Fdi ricorda a Lucca le vittime delle foibe

Cerimonia al monumento ai caduti di piazzale Verdi. Giannoni e Martinelli: “La loro memoria deve rimanere indelebile”. Il deputato Zucconi: “Sempre vivo il ricordo degli esuli che trovarono rifugio al Real Collegio”
Fratelli d’Italia ha celebrato questa mattina (10 febbraio) a Lucca il giorno del ricordo delle vittime delle Foibe e dell’esodo istriano, fiumano e dalmata.
L’iniziativa promossa dal coordinamento provinciale e comunale di Lucca si è svolta al monumento ai caduti per la patria in Piazzale Verdi. Presenti gli esponenti di Fdi eletti nelle istituzioni locali e nazionali oltre che a militanti semplici cittadini e rappresentanti di associazioni. Tra queste hanno portato il loro saluto Sergio Maraschin dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Lucca ed un rappresentante dell’associazione nazionale combattenti e reduci.
“L’Italia – dichiarano i coordinatori provinciale e comunale Fdi Riccardo Giannoni e Marco Martinelli – oggi ricorda il dramma che vissero i nostri connazionali e lo celebra così come essi meritano. Non vi abbiamo dimenticati e non vi dimenticheremo. Affinché nessuno debba più subire quei torti e affinché tutti possano ricordare una pagina della storia consegnata per decenni all’oblio. Migliaia di persone massacrate dai comunisti di Tito o costretti all’esilio con una sola colpa: essere italiani”.

Alle celebrazioni organizzate in Lucchesia ha preso parte anche il segretario di presidenza alla Camera e deputato di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi: “Ricordiamo oggi tutte le vittime delle foibe, torturate e morte disumanamente, gettate in fosse comuni e per troppo tempo negate e dimenticate. È nostro dovere mantenere viva la memoria di chi è morto in questa strage ricordando, oggi più che mai, dell’esodo dall’Istria, dalla Dalmazia e da Fiume, dove molti italiani furono costretti a scappare lasciando per sempre le loro case. Anche a Lucca è sempre vivo per noi il ricordo dei 1200 cittadini istriani, fiumani e dalmati che trovarono riparo al Real Collegio, diventato poi, nel secondo dopoguerra, punto di riferimento per chi era stato cacciato dalla propria terra: quanto avvenuto serva da monito per le nuove generazioni affinché simili orrori non si ripetano mai più. Come segretario di presidenza della Camera, ho partecipato con piacere e onore alle cerimonie che sono state organizzate in tutto il territorio lucchese per ricordare le vittime di questa immane tragedia: è quanto mai opportuno oggi il lavoro del Parlamento italiano, che ha recentemente approvato una normativa che rafforza tutte le iniziative per far conoscere la storia delle foibe, insieme alla volontà di revocare al maresciallo infoibatore Josip Broz Tito una onorificenza che non gli era dovuta”.