Futuro delle Rsa, il 7 febbraio il confronto in commissione sociale

1 febbraio 2024 | 09:21
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Futuro delle Rsa, il 7 febbraio il confronto in commissione sociale

L’incontro è stato richiesto dai consiglieri di centrosinistra: “Grosso rischio che il risultato finale possa comportare un peggioramento del servizio complessivo”

“Sul futuro dell’assetto delle Rsa, il vicesindaco Minniti ha accettato il nostro invito ad un confronto in commissione sociale e sanità, e siamo felici che l’approfondimento sulla questione avvenga nella sede istituzionale, come abbiamo richiesto. L’appuntamento è mercoledì 7 febbraio, e in quell’occasione porremo tutte le nostre preoccupazioni sulla coerenza delle prospettive in ballo con la legislazione vigente, con le garanzie per tutto il personale attualmente impiegato e col rischio che la struttura di Monte San Quirico, una volta dismessa, diventi l’ennesimo contenitore pubblico vuoto e abbandonato a marcire, presente sul nostro territorio”.

Sono i consiglieri comunali del centrosinistra in commissione sociale e sanità (Enzo Alfarano, Daniele Bianucci e Lia Stefani) ad intervenire sulla questione della riorganizzazione delle Rsa, avviata dall’amministrazione comunale. 

Vediamo il grosso rischio che il risultato finale possa comportare un peggioramento del servizio complessivo offerto ai cittadini non autosufficienti e alle loro famiglie – sottolineano Alfarano, Bianucci e Stefani – Le preoccupazioni espresse dai sindacati, circa la domanda di garanzia per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori attualmente impiegati, richiede una risposta urgente da parte dell’amministrazione comunale. E siamo molto d’accordo con l’impostazione che le organizzazioni dei lavoratori richiedono: ogni costruzione di prospettiva futura deve partire da un’attenta valutazione di quelle che saranno le necessità negli anni a venire, e strettamente ancorata a una lungimirante visione che tenga insieme le strategie di tutti i Comuni della Piana”.

Sono molte le domande che i consiglieri del centrosinistra porranno al vicesindaco in commissione. “L’idea della ristrutturazione e apertura di una nuova struttura (30/36 posti) ad alta specializzazione a Villa Santa Maria, da destinare a pazienti con Alzheimer è compatibile coi regolamenti attuali, che non autorizzano strutture con soli posti per disturbi cognitivi? – E ancora: l’idea della costruzione di una nuova Rsa per un totale di almeno 120 posti è compatibile con gli stessi regolamenti, che autorizzano una capacità ricettiva massima di 80 posti letto? E in merito alla possibile comunità per adulti inabili prevista alla Pia Casa: come può essere materialmente realizzata (e con quali costi) compatibilmente al servizio già lì presente, quando la normativa prevede che ogni struttura sia materialmente autonoma?”.

“Vorremmo capire bene anche il futuro previsto per i locali di Monte San Quirico, destinati alla dimissione, perché temiamo che l’ennesima volumetria pubblica del nostro territorio sia destinata all’abbandono per decenni – concludono Alfarano, Bianucci e StefaniE pure lo stato in essere del dialogo con la Asl circa la revisione in corso: perché è ormai assodato che i servizi per i cittadini funzionano davvero solo se il rapporto tra l’azione sociale del Comune e l’azione sanitaria della Asl è davvero integrato. In ballo, c’è il livello di assistenza garantito ai non autosufficienti e alle loro famiglie: e il nostro impegno sarà massimo, affinché non subisca ridimensionamenti, ma semmai sia rafforzato”.