Parcheggio interrato, scintille al Consiglio aperto. Il sindaco: “Non costerà un euro al Comune”. Molti cittadini bocciano il progetto: “È una scelta scellerata” foto

L'amministrazione, dopo un lungo botta e risposta, tira dritto: "È un'opera fondamentale". Arriva il parere favorevole di Confcommercio e Confartigianato, perplessità da parte dei geologi. L'ex assessore Chiari: "Una scelta scellerata dal punto di vista della fattibilità economica"

Nuovo parcheggio interrato fuori Porta Santa Maria, si riaccende il dibattito a Lucca. L’intervento, infatti, è tonato nuovamente in discussione in consiglio comunale: una seduta straordinaria e aperta (e molto accesa) in cui sono stati approfonditi il progetto per la realizzazione del park e quello relativo al nuovo terminal bus nell’ex scalo merci della stazione ferroviaria (che però è passato in secondo piano).

consiglio comunale straordinario parcheggio interrato

Tanti i cittadini intervenuti in consiglio comunale e la grande maggioranza dei presenti ha bocciato con forza il progetto del parcheggio interrato: “È una scelta scellerata, uno spreco di denaro”. Le maggiori preoccupazioni sollevate riguardano la sostenibilità economica e le problematiche legate a inquinamento e ambiente. Tanti i dubbi sollevati anche dai geologi: “Quando ho sentito parlare del nuovo parcheggio fuori Porta Santa Maria mi sono molto preoccupata, soprattutto per il problema della falda – ha affermato Laura Bianchi -. La posizione individuata è fuori da ogni contesto ragionevole”. I cittadini, molto critici, hanno proposto all’amministrazione Pardini di puntare su un nuovo modello di mobilità proponendo la creazione di parcheggi scambiatori (con navette) lontani dal centro storico e di realizzare la metropolitana di superficie.

In tanti hanno anche proposto di realizzare un nuovo parcheggio nell’area ex Gaddi in alternativa al progetto di Porta Santa Maria: l’amministrazione sta lavorando anche su questa ipotesi, che però, come affermato dal primo cittadino, sarebbe un intervento complementare a quello del parcheggio interrato (su su cui punta forte la maggioranza). Un progetto, quello di Santa Maria, che è stato però accolto in maniera favorevole da Confcommercio e Confartigianato. Favorevole anche il proprietario di un’attività in piazza Santa Maria, che però ha chiesto rassicurazioni sulle tempistiche dei lavori.

Il sindaco Mario Pardini è intervenuto a termine degli interventi dei cittadini, replicando alle critiche riguardanti soprattutto il fattore economico: “Il nuovo parcheggio sotterraneo costerà zero euro al Comune e non toglierà un euro agli altri settori come al sociale“. In apertura di Consiglio a passare all’attacco era stato il capogruppo Pd Francesco Raspini: “Il parcheggio interrato? È un’opera costosa, inutile, vecchia e rischiosa. Ci auguriamo che quello che è stato annunciato dall’amministrazione Pardini non si traduca in realtà”.

consiglio comunale straordinario parcheggio interrato

Al termine di un lungo dibattito, durato circa 6 ore, l’assise ha approvato l’odg della maggioranza (da segnalare l’astensione del consigliere Elvio Cecchini) e respinto quello dell’opposizione: la giunta Pardini andrà avanti verso la realizzazione del parcheggio interrato.

L’opposizione: “Parcheggio interrato, un’opera costosa, inutile, vecchia e rischiosa”

