Accuse di abusi edilizi alla villa della famiglia del sindaco, Pardini: “Sanatoria accolta nel 2003, grave che sia stata coinvolta la mia famiglia”
Il primo cittadino si riserva di procedere per vie legali: “Atto gravissimo: questa non è né inchiesta né diritto di cronaca”
Premessa: provo grande difficoltà a scrivere questo pezzo. L’articolo 2 della legge istitutiva dell’ordine dei giornalisti, infatti, recita che “Giornalisti e editori sono tenuti a rispettare il segreto professionale sulla fonte delle notizie, quando ciò sia richiesto dal carattere fiduciario di esse, e a promuovere lo spirito di collaborazione tra colleghi, la cooperazione fra giornalisti e editori, e la fiducia tra la stampa e i lettori“.
Il fatto è che oggi (12 febbraio) al centro di una conferenza stampa convocata dal sindaco Mario Pardini in Sala degli Specchi con affianco l’intera giunta (il solo Nicola Buchignani è arrivato in lieve ritardo per impegni legati alla sua carica) è stata non una informazione pubblica o legata al dibattito politico ma l’articolo di un collega (Aldo Grandi, La Gazzetta di Lucca) in cui si paventavano possibili abusi edilizi nella villa in cui risiede il primo cittadino, nelle colline a nord della città.
Sotto la lente, in particolare, la regolarità e conformità urbanistica dell’installazione di una piscina nel giardino dell’abitazione.
Per questa notizia il sindaco ha dichiarato di riservarsi di procedere, lasciando intendere un possibile ricorso sia al consiglio di disciplina dell’ordine dei giornalisti sia alla procura.
A nulla sono serviti i consigli anche del suo entourage di ‘lasciar andare’ o, al massimo, di replicare sulla testata interessata. Di qui la conferenza urbi et orbi che in qualche modo ci costringe a scriverne.
“Dopo le affermazioni lette – ha detto il sindaco Mario Pardini – sono dovuto intervenire. Sono uscite, infatti, la foto di casa mia e l’indirizzo di casa mia su un giornale e questa è la prima cosa rilevante, anche perché c’è la mia famiglia di mezzo. Nell’articolo, poi, si dice che la casa dove abito ha una piscina abusiva e si vuole legare questo all’immagine di una giunta che, invece, è stata intransigente su una questione di abusivismo (lo sgombero della Real Academy dall’impianto sportivo di San Cassiano a Vico, ndr)”.
“Il sindaco – dice a chiare lettere – non ha nessun abuso a casa. La casa dove vivo è di mio padre ed era dei miei nonni. In quanto segnalato alcune informazioni sono mancanti. La casa, innanzitutto, è degli anni Cinquanta, la richiesta di concessione edilizia è del 1984, e il procedimento si è concluso con una sanatoria del 2003. Una vicenda, dunque, iniziata 40 anni fa ma che è assolutamente in regola dal 2003“.
“Non si può buttare un’ombra sull’amministrazione – dice ancora – a partire dal sindaco, tanto più che in quella casa non ci sto da solo e tanto più che ci vive la mia famiglia”. A fine conferenza, non a caso, sarà la moglie Claudia a invitare la stampa a non diffondere oltre le immagini dell’abitazione, né le informazioni sull’indirizzo.
“Questa vicenda – sono sempre parole del sindaco – non finisce qua: questo non è diritto di cronaca, non è inchiesta. C’è un atto gravissimo cui non volevo rispondere con un comunicato, volevo metterci la faccia e spiegare. Il caso ha voluto che a luglio di quest’anno ho fatto fare una relazione al mio geometra, per affari nostri, quindi avevo già tutta la relazione in mano. Smentisco con i fatti categoricamente tutto e non si può buttare un dubbio così. Ho preferito prendere il toro per le corna e rispondere subito, pensando che se avessi mandato un semplice comunicato sarebbe stato una difesa debole. Mi riservo comunque di procedere per gli estremi di quello che è successo“.


Il sindaco incassa il sostegno di tutta la giunta, del presidente del consiglio comunale Enrico Torrini, del consigliere Elvio Cecchini che dice: “Questa situazione va vista sotto un alone politico. Ormai c’è una degenerazione nei rapporti fra maggioranza e minoranza”.
Rapporto sul quale anche il sindaco si toglie qualche sassolino dalle scarpe: “Visto che nessuno si è sentito anche quando mi hanno augurato la morte sui social – dice – mi aspetterei solidarietà almeno per il fatto che è stato messo su un giornale il mio indirizzo e la foto di casa“.
Un ultimo dato sulla compattezza della giunta: “La ringrazio di essere qui e mi prendo la responsabilità della convocazione – dice il primo cittadino – Una risposta andava data con forza e mettendoci la faccia”.
Per la giunta parla, in chiusura, l’assessore Fabio Barsanti: “Siamo qui per solidarietà con il primo cittadino per un attacco personale e per dimostrare, per l’ennesima volta, la compattezza della giunta”.