Inquinamento da Pfas, Baronti (Sinistra Italiana): “La Regione si mobiliti subito”

22 aprile 2024 | 16:51
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Inquinamento da Pfas, Baronti (Sinistra Italiana): “La Regione si mobiliti subito”

Il responsabile ambiente regionale del partito: “Ci mobiliteremo per presentare nei consigli comunali mozioni e ordini del giorno”

Inquinamento da Pfas anche in Toscana, Eugenio Baronti, responsabile regionale ambiente di Sinistra Italiana chiede una presa in carico urgente della questione da parte della Regione Toscana.

“Calma piatta all’orizzonte, tutti zitti, nessuno dice niente – commenta l’ex assessore regionali – Noi pensavamo che dopo l’inchiesta della trasmissionePresa Diretta del 18 marzo, dopo il report di Greenpeace sulla contaminazione da Pfas delle acque superficiali di diversi fiumi e canali toscani in cui scaricano i reflui, i depuratori dei distretti conciari, della carta, del tessile, del florovivaismo, l’amministrazione regionale toscana si mettesse immediatamente in moto per effettuare un proprio monitoraggio per avere un quadro ufficiale sullo stato di salute delle nostre acque e per individuare le diverse fonti di inquinamento, invece niente. Possibile che l’Arpat non predisponga una propria indagine per verificare se i dati allarmanti di presenza di Pfas nelle acque e nella catena alimentare, divulgati da Greenpeace sono veri oppure no? Non servono le solite chiacchiere di circostanza, noi chiediamo che si faccia tutto il necessario per fare chiarezza nel merito di questa situazione, chiediamo la massima trasparenza e informazione per i cittadini”.

“Come Sinistra Italiana, nelle prossime settimane – dice – ci mobiliteremo per presentare nei consigli comunali mozioni e ordini del giorno che richiedano con urgenza agli organi competenti e ai gestori dei servizi idrici e di depurazione industriale, di produrre dati analitici in grado di confermare o smentire quanto è stato documentato dalle analisi autoprodotte da Greenpeace. Alcuni consigli comunali hanno già provveduto in tal senso. Proprio in questi giorni, ci giunge dagli Stati Uniti, la buona notizia dell’introduzione del limite zero alla presenza di Pfas nelle acque ad uso potabile. Questa decisione è stata presa dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti (Epa), per “prevenire migliaia di morti e decine di migliaia di malattie gravi attribuibili ai Pfas””.

Le molecole che dovranno essere a limite zero tecnico, sono le Pfoa e Pfos – conclude – che l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) di recente ha dichiarato rispettivamente: “cancerogeno per l’uomo” e “possibile cancerogeno per l’uomo”. Dovranno essere proprio i gestori del servizio idrico a monitorare le sei molecole Pfas stabilite dalla legge e dovranno svolgere un servizio di monitoraggio continuo per fornire ai cittadini informazioni sui livelli di questi Pfas nell’acqua potabile. Ecco noi chiediamo semplicemente che questo venga attuato con urgenza anche nella nostra Regione, si può fare subito, perché proprio in questi giorni è in discussione il nuovo Piano di tutela delle acque, un passaggio decisivo per la Toscana per andare verso un’economia compatibile, dei nostri distretti industriali idrovori, al fine di cambiare i cicli produttivi, adottando l’assoluta trasparenza e condivisione delle informazioni. Quello che è stato fatto negli Usa, si può fare anche in Europa, in Italia, in Toscana, basta volerlo”.