Servizio idrico, Senza Confini: “La vertenza per l’acqua pubblica e contro la multiutility è iniziata”

18 marzo 2024 | 13:04
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Servizio idrico, Senza Confini: “La vertenza per l’acqua pubblica e contro la multiutility è iniziata”

L’associazione dopo il dibattito pubblico in Fondazione Ragghianti: “Un unico gestore pubblico al 100% esiste già ed è quello naturale della nostra area: Gaia”

“Dopo la partecipata e qualificata discussione del 16 marzo sul servizio idrico nella Piana a cui i sindaci di Lucca e Capannori hanno dato un contributo importante, oltre a quello di alcuni intervenuti, niente sarà più come prima. Abbiamo detto e ascoltato parole chiare sul tema ed avanzato una proposta che comincia a navigare”. A dirlo è l’Associazione Senza Confini, che figurava fra gli organizzazioni assieme al comitato Quelli che l’acqua unisce.

“Nel fiume di parole spese in questi mesi sul tema – dicono dall’associazione – e non sempre all’altezza della posta in gioco, a nessuno sfuggirà più come l’unificazione della gestione del servizio idrico nei nostri territori sia la premessa indispensabile per migliorare il servizio, raggiungere più famiglie con fognature e acquedotti a tariffe più basse, governare al meglio le risposte ai fabbisogni produttivi che assieme agli acquedotti stressano la nostra falda, il nostro bene comune. L’associazione Senza confini ha detto con chiarezza che un unico gestore pubblico al 100% esiste già ed è quello naturale della nostra area, lo dicono le leggi vigenti e la realtà fattuale del bacino idrografico, si tratta di Gaia spa. La sua concessione scadrà nel 2033 mentre quella di Geal spa in cui Lucca gestisce in solitaria scade nel 2025. Abbiamo quindi il tempo per negoziare il ruolo che a Lucca compete se vuol prendersi pure le responsabilità che porta su di sé nei confronti di chi abita in tutta la Valle del Serchio.”

“È il momento delle scelte e dell’assunzione di responsabilità – prosegue Senza Confini – ce lo chiedono con nettezza anche il mutamento climatico, i ritardi con cui le reti e gli impianti da realizzare sono di fatto già integrati ed integrabili. A Capannori la giunta uscente, per voce del sindaco, è maturata la consapevolezza dell’indispensabile approdo ad una unica gestione e da anni si è sostenuto la necessità di ripubblicizzare la società di gestione dell’area territoriale in cui si trova per scelte disastrose operate da altre generazioni di amministratori, ma adesso è il momento dei fatti concreti. Lucca concluda i lavori della commissione consiliare in materia e avanzi la proposta ai Comuni della Piana di seguirla, nel rispetto delle normative vigenti illustrate sabato scorso e Capannori si faccia promotore, a partire dal suo consiglio comunale, di una mozione in materia da far avere alla giunta regionale dopo averne parlato ed essersi confrontata con le popolazioni e i Comuni di Porcari, Altopascio, Montecarlo e Villa Basilica”.

“Le condizioni per riprendere a completare opere fondamentali per tutti ci sono – conclude Senza Confini – di tempo ce ne sarà sempre meno se qualcuno continuerà a tirare la palla in tribuna mentre altri continuano a scommettere su un cavallo sbagliato. Il Serchio finisce nel mare a Marina di Vecchiano e non a Bocca d’Arno. Senza confini è a disposizione, oggi come ieri, per fornire, in modo appassionato il suo contributo di conoscenze, competenze e proposte. La vertenza per l’acqua pubblica diritto e non merce, per respingere l’ipotesi della multiutility e progettare un sistema idrico integrato unitario per la Piana di Lucca, è iniziata”.