Fantozzi (Fdi): “Polveri sottili, la maggior parte dei lucchesi non approva la linea regionale”

Il consigliere regionale dopo i risultati dell’indagine demoscopica: “Il dato politico che emerge è che i residenti si sentono penalizzati per le limitazioni sui caminetti”
“La presentazione in Provincia, a Lucca, di una indagine piuttosto approfondita sulla percezione degli effetti ambientali sulla vita del territorio è stata una importante verifica su come i cittadini vivano certe imposizioni in ambito ambientale”. A sostenerlo è il consigliere regionale Fdi, Vittorio Fantozzi.
“Dico questo – precisa – perché il dato politico più importante che emerge, insieme a una accresciuta sensibilità ambientale degli abitanti del territorio lucchese , è che la stragrande maggioranza degli intervistati (1500, un campione significativo) ha dichiarato di non essere d’accordo con la linea scelta dalla Regione Toscana di penalizzare i caminetti e i riscaldamenti domestici. Solo 3 su 10, una esigua minoranza, approva infatti queste indicazioni della Regione Toscana, ritenendo altre le cause che generano questa proliferazione di polveri sottili che sono così dannose per la salute umana e che molti studi epidemiologici indicano come colpevoli di alcune degenerazioni tumorali siano altre. In questo senso l’86% attribuisce la maggiore responsabilità al traffico e ai trasporti, mentre 54% alle emissioni dei distretti industriali”.
“Per quanto mi riguarda, pur rispettando l’istituzione, che si avvale di studi scientifici, sono anch’io da sempre più orientato sull’idea che perseguitare i cittadini che si scaldano con i caminetti invece di aggredire le cause strutturali più evidenti sia un atteggiamento ipocrita – attacca Fantozzi -. Inutile ripetere che le strade e le infrastrutture sono necessarie e, pur prendendo atto che le aziende anche spontaneamente stanno facendo molto per contenere le emissioni di Co2 e operano per il rispetto dell’ambiente, molto c’è ancora da fare. Fuori da ogni ipocrisia e ogni demagogia, il tema è importante e noi continueremo a occuparcene perché ne va di mezzo la salute dei cittadini”.