga e se ci sono delle difficoltà vengano risolte. Noi i nomi li abbiamo fatti e sono lì, a questo punto chiudiamo questa pratica e iniziamo a lavorare in vista del voto”.
Negli altri comuni più piccoli, ovviamente, ha pesato e non poco il via libera al terzo mandato per i sindaci dei comuni sotto i 15mila abitanti: “Per noi – spiega Cavirani – non cambia la strategia. È una legge che sicuramente in Toscana, dove il centrosinistra è più radicato, pesa sul centrodestra e rende più difficile strappare i consensi. Ma bisogna comunque lavorare sul territorio e, se non arrivano i frutti a breve, mettere insieme progetti su cui investire nel corso degli anni e in una prospettiva di medio e lungo termine. Al momento stiamo raccogliendo quanto emerso dai tavoli locali, visto che come partiti di centrodestra avevamo demandato ai referenti comunali di portare delle soluzioni. Ci sono delle realtà da cui sono arrivate delle indicazioni unitarie. Io non penso che tutti i candidati si debbano annunciare in un giorno solo, però. Se dei territori sono già pronti è bene che partano e non sono quelli non pronti che non devono tenere bloccate realtà. Bisogna impegnarsi il più possibile per raggiungere il miglior risultato”.