Un minuto di silenzio in Consiglio per il tecnico di laboratorio morto dopo il volo dalla Torre Guinigi

A un anno di distanza dalla tragedia, il ricordo del 24enne in un intervento del consigliere Bianucci a Palazzo Santini
Un consiglio comunale unito nel segno del ricordo. La seduta di questa sera (8 febbraio), prima delle polemiche e il successivo abbandono dell’aula da parte dell’opposizione, si era aperta con una riflessione e un ricordo del consigliere Daniele Bianucci (Sinistra Con) del giovane tecnico di laboratorio tragicamente scomparso un anno fa gettandosi nel vuoto dalla Torre Guinigi.
“Ieri, insieme ad alcuni suoi familiari ed amici – le parole di Bianucci -, ho partecipato in forma privata ad un momento di ricordo di un giovane uomo di 25 anni che esattamente un anno fa, il 7 febbraio 2023, ha deciso di lanciarsi nel vuoto dalla Torre Guinigi, gettando nella disperazione le persone che lo avevano conosciuto e amato, e facendo sprofondare nello sgomento tutta la nostra città, impotente e nel dolore di fronte ad un gesto che non abbiamo avuto la capacità di prevenire con la forza solidale della nostra comunità. D’accordo con questi familiari e amici, e come avevo anticipato al presidente del Consiglio Torrini, stasera sono qui a ricordarlo e a chiedere a tutto il Consiglio comunale un minuto di silenzio in sua memoria. Era arrivato a Lucca da non molto tempo, col desiderio di affermarsi con le sue competenze in ambito lavorativo e col progetto connesso di costruirsi un nuovo tessuto di amicizie ed affetti. Se il silenzio, a nostro avviso, è il mezzo migliore per pensare ad un così tragico epilogo di tali speranze, è anche vero che non debbono mancare le parole per quegli interrogativi che un accadimento del genere pone a tutti noi. Nel momento del ricordo del ragazzo, chi gli è stato vicino ha espresso la volontà che quanto accaduto possa essere utile alla nostra comunità: un piccolo mattone per contribuire a rendere il nostro tessuto collettivo più consapevole e più capace di accoglienza, vicinanza e rispetto nei confronti di ogni precarietà, fragilità, differenza. La sua vita, di cui oggi noi facciamo memoria, è lì ad invitarci a questo: nell’epoca dell’intelligenza artificiale, ci richiama ad una cura maggiore dell’umanità che ci circonda”.
Il Consiglio si è fermato per effettuare un minuto di silenzio.