Anche il collettivo Nuova Resistenza boccia gli assi viari: “Distruggeranno la viabilità delle frazioni”

In tanti all’assemblea alla casa del popolo di Verciano
Assi viari, assemblea partecipata alla casa del popolo di Verciano. Tra i presenti anche il Collettivo Nuova Resistenza e il Forum per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.
“Il progetto prevede la costruzione di una strada extraurbana a scorrimento rapido larga più di 10 metri che colleghi il Brennero con il casello autostradale di Capannori (attraversando Marlia, San Pietro a Vico, Lammari ed Antraccoli) – spiegano dal collettivo -. L’asse viario sarà sopraelevata in larga parte, tramite viadotti e terrapieni, dai 4 ai 10 metri sul terreno e costerà circa 173 milioni di euro. L’esorbitante costo è legittimato unicamente da un presunto minor tempo di percorrenza (stimato in realtà dai 3 ai 5 minuti) per gli autocarri provenienti dalla Media-Valle e dalla Garfagnana. Attuando il progetto si andrà a distruggere la viabilità delle frazioni interessate, interrompendo coi terrapieni molte delle strade esistenti, causando disagi agli abitanti e alle aziende agricole del territorio, i cui terreni verranno smembrati.
Non ci sarà nessun vantaggio per le imprese locali, per le quali non sono stati progettati accessi alla nuova super-strada”.
“Non ci sarà che una minima riduzione del traffico di veicoli pesanti sulla circonvallazione (che già la relazione finale dell’inchiesta pubblica del 2014 aveva stimato essere solo il 4% del totale, mentre il 96% sarebbe composto da autovetture e orientato prevalentemente sull’asse est-ovest, non nord-sud), essendo le industrie della piana in gran parte distribuite a rete attorno alla città – proseguono -. In ultimo luogo, l’impatto ambientale sulla piana di un’ulteriore cementificazione sarà devastante. Sono interessati dagli assi viari anche i laghetti di Lammari, zona naturale protetta dalla legge. Il numero insufficiente di vasche per la raccolta dell’acqua piovana, inquinata da idrocarburi e residui di gomma che si depositano su una strada del genere, poterà questa a defluire nella falda acquifera, ad oggi potabile e da cui molti cittadini attingono acqua tramite pozzi. Gli assi viari sono un progetto antiquato, fuori dalle logiche moderne di riconversione ecologica, che non guarda alle reali necessità della nostra piana: ridurre il trasporto su gomma, causa di livelli di inquinamento dell’aria tra i più gravi d’Italia. Anzi, secondo gli studi dell’università di Pisa il progetto incrementerà il traffico nel comune di Capannori del 68%”.
“Esistono delle alternative: è possibile spostare il trasporto merci su rotaia, con il raddoppio delle linee ferroviarie esistenti Lucca-Aulla, soprattutto tra Lucca e Diecimo, e Lucca-Pisa, la creazione di una tramvia che vada a collegare i punti nevralgici della Piana (come avvenuto a Firenze), il potenziamento del trasporto pubblico locale e della rete ciclabile, riducendo l’utilizzo delle auto – concludono -. Come Collettivo Nuova Resistenza ci impegneremo nella campagna contro gli assi viari e affinché i 173 milioni stanziati, invece di finire nelle tasche di qualche affarista e ai partiti a lui affiliati, siano spesi per ripensare in senso moderno la viabilità della lucchesia”.