Lucca è un grande noi: “I nostri post di violenza inaudita? Bene anche se tardive le scuse del sindaco”

21 febbraio 2024 | 14:53
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Lucca è un grande noi: “I nostri post di violenza inaudita? Bene anche se tardive le scuse del sindaco”

La lista civica di Ilaria Vietina: “Non si dovrebbe mai arrivare a puntare il dito nel tentativo di tacitare o intimidire l’opposizione”

I post di Lucca è un grande noi “di una violenza inaudita”. Parole che aveva utilizzato il sindaco Mario Pardini che ieri (20 febbraio) durante il consiglio comunale ha chiesto scusa.

“Anche se tardive – commenta Lucca è un grande noi – sono arrivate le scuse del sindaco: i post di Lucca è un grande noi ‘di una violenza inaudita’ indicati dal sindaco in occasione del consiglio comunale del 28 novembre non esistono. Come non esistono dichiarazioni o comunicati stampa della lista o della capogruppo Ilaria Vietina da essere qualificati in modo così grave. Dopo oltre 80 giorni, in occasione dell’interrogazione in consiglio comunale del 20 febbraio, arrivano le scuse del sindaco che non essendo in grado di riportare alcun post o comunicato di Lucca è un grande noi si è ridotto, dossier alla mano, a riportare comunicati e post di altri gruppi consiliari fino a menzionare post e commenti di privati cittadini”.

“Comprendiamo – si legge in una nota di Lucca è un grande noi – che di fronte alla critica politica si possa provare fastidio e irritazione ma il sindaco Pardini, forte del proprio ruolo, non dovrebbe arrivare a puntare il dito, verso gli assenti, nel tentativo di tacitare o intimidire un’opposizione che ha il diritto, e il dovere, di alimentare un civile confronto sul merito delle scelte dell’amministrazione, di vigilare sul suo operato e di fare proposte alternative.  Accogliamo con piacere, dopo oltre due mesi di silenzio, le scuse del sindaco Pardini che dimostrano, ancora una volta, la premurosa attenzione che da sempre Lucca è un grande noi e la capogruppo Ilaria Vietina pongono nella comunicazione e dialettica politica, qualità che rivendichiamo con orgoglio e che invitiamo tutte e tutti a praticare”.