Il centrosinistra dopo lo scontro in Consiglio: “Dalla maggioranza toni violenti e intimidatori”

9 febbraio 2024 | 13:11
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Il centrosinistra dopo lo scontro in Consiglio: “Dalla maggioranza toni violenti e intimidatori”

I gruppi consiliari passano al contrattacco: “Dall’assessore Barsanti provocazioni e attacchi personali al capogruppo del Pd Raspini. Noi ci siamo solo preoccupati per gli iscritti al Real Academy e per le loro famiglie”

“Una mistificazione della realtà, un atteggiamento violento, intimidatorio e assolutamente non in linea con quelli che sono i principi della legalità – e della democrazia – sbandierati dalla maggioranza”.

Così rispondono i consiglieri del centrosinistra (Pd, Lucca Futura, Sinistra Con, Lucca è un grande Noi, Lucca Civica – Volt – Lucca è popolare, LibDem) in merito a ciò che è avvenuto ieri sera (8 febbraio) durante la seduta del consiglio comunale dopo l’intervento dell’assessore allo sport, Fabio Barsanti, sullo sgombero dell’impianto sportivo di San Cassiano a vico.

“Al di là di ciò che è avvenuto ieri mattina (8 febbraio) all’impianto sportivo di San Cassiano a Vico, ciò che ancora una volta lascia perplessi e scoraggiati è la violenza con cui alcuni membri della maggioranza, soprattutto della giunta, si approcciano ai lavori dell’assise comunale. Il consigliere Gianni Giannini del Pd aveva correttamente anticipato al presidente del consiglio, Enrico Torrini, la sua raccomandazione in merito al caso Real Academy: una raccomandazione che guardava esclusivamente all’interesse delle famiglie e dei ragazzi coinvolti dalla vicenda che resteranno a piedi per i prossimi mesi. Torrini, giustamente, aveva invitato a non lanciarsi in considerazioni personali: e così infatti è stato. Si badi bene che nessuno di noi ha mai, e in nessun caso, preso le difese del presidente del Real Academy che ha certamente ecceduto nei toni e nei modi ma ci siamo preoccupati solo dei genitori e dei ragazzi finiti loro malgrado ad essere le vittime sacrificali di quella che è diventata una questione personale tra Barsanti e Polonia. Nonostante i toni di Giannini fossero stati del tutto corretti e normali, l’assessore Barsanti, quando è intervenuto, ha totalmente e ancora una volta dismesso i panni di rappresentante di una giunta comunale, indossando quelli di capo ultras. Provocazioni, intimidazioni, attacchi personali e diretti al capogruppo del Pd, Raspini, colpevole, secondo Barsanti, di aver guardato il presidente del consiglio comunale. Cosa evidentemente non gradita a Barsanti, pronto ad innervosirsi anche per gli sguardi non graditi”.

“Ci suona tanto come quelle, ormai ben note, micce che innescano le risse da bar – prosegue la nota del centrosinistra -. Non pago, sempre Barsanti sempre molto attento a curare i suoi affari personali ha tirato in ballo Gabriele Marchi, che ricordiamo essere segretario comunale del Pd e non presente in aula al momento della discussione, per la colpa di essere figlio di quel Giovanni Marchi che per anni ha ricoperto il ruolo di dirigente del settore sport del Comune di Lucca, oggi in pensione, anche lui assente in aula e quindi impossibilitato a difendersi. Attacchi personali gratuiti, smodati, ingiustificati e al limite del ridicolo quelli di Barsanti”.

“Ma le scene pietose e imbarazzanti di ieri sera  – conclude il centrosinistra – sono solo l’ennesima prova della totale incompetenza gestionale di questa maggioranza. Forse assessori e consiglieri di maggioranza non hanno ancora ben capito che questa non è né casa loro, né lo stadio dove probabilmente hanno affilato certe tecniche intimidatorie, né tantomeno un bar dove spadroneggiare e fare gli smargiassi: questa è la casa dei lucchesi, di tutti i lucchesi, anche di quelli tanti che non li hanno votati. Ed è la casa della democrazia, dove l’opposizione può e deve svolgere il suo ruolo: farsi portavoce di chi non ha il pensiero allineato, di chi crede nel dialogo, nello scambio e nella legalità”.