Permuta Comune-Misericordia, l’amministrazione ritira la pratica: “Serve un approfondimento di istruttoria”

La decisione scatena i dubbi del capogruppo Pd, Raspini. Sottotraccia le tensioni all’interno di Fratelli d’Italia
Ritorno on line per il consiglio comunale di Lucca questa sera (27 marzo) per due pratiche urgenti. Una di queste, però, decisamente a sorpresa in quanto già passata in commissione, è stata ritirata dall’amministrazione.
Si tratta della pratica della permuta di immobili fra l’amministrazione comunale e la Misericordia di Lucca e precisamente Villa Pardini a Sant’Anna, di proprietà del Comune e alcuni locali e un fondo commerciale in via del Moro di proprietà dell’arciconfraternita.
Permuta con il Comune: Villa Pardini alla Misericordia, all’amministrazione i locali in via del Moro
L’assessore al bilancio Moreno Bruni ha motivato il ritiro con la necessità di una maggiore istruttoria vista la valenza non solo patrimoniale della pratica ma anche sociale. La proposta è quella di integrare, quindi, la delibera anche con questi elementi dopo un passaggio in una commissione congiunta bilancio e sociale. “È vero – ha detto Bruni – che si tratta di una pratica prevalentemente patrimoniale ma è collegata anche a un progetto importante del Pnrr sociale e quindi necessita di un approfondimento in più”.
Un motivo che non ha convinto il leader dell’opposizione Francesco Raspini, capogruppo del Pd, che si è detto stupito della decisione che arrivata anche dopo una capigruppo in cui lo stesso Pd si era dichiarato pronto a votare a favore della pratica.
Il presidente del Consiglio Enrico Torrini ha dichiarato chiuso il dibattito perché la pratica era stata ritirata dall’amministrazione, ma l’assessore Bruni alla richiesta di spiegazioni del capogruppo dem Raspini ha comunque voluto ribadire la spiegazione in ordine alla necessità di un breve quanto inevitabile approfondimento del tema prima di ritornare in Consiglio.
I ‘boatos’ di Palazzo Orsetti, però, parlano di una ripercussione anche sulle vicende lucchesi dello scontro che sottende all’attività di Fratelli d’Italia. Moreno Bruni, infatti, è componente della corrente di minoranza nel partito a livello provinciale, che fa riferimento all’onorevole Riccardo Zucconi e al sindaco di Fabbriche di Vergemoli Michele Giannini (e che in Consiglio è rappresentata dai consiglieri Carnini e Da Prato). A guidare la commissione sociale, invece, Mara Nicodemo, vicina al consigliere regionale Vittorio Fantozzi.
Il Consiglio ha votato, prima della chiusura, con i voti favorevoli della maggioranza, il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio derivanti da sentenze diventate esecutive.