Il Consiglio per fare un focus sulla mobilità lucchese era stato richiesto dalle consigliere e dai consiglieri del centrosinistra (Partito Democratico, Lucca Futura, Sinistra Con, Lucca è un grande Noi, Lucca Civica – Volt – Lucca è popolare, LibDem): “Come già noto – spiegano – nel piano triennale 2024-2026 è prevista la realizzazione di fronte a Porta Santa Maria di un nuovo parcheggio interrato ad opera di Metro Srl con fondi propri della società: un’opera faraonica che prevede 90mila euro a carico del Comune per la progettazione preliminare e un cantiere da 25 milioni di euro che creerà inevitabili disagi per molti anni. I lavori saranno finanziati con un mutuo a 30 anni, contratto direttamente da Metro Srl, che, basandosi sui tassi d’interesse attuali, arriverebbe a pesare sulla città per 40 milioni di euro. Un peso da portare parecchio ingombrante, considerato che Metro contribuisce alle spese comunali con 2 milioni di euro come corrispettivo per la gestione dei parcheggi: in parole povere, l’operazione finanziaria appesantisce – e di molto – il bilancio dell’azienda e prevede ritorni incerti. Incertezza che, è evidente, andrebbe a ricadere, come un macabro effetto domino, sul bilancio comunale e sui settori sui quali l’amministrazione è particolarmente esposta, come il sociale o l’istruzione”.

Parcheggio interrato fuori porta Santa Maria, centrosinistra: “Un buco nell’acqua dell’amministrazione”

“La preoccupazione – proseguono – nasce anche da svariate evidenze inconfutabili: le possibili complicazioni idrogeologiche, ad esempio, ma anche le lungaggini dei tempi di realizzazione che andrebbero a creare disagi in una zona dove il traffico è già di per sé delicato. Il tutto per un aumento della possibilità di sosta relativo, trattandosi di soli 250 posti in più. Si ricorda, per dovere di cronaca, che a breve distanza sarebbe possibile realizzare un parcheggio a Borgo Giannotti, nell’area dell’ex Gaddi per la quale la proprietà ha già dimostrato interesse e disponibilità. E sempre a proposito di stalli in più e di scelte che lasciano perplessi, non si hanno più notizie del nuovo terminal bus da aprire alla stazione ferroviaria. L’intervento è strategicamente rilevante poiché potrebbe liberare buona parte di piazzale Verdi per disegnare nuovi stalli blu e gialli”.

Tutti temi riassunti in apertura di Consiglio dal capigruppo Pd Francesco Raspini, che ha così attaccato il progetto del nuovo park: “In città c’è una significativa opinione pubblica che guarda a quest’opera con perplessità. E ciò non è difficile da capire, basta pensare all’importante investimento economico: parliamo di 40 milioni di euro per circa 300 posti auto, ma è davvero quello che la nostra città ha bisogno? La nostra idea di mobilità si lega al terminal bus, un intervento per guardare veramente avanti. Un progetto più sostenibile e funzionale. Il terminal bus sembra però sparito dall’agenda dell’amministrazione Pardini. La precedente amministrazione non ha speso un euro per progettare il nuovo park interrato, anche se sì, è vero, questo intervento è stato ampiamente dibattuto e controverso. Per noi però era un progetto superato e infatti non era presente all’interno del mio programma elettorale. È un’opera costosa, inutile, vecchia e rischiosa. Ci auguriamo che quello che è stato annunciato dall’amministrazione Pardini non si traduca in realtà”.

Il sindaco Pardini: “Il nuovo parcheggio costerà zero euro al Comune”

Il sindaco Mario Pardini ha replicato a tutte le accuse: “Grazie a tutti gli intervenuti, questa giornata è importante per spiegare come stanno veramente le cose. Sono mesi che sentiamo dire che questa amministrazione ha dilapidato i soldi che ha trovato precedentemente e invece l’avanzo libero è il doppio di quello che abbiamo trovato. Il parcheggio sotterraneo costerà zero euro al Comune e non toglierà un euro agli altri settori come al sociale. È bene ribadirlo. Anzi, porterà soldi annualmente e poi diventerà della comunità: l’amministrazione non è folle ed è giusto smentire queste affermazioni. La problematica economica? Sono stati detti numeri a casaccio. Non c’è niente sotto a differenza di quanto affermato da qualcuno in Consiglio questa sera. In Italia sono in costruzione decine di parcheggi interrati: non è fossile come modalità di ragionamento. Sappiamo che lì potrebbe esserci qualcosa dal punto di vista dei reperti archeologici, ma questa è un’opportunità. Abbiamo avuto tantissimi interessamenti per realizzare il parcheggio e se fosse così poco vantaggioso Comuni come Udine (che è leggermente più grande di Lucca) non li farebbero. Anche l’Europa va in questa direzione. Abbiamo le idee chiare e non faremo un passo più lungo della gamba. Con il nuovo parcheggio anche piazza Santa Maria verrebbe riqualificata. Una cosa va ribadita: ci sono più macchine e c’è bisogno di nuovi parcheggi. I parcheggi scambiatori? Abbiamo fatto un esperimento la scorsa estate e alla lunga non è sostenibile per una città come la nostra. L’ex Gaddi? Non abbiamo mai detto che non va bene, sarebbe un intervento complementare ma ad oggi non è fattibile“.

