Film di Greenaway sul fine vita, l’associazione Luca Coscioni: “Parlare di questi temi aiuta, speriamo la politica si svegli”

18 aprile 2024 | 16:37
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Laura Favilla: “Chiediamo a chi decide di non proseguire a voltare al testa da un’altra parte”

Il tema del fine vita irrompe nuovamente nella cronaca cittadina, a sollevare l’argomento è il film di Peter Greenaway che sta girando nel centro di Lucca. La pellicola, come ha sottolineato il regista, si farà molte domande sul tema della morte: se dovremmo essere direttamente partecipi sulle modalità, i tempi e i luoghi in cui morire.

La sceneggiatura infatti racconta la storia di un anziano professore di New York che, dopo l’attentato alle Torri Gemelle, torna in Italia, a Lucca, alla riscoperta delle proprie origini. Il tema viene affrontato in maniera ironica, ma la discussione sul fine vita prosegue seriamente anche all’interno della società, grazie all’interessamento di realtà come Associazione Luca Coscioni che non ha mai smesso di attualizzare il tema e in questi ultimi anni ha anche ottenuto risultati importanti.

Lo scorso 14 marzo abbiamo depositato in consiglio regionale della Toscana oltre 10mila firme, ne bastavano 5mila, per una proposta di legge che garantisca tempi certi di risposta alle richieste di suicidio assistito – spiega Laura Favilla di Associazione Luca Coscioni -. Parlare di questi temi aiuta molto e anche il film di Peter Greenaway potrà dare una mano. Nel tempo abbiamo già avuto altre pellicole con questo tema, La bella addormentata su Eluana Englaro e penso che aiutino molto. Il problema però è la politica, che per ora è assente”.

La società invece sembra molto interessata e secondo Laura Favilla il tema non è assolutamente divisivo: “No, non si tratta di un tema divisivo, firmano cattolici, laici, persone che votano a destra e persone che votano a sinistra. E’ importante continuare a parlarne e chiediamo alla politica di non proseguire a voltare al testa da un’altra parte, anche per persone come dj Fabo che hanno deciso di rendere pubblica la loro storia in nome di un diritto di tutti e sono stati costretti a morire all’estero in Svizzera, lontano dalla loro casa”.

Eppure sembra che convincere il mondo della politica non sia semplice e anche a Lucca è stata presentata un mozione da molti mesi e ancora non è stata discussa. “Tramite l’interessamento del consigliere comunale Daniele Bianucci – conclude Laura Favilla -, abbiamo depositato una mozione in consiglio comunale, di supporto all’iniziativa della raccolta firme per la legge regionale. Speriamo che possa essere discussa il prima possibile e che il film possa dare una spinta giusta, perché sono mesi che è stata consegnata”.