Opposizione allo scontro con la maggioranza, Pasquinelli (Lega): “Un clima inaccettabile, si torni al confronto costruttivo”

Il capogruppo del Carroccio in consiglio comunale a Lucca: “Con questo atteggiamento la minoranza conferma che gli elettori ci hanno visto giusto. Il partito? Unito ma deve tornare sui territori”
Un dibattito politico infuocato. Tanti i temi che dividono maggioranza e opposizione, dall’urbanistica ai lavori pubblici. Un clima, quello attuale a Lucca che non piace al capogruppo della Lega, Armando Pasquinelli che, con accenti appassionati, lancia un appello ad abbassare i toni e a lavorare in maniera costruttiva insieme, maggioranza e opposizione, per il bene della città.
“Questo clima qua in città non c’è mai stato – dice l’avvocato Pasquinelli – e non è giusto che ci sia. Questo mi fa pensare che è giusto che abbia vinto Mario Pardini, uomo serio, empatico e senza secondi fini. L’attuale leader dell’opposizione, invece, ha dimostrato di non entrare in empatia con i cittadini e, come opposizione, vede sempre e solo il male. La maggioranza, a mio parere, è li per prendere le proprie decisioni, l’opposizione ha il dovere di dare consigli e non di sparare a zero in continuazione e in maniera rancorosa”.
“L’esempio – spiega Pasquinelli – è l’ultimo attacco non al presidente di Lucca Holding Porciani, che non ha bisogno di difensori, ma al prefetto Tronca che sarebbe venuto gratuitamente a Lucca per fare il consigliere giuridico. Avrebbe potuto dare un quid pluris ed essere un valido aiuto per la città. Invece grazie a Raspini e Alfarano, per cui mi dispiace perché è un collega e una persona corretta, hanno fatto in maniera tale che si chiamasse fuori. Chi lo accusa e accusa Lucca Holding di non aver fatto gare per la consulenza sapeva benissimo che con i nuovi limiti del codice degli appalti quello che è stato fatto si poteva benissimo fare”.
“Non basta – prosegue Pasquinelli – Ci sono polemiche anche sul progetto del parcheggio interrato davanti a porta Santa Maria. Ebbene, noi siamo in maggioranza: la realizzazione di quella infrastruttura sta nel programma sottoscritto dai leader dei partiti e delle liste civiche che la compongono e allora per la Lega si farà, senza se e senza ma. Se si faccia con un project o coi soldi del Comune o di una partecipata o della Metro lo deciderà chi è stato liberamente eletto dai cittadini lucchesi. Se il sindaco, la giunta e la maggioranza avranno fatto bene o male sarà una questione rimessa alla libera decisione dei cittadini nel 2027”,
Ecco allora l’appello del consigliere di maggioranza: “È giunto il momento che si facciano le cose per bene e sul serio, se lo metta in testa l’opposizione. Noi siamo compatti con la giunta, con gli assessori e con il sindaco. L’opposizione, dal canto suo, deve essere costruttiva. Per ora non vedo proposte di cose da realizzare o aperture di tavoli: esprimere posizioni con forza non può voler dire mancare di rispetto alle istituzioni. Fino ad ora l’atteggiamento del sindaco è stato aperto, di contro c’è stata una chiusura totale su tutti i temi. Faccio allora un appello a che ci sia un modo diverso di comportarsi: altrimenti si assevera il pensiero di chi dice che l’attuale opposizione non avrebbe meritato di governare la città”.