Porta Santa Maria, il nuovo parcheggio interrato costerà 25 milioni: scelto il progetto

A chiarire la posizione della maggioranza è stato anche l’assessore ai lavori pubblici Nicola Buchignani: “L’area ex Gaddi? Bisognerebbe studiare il piano operativo prima di venire qua. Bisognerebbe studiare un minimo, non si possono raccontare cose non vere. Quell’intervento, oltretutto, non andrebbe contro il parcheggio interrato, ma va a favorire il quartiere di Borgo Giannotti. Noi stiamo aumentando gli stalli di sosta per i residenti, sono già 50 in più e ne faremo altre 50 entro fine anno. Vogliamo realizzare il parcheggio interrato, un intervento che riqualificherà anche l’area di Porta Santa Maria. In quell’area il traffico verrà migliorato. E tutte queste cose sono scritte anche nel Pums (Piano urbano di mobilità sostenibile ndr), che è stato approvato dalla scorsa amministrazione: è poi inutile citare il programma elettorale. Servono parcheggi scambiatori? Certo, assolutamente sì. Lucca sta crescendo e servono nuove infrastrutture. La città si deve allineare alle altre città, che stanno camminando: i parcheggi interrati li hanno fatti tutti. I costi del parcheggio fuori Porta Santa Maria? Costerà 16 milioni, non 40. L’Iva non è un costo“.

Il dibattito e gli ordini del giorno

A passare subito all’attacco è stato il consigliere Daniele Bianucci (Sinistra con): “Sul parcheggio interrato c’è un dissenso vasto all’interno della popolazione e capiamo la tensione e il nervosismo all’interno della maggioranza. Sindaco Pardini, lei come Berlusconi racconta belle cose come che il parcheggio sarò gratuito. Anzi, i cittadini ci guadagneranno. Il signor Gaddi ha incontrato due volte il sindaco, così come riportato dalla stampa, ma il primo cittadino dovrebbe rendere pubblico a che punto siamo. La maggioranza, il progetto del parcheggio interrato lo vuole realizzare davvero?”. L’ordine del giorno dell’opposizione va proprio in questa direzione: chiedere alla maggioranza di far luce e chiarezza sul futuro del parcheggio interrato fuori Porta Santa Maria e, soprattutto, bloccare l’iter del progetto.

Sulla stessa linea la consigliera Chiara Martini (Pd): “L’opera a costo a zero? Resto sconvolta da questa affermazione. Mi piacerebbe sentire cosa ne pensa la Corte dei Conti”. Anche il consigliere Enzo Alfarano (Pd) è passato all’attacco: “La debolezza politica di questa maggioranza porta a rivendicare proprie scelte dovendosi appellare ad atti approvati dall’amministrazione Tambellini. Non si può dire che questo parcheggio sarà a costo zero: sul bilancio consolidato quanto inciderà? Un’opera pubblica non può essere a costo zero. Invito la maggioranza ad un ripensamento sul progetto del parcheggio interrato”.

La replica del capogruppo di Fdi Lido Fava: “Il sindaco e l’assessore Buchignani sono già stati esaustivi con il loro intervento . Questo Consiglio aperto è diventato un po’ un petardo che sta per scoppiare nella mani della minoranza. Del parcheggio interrato se ne parla da ben 40 anni. Sono tante le città che hanno realizzato, o che stanno realizzando, parcheggi di questo tipo: da Udine fino a Bergamo alta. Anche l’amministrazione Tambellini pensò di realizzare un parcheggio interrato, la medesima opera che guarda caso oggi state contestando. Questa è un’opera fondamentale”. La parola è poi passata a Gianni Giannini (Pd): “I costi stratosferici dell’opera dovrebbero invitare ad una prudenza che invece apparentemente manca. Per il parcheggio di Santa Maria quali garanzie ci saranno per fenomeni idrogeologici? I 30 mesi per la realizzazione dell’opera lasciano molti dubbi, soprattutto dal punto di vista dei disagi e dei danni per la zona. Il mio appello è quello di rivedere la decisione su Santa Maria, le alternative ci sono”.

