Tir e traffico, Fdi: “Del Chiaro lasci stare Lucca”

Il coordinamento: “Scorretto il comportamento di Capannori”
“Se, in generale, una discussione su temi importanti come la viabilità e l’inquinamento merita la massima attenzione, il modo con il quale Capannori vorrebbe fare passare l’esito della riunione di ieri è irritante, scorretto e fuorviante”.
Apre così la nota di Fratelli d’Italia del coordinamento comunale e provinciale di Lucca, dopo la prima riunione del tavolo sulla mobilità in cui Capannori ha lanciato l’idea di uno stop a giorni alterni dei mezzi pesanti ma al quale il Comune di Lucca non ha partecipato: “Il presunto turbo-attivismo del candidato a sindaco di Capannori, per anni silente e immobile assessore del suo Comune, non si spiega altrimenti se non come la volontà di sovvertire una sensazione diffusa sul suo operato e stupire gli scettici con effetti speciali. Naturalmente l’assessore è libero di fare i suoi passi – si legge – i cittadini faranno le valutazioni del caso. Quello che non è accettabile è che in questi super spot elettorali trascini il Comune di Lucca, cercando puerilmente di addossare la colpa del fallimento di una riunione che non aveva alcun fine risolutivo agli amministratori lucchesi, peraltro sempre disponibili a trattare queste tematiche, magari in contesti più seri e istituzionali”.
“Che Capannori e la Piana siano fra le zone italiane più colpite dall’inquinamento da Pm 10 è notizia purtroppo nota da almeno 20 anni – aggiunge FdI – esattamente il tempo in cui la sinistra amministra Capannori, e non si ricordano iniziative degne di nota, oltretutto con Menesini presidente della Provincia e con Baccelli assessore alla Regione. Insomma, per venti anni ci sarebbe stato spazio per ragionare efficacemente di provvedimenti e iniziative e ora, d’improvviso, viene la furia all’assessore silente e assente, almeno a livello di provvedimenti su questo versante”.
“Il confronto sarebbe stato utile anche per conoscere i contenuti del Piano Strutturale Intercomunale della Piana di Lucca, rimasto segreto e adottato dai comuni senza che nessuno ne abbia conosciuto soluzioni e previsioni. Insomma – dicono – Capannori si faccia la sua campagna elettorale e continui a propinare annunci e depistaggi ai suoi cittadini, come nel caso dello scandalo Recalcati, ma lasci stare Lucca e i suoi amministratori. Lo consiglia la cortesia istituzionale, la correttezza che dovrebbe guidare i rapporti fra enti confinanti e che viene rispettata solamente da Lucca – conclude il gruppo – Questi presunti buoni, quando sentono l’odore delle elezioni e della gestione, abbandonano ogni scrupolo, ma noi non ci stiamo”.