Bufera dopo lo sgombero dell’impianto sportivo. Barsanti: “Ripristinata la legalità”. Ma l’opposizione lascia l’aula

8 febbraio 2024 | 21:53
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Bufera dopo lo sgombero dell’impianto sportivo. Barsanti: “Ripristinata la legalità”. Ma l’opposizione lascia l’aula

Si infiamma la discussione a Palazzo Santini. L’assessore allo sport attacca l’opposizione “È imbarazzante che si voglia difendere l’indifendibile”

Con questa amministrazione non prevale l’arroganza, questa mattina abbiamo riaffermato il principio di legalità e tutelato il bene collettivo dall’abusivismo“. Sono queste le parole dell’assessore allo sport Fabio Barsanti che stasera (8 febbraio), durante il consiglio comunale, ha ribadito la posizione dell’amministrazione comunale in merito allo sgombero di stamani dell’impianto sportivo di San Cassiano a Vico rispondendo alla raccomandazione del consigliere del Pd Gianni Giannini che era presente al blitz che si è concluso con l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale del presidente del Real Academy Lucca, Claudio Polonia.

Una vicenda, quella di stamattina, che ha aperto un’accesa discussione anche in consiglio comunale con un botta e risposta tra l’assessore allo sport e l’opposizione. Un clima teso che, dopo una lunga sospensione, ha portato l’opposizione ad abbondare l’aula e a “ritirare” le mozioni iscritte all’ordine del giorno: “Si è creato un clima che non permette una discussione serena”, ha affermato la consigliera Silvia Del Greco. Dopo le sue parole l’opposizione si è allontanata dall’assise.

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“Mi sento in diritto e in dovere di rispondere per fare chiarezza – le parole dell’assessore allo sport Fabio Barsanti -. L’amministrazione non è stata in silenzio, anche se ha il dovere di parlare con gli atti. Non senza un certo imbarazzo sono qui a parlare di una vicenda come quella di stamattina in cui mi reputo orgoglioso dell’amministrazione, del risultato e della gestione perfetta del personale dell’amministrazione comunale. Un complimento anche alle forze dell’ordine. La vicenda di stamattina necessitava del dispiegamento ‘massiccio’, così come è stato definito, anche perché se no l’arroganza avrebbe prevalso. Con questa amministrazione però l’arroganza non prevale, ma viene affermato una volta per tutte il principio di legalità. L’imbarazzo è quello di parlare con un partito (il Pd ndr) che della legalità ha sempre sventolato la bandiera e oggi si trova a difendere l’illegalità. È imbarazzante difendere l’indifendibile”.

“Stamattina si è affermato un principio in maniera decisa e coraggiosa, dimostrando un reale cambiamento – afferma Barsanti -. Una svolta rispetto al passato. Il dialogo e il confronto c’è da un anno con questo soggetto, chi ha alzato i muri è stato lui (riferendosi al presidente Polonia ndr). Chi ha cercato il dialogo è stata l’amministrazione: abbiamo tentato in tutti i modi di non arrivare a questo epilogo. È da un anno che siamo dietro a questo vicenda. Tre ordinanze danno ragione all’amministrazione, due del Tar e una del Consiglio di Stato. I genitori li abbiamo incontrati e abbiamo offerto alcune alternative e sono tre, come già detto. La situazione dell’impianto, trovata oggi, non è come quella descritta dalla controparte e le foto lo dimostreranno. Tutto in barba alla sicurezza. Oggi abbiamo riaffermato il principio di legalità e tutelato il bene collettivo dall’abusivismo. Stamattina non è mancato il coraggio di andare sul luogo, abbiamo fatto una scelta di responsabilità per non esasperare gli animi”.

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Successivamente si è aperto un battibecco tra l’assessore Barsanti e il capogruppo Pd, Francesco Raspini, con il partito dem che ha ribadito la propria posizione: “Non abbiamo difeso una situazione di illegalità, abbiamo parlato di tutela dei ragazzi e delle famiglie e dei modi che l’amministrazione poteva trovare”.

A (cercare) di placare le acque è stato il consigliere di maggioranza Elvio Cecchini: “Raccomando maggior decenza e rispetto del ruolo che abbiamo. Serve assumere un comportamento unitario davanti a fatti come quelli di stamani”.

Ciò non è bastato. Dopo una lunga sospensione, infatti, è arrivato un colpo di scena con l’opposizione che ha abbandonato l’aula: “Visto il clima che si è creato, abbiamo deciso di riportare in commissione le mozioni e di non proseguire oltre con il consiglio comunale viste le condizioni –  ha affermato la consigliera Silvia Del Greco -. Sono mozioni che meritano tranquillità e serenità per una discussione fluida. Queste condizioni non ci sono”.

Saltate, quindi, le mozioni ma anche le risposte alle interrogazioni. Approvate, con il solo voto della maggioranza presente in aula, le modifiche al regolamento di economato e provveditorato.