A presentare l’ordine del giorno della maggioranza è stato il consigliere Giovanni Ricci (Forza Italia-Udc): “Il parcheggio interrato, se verrà realizzato, doterà la città di un’alternativa importante. Il progetto migliorerà la qualità della vita. È un intervento fondamentale e per questo invitiamo sindaco e giunta a dare seguito al progetto”. L’intervento del capogruppo della Lega Armando Pasquinelli: “La Lega voterà a favore dell’odg della maggioranza. Invito il sindaco e la giunta ad essere il più trasparenti possibili su questo progetto ed informare la cittadinanza quasi in tempo reale sull’andamento dell’intervento”. L’affondo del capogruppo Pd Francesco Raspini: “Finalmente capiamo da che parte sta l’amministrazione. Noi continueremo la nostra battaglia. Il nuovo parcheggio non sarà gratis, non ci raccontiamo le novelle. Ero, sono e sarò sempre contrario al parcheggio interrato. Noi, a differenza vostra, questa opera non la vogliamo”.

Il consigliere Elvio Cecchini (Lista Civile) si “distacca” dalla maggioranza: “Io mi astengo sull’odg della maggioranza, anche se ho contribuito a scriverlo. Ci sono dei punti che andavano articolati diversamente. Evito di sottoscrivere affermazioni fondate su dati che non conosco. Serve un piano articolato dei parcheggi urbani connesso con un piano della mobilità”. Così il capogruppo di Forza Italia-Udc Alessandro Di Vito: “L’ordine del giorno della minoranza è irricevibile”. L’intervento di Luciano Panelli (Lucca 2032): “La realizzazione del parcheggio interrato è necessaria. Siamo favorevoli a quest’opera e ci auspichiamo che possa essere realizzata”. La precisazione di Lorenzo Del Barga (Difendere Lucca): “Il parcheggio fuori Porta Santa Maria è all’interno del nostro programma elettorale. È un’opera importante e siamo favorevoli all’opera. Piazza Santa Maria, ad oggi, è una cosa invivibile. Il nostro voto sarà favorevole all’odg della maggioranza e contrario a quello dell’opposizione”.

A chiudere il dibattitto è stato l’intervento del sindaco Mario Pardini: “Un parcheggio è un’opera cosiddetta ‘calda’ e per definizione si autofinanzia. Lo ripeto, non pagheremo un euro per il progetto del parcheggio interrato fuori Porta Santa Maria. Adesso vogliamo portare avanti quello che avevamo scritto sul programma elettorale”.

Gli interventi esterni

La consigliera regionale Valentina Mercanti (Pd) boccia il parcheggio interrato fuori Porta Santa Maria: “Il progetto sta facendo discutere e sta dividendo la città. Personalmente questa ipotesi di parcheggio sotterraneo mi trova contraria. Prima di tutto a causa della cifra, che è molto importante per un bilancio come quello del comune di Lucca. Si parla di un intervento di 25 milioni di euro che non non risolverebbe il problema degli stalli. Questa è un’idea che ormai è superata: in un mondo che cambia, si va sempre meno verso l’utilizzo delle auto. La città però ha bisogno di stalli blu e gialli, questi ultimi sono il vero problema per il centro storico. Dove scaviamo a Lucca troviamo reperti del passato e mi preoccupano le tempistiche per un eventuale cantiere per il park interrato. Lo ripeto, è una spesa troppo alta per un intervento che non risolverebbe le criticità di Lucca riguardanti i parcheggi. L’invito è quello di provare a incentivare all’utilizzo di mezzi alternativi all’auto, penso alla bicicletta. Serve una visione più ampia della città: optiamo per scelte alternative e innovative”.

