Inizia il tour de force per il piano operativo, Cecchini: “Sullo strumento opposizioni pregiudiziali”

L’ex consigliere delegato all’urbanistica: “Alcuni membri della minoranza sollevano una nebbia di mistificazione e manipolazione”
Parte domani (22 aprile) la discussione verso l’approvazione del piano operativo del Comune di Lucca. Un tour de force di (almeno) tre giorni per consegnare alla Regione il testo rinnovato in attesa dell’ok definitivo.
A intervenire sul tema, per la maggioranza, è l’ex consigliere delegato allo strumento urbanistico, Elvio Cecchini: “Lunedì si terrà il primo consiglio comunale (dalle 10 alle 23) – ricorda – per approvare le controdeduzioni alle osservazioni al piano operativo, predisposte dall’ufficio di piano del Comune, che ha seguito i criteri e le linee guida indicate dalla giunta e le prescrizioni del piano strutturale, di cui il piano operativo è lo strumento operativo. L’approvazione del piano, che la minoranza ha adottato nel precedente mandato, è attesa da molto tempo da tutti i cittadini per uscire dal regime straordinario della doppia conformità, cosa che complica non poco le piccole e grandi trasformazioni e le realizzazioni edilizie, limitando gli investimenti e le possibilità di dare risposta alle esigenze della città e dei cittadini”.
“La priorità, pertanto, è l’approvazione di questo complesso strumento – commenta Cecchini – per porre termine alla prima fase del processo di rinnovo e adeguamento alla normativa regionale, che ha comportato oltre dieci anni di lavoro per venire a compimento. Parrebbe logico che questa assoluta priorità fosse riconosciuta e condivisa dalla ex maggioranza, che ha predisposto lo strumento nella sua complessità, lasciandocelo in eredità dopo il risultato elettorale del giugno 2022. Sorprende, invece, che siano stati avviati moti di opposizione e vengano sollevate pregiudiziali per porre ostacoli all’iter di approvazione”.
“Questo atteggiamento bipolare – conclude – che induce alcuni membri della minoranza a sollevare una nebbia di mistificazione e manipolazione risulta poco comprensibile all’elettore e mina la fiducia nel ruolo della politica e indirettamente le fondamenta dei sistemi sociali, favorendo quel senso diffuso di disillusione e sfiducia che induce allo scetticismo, all’apatia e in ultimo al non voto”.