Pasquinelli, però, guarda anche nel ‘suo’ campo. E dà un ‘voto’ ai primi due anni scarsi di amministrazione: “Governare una situazione complessa come quella di Lucca non è facile per nessuno. Dopo una fase di studio da parte dell’amministrazione sono in cantiere una serie di progetti importanti per la città, fra cui i progetti finanziati dal Pnrr, presentati dalla precedente amministrazione e seguiti dal sottoscritto per delega del sindaco Pardini. Alcune cose, è evidente, andranno fatte ben oltre i cinque anni di mandato, ma non siamo la giunta delle lucine e delle feste. L’opposizione sa che gli eventi sono stati realizzati anche con fondi di terzi che hanno scelto la nostra città e se è aumentato il flusso turistico vuol dire che l’offerta è aumentata oltre i grandi eventi. Nella vita si può sempre fare meglio, ma sono soddisfatto dell’operato della giunta“.
“A livello istituzionale – aggiunge – dobbiamo essere piu precisi e puntuali nelle risposte che ci chiede la città e su cui siamo incalzati dalla minoranza. Ma è un processo di crescita che riguarda tutta la maggioranza, coesa intorno al sindaco. Questo non deve impedire la dialettica anche all’interno dei partiti. Sul piano delle operem anche grazie al nuovo Ponte sul Serchio grazie ai fondi di Provincia e Regione serve più attenzione nel seguire e concludere cantieri aperti. Per il resto Lucca è talmente bella e importante che vorrei che diventasse sempre più città della musica, non solo per Puccini. Lucca come Salisburgo, per una fruizione più alta della musica classica. Un mio sogno perché Lucca è verde e bella quanto è più di Salisburgo, che peraltro è stata resa quella che è da intelligenze italiane”.
Uno sguardo anche alla Lega, in vista delle prossime elezioni amministrative: “La Lega è il mio partito fin dal 1992, salvo un anno e mezzo di appartenenza ad An, sollecitato dall’avvocato Franco Ravenni. Ne faccio parte convintamente ed è un partito che più riuscirà a far decollare la dialettica interno è più avrà successo. Ora dobbiamo tornare sul territorio, ascoltare le persone e portare la loro voce nelle istituzioni. Il partito è molto unito, come dimostrano le presentazioni degli ultimi giorni con la partecipazione dei massimi vertici, dalla parlamentare Elisa Montemagni, al consigliere regionale Massimiliano Baldini, alla consigliera provinciale Ilaria Benigni, agli altri consiglieri del gruppo Massimo Fagnani e Antonino Azzarà. Molto presente anche l’eurodeputata Susanna Ceccardi, ma il lavoro da fare è tantissimo. Vedo segnali significativi anche dal coordinamento comunale guidato da Salvadore Bartolomei, nonostante le risorse scarse. E questo mi induce a una riflessione: i partiti non possono restare solo delle associazioni non riconosciute e devono essere in grado di operare così come coloro che lavorano nelle istituzioni. Faccio un esempio: non è possibile che l’attività di un consigliere comunale valga meno di 200 euro al mese quando si ha una responsabilità nei confronti di 98mila cittadini”.
E sulla collocazione in Europa, al momento vicina ai movimenti sovranisti per volontà del segretario federale Matteo Salvini? “Io sono un vecchio leghista – conclude – Il mio partito nasce su valori di sindacato del territorio, da un valore culturale democratico e aperto che voleva sul piano fiscale una maggiore rilevanza dei territori. L’istituzione più importante per noi è senza dubbio quella più vicina ai cittadini, mel rispetto del principio di sussidiarietà, tanto che sono convinto che riusciremo a riportare potere decisionale anche alle pPovince. Il segretario ha deciso di aprire La lega a una dimensione nazionale, è il segretario eletto e devo rispettare le sue decisioni. Solo il partito è il depositario delle politiche ma al prossimo consiglio federale spero in un dibattito sereno e serio su tante cose, come l’appartenenza alle famiglie politiche. Bossi, quando la Lega ebbe la prima rappresentanza significativa in parlamento, nel 1992, pretese di essere al centro dell’emiciclo, perché la Lega non è un partito di destra né di sinistra: si va dai cristiano sociali, ai conservatori, ai liberali e anche ai progressisti. Il comune denominatore è il territorio: infatti siamo più ecologisti di tanti ecologisti di facciata e di maniera”.