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Mozione di Bianucci: “Pfas, Geal e Arpat avviino controlli sulle acque”

23 marzo 2024 | 11:22
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Mozione di Bianucci: “Pfas, Geal e Arpat avviino controlli sulle acque”

La richiesta presentata in consiglio comunale

“Geal Spa e Arpat avviino rilievi nelle acque destinate al consumo umano (in particolare quelle prelevate dai campi pozzi in riva sinistra e destra del Serchio), in quelle depurate dall’impianto di depurazione fognario di Pontetetto e nelle acque del canali Ozzeri e del Condotto Pubblico, per monitorare la presenza di Pfas”.

Lo chiede una mozione consiliare presentata dal consigliere del centrosinistra Daniele Bianucci, che è stata redatta in stretta collaborazione con Tommaso Panigada e l’associazione Senza Confini. L’atto amministrativo ha preso spunto dall’analoga proposta approvata all’unanimità a Capannori, e avanzata come primo firmatario da Gaetano Ceccarelli. La mozione lucchese è stata sottoscritta anche da Ilaria Vietina, Gabriele Olivati e Enzo Alfarano.

“I Pfas sono un gruppo di sostanze chimiche artificiali ampiamente utilizzate, che nel corso del tempo si accumulano negli esseri umani e nell’ambiente, e c’è ormai una vasta ricerca scientifica che attesta i problemi che arrecano alla nostra salute – spiega Daniele Bianucci – E’ di questi giorni una illuminante inchiesta della Rai, in cui la redazione di Presa diretta ha seguito una campagna di campionamento auto promossa dalla organizzazione ambientalista di livello mondiale Greenpeace anche in Toscana ed in particolare nel nostro distretto cartario fornendo dati preoccupanti che impongono precise assunzioni di responsabilità basate su dati ufficiali e assunti come valore di riferimento da chi amministra il bene pubblico primario: la salute umana e dell’ecosistema in cui viviamo. E’ per questo, che abbiamo proposto una mozione consiliare, con cui chiediamo all’amministrazione comunale di attivarsi con Geal e Arpat, per l’avvio di controlli nelle acque destinate al consumo umano, nei reflui del depuratore di Pontetetto e nei principali canali che attraversano il territorio lucchese”.

L’Efsa (autorità europea per la sicurezza alimentare) ha stabilito una nuova soglia di sicurezza per i Pfas, che si accumulano nell’organismo umano portandola a 4,4 nanogrammi per chilogrammo corporeo alla settimana viene specificato in un parere scientifico sui rischi per la salute umana derivanti dalla esposizione a queste sostanze nelle catena alimentare. L’esposizione ai Pfas può provocare effetti nocivi sia a causa di consumo dell’acqua potabile, che pesce, frutta, uova e cibi confezionati. Gli alimenti possono venire contaminati dai terreni o da acque contaminate usate per coltivarli, da imballaggi alimentari contenenti queste sostanze, come anche da tutte le attrezzature atte al loro confezionamento a contatto con i Pfas. Tutto ciò pone i legislatori di fronte alla eventuale messa al bando di queste sostanze e di ciò si sta discutendo nel parlamento Europeo.

I proponenti della mozione hanno chiesto che, alla relativa discussione consiliare, sia effettuata con audizione di tutti soggetti (come le associazioni Greenpeace e Senza Confini) attivi sul nostro territorio sull’argomento dei Pfas.