Impegno Civico Lucca: “Rsa, vanno date garanzie per il futuro”

8 febbraio 2024 | 22:35
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Impegno Civico Lucca: “Rsa, vanno date garanzie per il futuro”

La lista: “Necessario tutelare servizi e posti di lavoro”. Capezzoli (Toscana 2030): “Serve un cambio di passo”

“Le Rsa comunali di Lucca versano in una situazione di incertezza preoccupante. La giunta Pardini non ha ancora chiarito il futuro di queste strutture, né ha fornito garanzie concrete ai lavoratori che vi operano”. E’ quanto sostiene Impegno civico Lucca che è convinta che manchino anche garanzie per i lavoratori.

“Le lavoratrici e i lavoratori delle Rsa lucchesi sono in ansia per il loro futuro – afferma Impegno Civico per Lucca –. Non sanno se il loro posto di lavoro sarà garantito, né se le loro condizioni contrattuali saranno preservate. La giunta deve assumersi la responsabilità di tutelare i diritti di queste persone che svolgono un servizio fondamentale per la nostra comunità”.

Secondo Impegno Civico Lucca potrebbe esserci il rischio di un minore controllo sul nuovo gestore. “La scelta di affidare la gestione delle Rsa a due distinti soggetti, uno per la locazione e uno per l’affitto d’azienda, potrebbe creare una distanza eccessiva tra l’amministrazione e il gestore – prosegue Impegno Civico per Lucca –. Questo potrebbe portare ad un minore controllo e ad una minore capacità di incidere sulla qualità del servizio offerto”.

“Nessuna idea per il futuro di Monte San Quirico. L’amministrazione non ha ancora formulato alcuna proposta concreta per il riutilizzo della struttura che sarà dismessa – denuncia Impegno Civico per Lucca –. Si tratta di un immobile di proprietà pubblica che rappresenta un valore importante per la città. La sua dismissione senza un piano di riutilizzo ben definito sarebbe un grave errore”.

Impegno Civico per Lucca chiede un cambio di passo. “Serve una maggiore chiarezza e concretezza da parte della giunta – conclude Impegno Civico per Lucca –. Non possiamo permettere che il futuro delle Rsa e dei lavoratori che vi operano sia lasciato al caso. Impegno Civico per Lucca si impegnerà a fondo per tutelare i diritti dei lavoratori e per garantire un futuro migliore alle Rsa comunali”.

Sul tema interviene anche il presidente di Toscana 2030, Domenico Capezzoli, secondo cui il futuro sarebbe “a rischio per i lavoratori e la struttura di Monte San Quirico”.

“Toscana 2030 denuncia la mancanza di chiarezza da parte dell’amministrazione – prosegue Capepzzoli -. La seduta della commissione sociale e sanità ha confermato le numerose criticità del progetto di riorganizzazione delle Rsa comunali. L’audizione del vicesindaco Minniti e del dirigente del sociale Alessandro Cartelli non ha dissipato le preoccupazioni, che hanno evidenziato la mancanza di garanzie per i lavoratori, l’incertezza sul futuro della struttura di Monte San Quirico e la carenza di visione strategica da parte dell’amministrazione. La scelta di affidare la gestione delle Rsa a due distinti bandi, uno per la locazione e uno per l’affitto d’azienda, appare quantomeno discutibile. Tale decisione rischia di creare un sistema frammentato e privo di un adeguato controllo da parte del Comune. La commissione sociale avrebbe potuto essere un’occasione per un confronto costruttivo e per trovare soluzioni condivise. Tuttavia, l’atteggiamento dell’amministrazione, poco propensa al dialogo e all’ascolto delle proposte alternative, ha vanificato questa possibilità. L’incapacità del Comune di Lucca di gestire il futuro delle Rsa comunali è ormai evidente. Le continue incertezze e la mancanza di garanzie per i lavoratori sono inaccettabili”.

“L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Mario Pardini – prosegue Capezzoli – si dimostra ancora una volta incapace di affrontare questioni cruciali per la città. Non è chiaro se tutti i posti di lavoro saranno mantenuti, né se le ore di lavoro e i contratti collettivi rimarranno gli stessi. I lavoratori, che ogni giorno si impegnano con dedizione per la cura degli anziani, meritano rispetto e certezze. Invece, si ritrovano a dover fronteggiare un futuro incerto a causa dell’incompetenza dell’amministrazione. Anche il destino della struttura di Monte San Quirico è avvolto nel mistero. Il Comune non ha ancora avanzato alcuna proposta concreta per il suo futuro, lasciando presagire un triste destino di abbandono e degrado. Un’occasione persa per la città di Lucca, che si priva di un immobile di valore che potrebbe essere riutilizzato per scopi sociali o culturali. L’inerzia del Comune è inaccettabile. Serve un nuovo dirigente al sociale: Toscana 2030 sollecita l’amministrazione. La mancanza di un dirigente al sociale rappresenta un ostacolo significativo per la gestione del delicato processo di riorganizzazione delle Rsa comunali. A fine mese, il dirigente lascerà il Comune di Lucca, creando un vuoto di leadership in un momento cruciale. Toscana 2030 sollecita l’amministrazione ad accelerare la nomina di un nuovo dirigente. La scelta del nuovo responsabile del settore sociale dovrà essere improntata alla competenza, all’esperienza e alla capacità di gestire situazioni complesse. La complessità del processo di riorganizzazione delle Rsa comunali richiede una guida esperta e capace. Il nuovo dirigente dovrà essere in grado di: tutelare i diritti dei lavoratori, garantire la qualità dei servizi offerti alle persone non autosufficienti, dialogare con le parti sociali e la cittadinanza, predisporre un piano strategico per il futuro delle Rsa comunali e della struttura di Monte San Quirico. Toscana 2030 denuncia la grave carenza di visione e di progettualità da parte dell’amministrazione. Non è possibile continuare a gestire questioni così delicate con superficialità e approssimazione. Serve un cambio di passo: è necessario un piano concreto per il futuro delle Rsa comunali e della struttura di Monte San Quirico, che tuteli i lavoratori e valorizzi il patrimonio pubblico. La città di Lucca merita di meglio”.