Parcheggio interrato, Lucca Civica: “Non è un’opera prioritaria per la città”

20 marzo 2024 | 15:57
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Parcheggio interrato, Lucca Civica: “Non è un’opera prioritaria per la città”

Gli esponenti: “Mentre l’Europa ci invita a perseguire obiettivi sostenibili Lucca insegue un progetto inutile e superato”

“Siamo proprio sicuri che un parcheggio interrato fuori porta Santa Maria sia un’opera prioritaria per la città di Lucca? Per sensibilità politica e storia, il nostro gruppo non è schierato con il ‘no’ a priori rispetto ai progetti di questa amministrazione comunale, pur non avendola certo sostenuta. Tuttavia, rispetto all’annuncio di un intervento così poco sostenibile, in primis dal punto di vista economico, non possiamo tacere il nostro imbarazzo e la nostra preoccupazione”.

Così Lucca Civica, che in merito alla questione del parcheggio interrato fuori Porta Santa Maria al centro del dibattito pubblico, afferma: “Oggi, anno domini 2024, il costo del parcheggio interrato è stimato in 25 milioni di euro ed è interamente a carico di Metro Srl, società che conferisce ogni anno, secondo convenzione, un canone pari a circa il 50 per cento dei propri introiti per la gestione dei parcheggi blu al Comune di Lucca. Un 50 per cento che ha un peso specifico di circa 2 milioni e mezzo di euro sulla parte corrente del bilancio. Anche per questo ogni operazione finanziaria condotta da Metro Srl merita la massima attenzione e cautela: se la società andasse in affanno, a farne le spese sarebbe tutta la comunità lucchese. La parte corrente del bilancio comunale, infatti, è quella che va a coprire le spese per il sociale, la scuola, la cultura: settori fondamentali strettamente connessi alla qualità della vita”.

“Ecco, Metro Srl, per coprire una spesa di 25 milioni, dovrebbe contrarre un ingente mutuo non certo a tasso zero: è verosimile – prosegue Lucca Civica – ritenere che in 30 anni il costo complessivo dell’operazione lieviterà fino a raggiungere i 40 milioni di euro. È una spesa davvero sostenibile per ricavare 250 stalli di sosta in più a servizio dell’approdo nord al centro storico? La realizzazione di ogni posto auto andrebbe a costare a Metro ben 160mila euro. Un dato che immediatamente fa sorgere un’altra domanda: quanto verrebbe a costare la sosta nel parcheggio interrato per garantire il rientro di una spesa così voluminosa? Un project financing intrapreso senza proiezioni solide è un azzardo che chi amministra la cosa pubblica non può permettersi di tentare. Ogni passo deve essere soppesato e valutato per gli impatti che avrà sul lungo termine”.

“Mettiamo, quindi, che il parcheggio venga fatto e che Metro Srl si trovi a dover imporre una tariffa oraria più alta (3 euro? 3,50 euro? Dipenderà anche dall’anno in cui l’opera sarà ultimata) per recuperare la cifra investita nella realizzazione del parcheggio. Con l’ampio parcheggio di piazzale Don Baroni, gratuito, a 200 metri di distanza, siamo proprio certi che risulti comunque vantaggioso lasciare l’auto in sosta nel novello e costoso parcheggio interrato? Si dirà che è un’infrastruttura fondamentale pensando allo sviluppo turistico della città. Eppure i turisti non si fanno problemi a lasciare le loro auto ai parcheggi Carducci o Palatucci, capienti e ben collegati al centro storico, più prossimi anche al collegamento autostradale”.

“Merita anche chiedersi quale modello di turismo abbia in mente per la città l’attuale amministrazione: mentre l’Europa ci invita a perseguire obiettivi di sostenibilità ecologica ed energetica, valorizzando anche la mobilità lenta, a Lucca inseguiamo l’idea sproporzionata di un parcheggio pressoché inutile, di un progetto già superato. Ma veramente Pardini & co. non hanno un’idea più originale, più smart, per dare un’identità chiara al loro mandato? Ci permettiamo di suggerire di guardare meglio tra i progetti lasciati negli uffici dall’amministrazione Tambellini e di portare avanti, con determinazione, quello per l’hub della mobilità alla stazione ferroviaria. Un intervento, quello sì, che traguarderebbe Lucca verso il raggiungimento di standard più elevati di vivibilità – conclude Lucca Civica – con un unico punto di snodo, quello dell’ex scalo merci, per spostarsi da lì in treno, bus, auto, moto e bicicletta”.