Parco fluviale, Bianucci: “Senza manutenzione il lungofiume torna al degrado”



Il consigliere: “Le risorse sembrano non mancare mai solo per le feste, i balli e lazzi tanto cari a Pardini e compagnia”
“Senza manutenzione, il parco fluviale del Serchio sta rapidamente tornando, dopo l’attenzione degli ultimi anni, ad uno stato di degrado e abbandono che ferisce e preoccupa”.
E’ il consigliere comunale del centrosinistra Daniele Bianucci a riportare all’attenzione pubblica lo stato del parco fluviale.
“Nel giro di sedici mesi – commenta – molti dei cancelli che erano stati recuperati nel recente passato, sono stati spaccati e mai ripristinati: e la battaglia per eliminare le auto e i mezzi a motore dal lungofiume, che per anni ha caratterizzato una stagione di ritrovata attenzione per il parco, risulta di fatto abbandonata. L’esempio della macchina incendiata, che da settimane accoglie le centinaia di persone che ogni giorno questo polmone verde alle porte della Città, è l’esempio più triste delle tante promesse recenti dell’Amministrazione comunale, e ad oggi purtroppo non mantenute”.
“E’ stata positiva la scelta dei nuovi cartelli posizionati, anche se avevamo capito che ne sarebbero stati installati molti di più – prosegue Bianucci – e siamo felici che la nuova amministrazione stia proseguendo (sebbene lo avesse criticato molto, in campagna elettorale) il progetto, avviato due anni fa e che si è trovato già finanziato, di un nuovo spazio per eventi nell’area verde lungo via della Scogliera: anche se molti cittadini ci hanno chiesto la ragione per cui è stato deciso da un anno di recintare questa zona e renderla per il momento interdetta alle persone, senza che il cantiere abbia nel frattempo mai fatto neppure un passo avanti”.
“Ci dispiace invece che il sindaco e la giunta abbiano invece abbandonato il progetto di riqualificare l’immobile in degrado dell’ex Vecchia Guardia alla Terrazza Petroni, mettendola in vendita (e ci chiediamo chi potrà mai acquistarla) – aggiunge – lì poteva invece proseguire l’impegno avviato per individuare, in particolare nei bandi europei, le risorse necessarie per riqualificare l’edificio e renderlo un polo per favorire la fruizione sportiva e turistica del parco, come l’idea progettuale già costruita prevedeva. E che, sempre sindaco e giunta, non abbiano dato seguito all’idea di interdire al traffico veicolare il tratto di via della Scogliera, uno dei pochi pezzi del lungofiume nel quale ancora adesso le auto hanno libero accesso”.
“Ma è anche sul tema della manutenzione che si gioca il futuro del parco – conclude Bianucci – se i cancelli da pochi anni ripristinati e di nuovo vandalizzati restano rotti, e non si garantisce un pronto recupero, il messaggio di abbandono che ne scaturisce è senza dubbio micidiale, e sempre più nuovi vandali (certo non giustificati per questo, sia ben chiaro!) si sentiranno ancora più liberi di fare danni. Eppure, i cambiamenti climatici che pure il nostro territorio sta affrontando, chiederebbero un impegno diametralmente opposto: per puntare sempre di più sulla piena fruibilità e manutenzione del parco, garantendo quelle opportune risorse che invece per il Comune di Lucca, di questi tempi, sembrano non mancare mai solo per le feste, i balli e lazzi tanto cari a Pardini e compagnia”.