Di parere opposto il consigliere regionale Vittorio Fantozzi (Fdi): “Non sono poche le città italiane ed europee (anche più piccole di Lucca) che hanno puntato sui parcheggi interrati. Sono opere che risolvono problematiche non soltanto relative alla sosta, ma anche alla vivibilità della città e il ripopolamento del centro storico. Anche la cultura, il turismo e lo sport necessitano di infrastrutture, non è un’esigenza soltanto di un automobilista. Lucca deve fare da alfiere per uno sviluppo (sostenibile) che è di tutti, dell’intero nostro territorio”.

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Critico anche l’esponente del circolo di Lucca e della Piana di Sinistra Italiana, Eugenio Baronti: “Siete sicuri che il modello di mobilità del ‘900 sia riproponibile anche nel ventunesimo secolo? Io credo di no e questo progetto (si riferisce al parcheggio interrato ndr) è legato a quello degli assi viari: entrambi sono fuori dal tempo. Questo modello di sviluppo è insostenibile, va disincentivato l’uso delle auto private. Il nuovo parcheggio porterebbe traffico nelle vicinanze delle Mura. Questo è un errore imperdonabile. Siamo rimasti indietro: dobbiamo dirottare le risorse disponibili verso un nuovo modello di mobilità”.

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Giulio Strambi, segretario di Rifondazione comunista di Lucca, dice no al nuovo park interrato: “Siamo contrari alla realizzazione del parcheggio interrato fuori Porta Santa Maria. È una grande opera inutile e va a danneggiare il profilo ambientale e archeologico della nostra città. Per non parlare dell’aspetto economico. Le alternative ci sono: va incentivato il parcheggio di via delle Tagliate, va potenziato il trasporto pubblico locale, investire sulla metropolitana di superficie e una tramvia”.

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Sulla stessa linea Luca Fidia Pardini di Europa Verde – Verdi Lucca: “Il nuovo parcheggio interrato fuori Porta Santa Maria? È un’idea fossile. Il nostro è un secco no: basta consumare sempre più suolo, bisogna puntare su una mobilità dolce. Va ridotto il numero delle auto. Esigenza di nuovi parcheggi? Anche secondo noi la soluzione migliore potrebbe essere quella dell’area ex Gaddi. Sì al nuovo terminal bus”. Fortemente contrario al nuovo parcheggio interrato anche il circolo di Lucca e Piana di Lucca di Sinistra Italiana.

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Gli interventi di cittadini, comitati, categorie e associazioni

Il primo a prendere la parola è stato Charles Di Benedetto, presidente della commissione città di Lucca di Confcommercio, che si è detto favorevole al progetto fuori Porta Santa Maria: “Quello del nuovo park interrato è stato un argomento molto discusso all’interno della nostra categoria. Siamo fondamentalmente favorevoli all’operazione, ma c’è da capire come verranno gestiti i lavori. L’idea di parcheggi nuovi per noi è di primaria importanza. Porta Santa Maria ad oggi, passatemi il termine, è una giungla e il nuovo intervento è importante anche per riqualificare la zona. Chiediamo all’amministrazione di essere coinvolti maggiormente sul progetto: chiediamo più comunicazione”.

Favorevole al progetto anche Roberto Favilla di Confartigianato: “Il parcheggio interrato fuori Porta Santa Maria? Con questa scelta secondo noi l’amministrazione va nella direzione giusta. I parcheggi interrati ci sono anche a Firenze e Pisa e vengono molto utilizzati, sono comodi e rimuovono gli stalli di superficie. L’unica paura riguarda le tempistiche relative ai lavori in caso di rinvenimento di reperti archeologici. Il park interrato mi rendo conto che possa essere una scelta impopolare, ma parla di futuro della città. I lavori all’ex scalo merci? Anche questo intervento credo che sia importante”. Giovanni Iacopetti, presidente ordine degli ingegneri di Lucca, ha chiesto maggiori dettagli: “Noi non conosciamo ancora i dettagli dei progetti e non siamo in grado di dichiarare il nostro parere, però siamo sostanzialmente favorevoli alla realizzazione di nuove infrastrutture per la città”.

Critica la cittadina Paola Delle Sedie: “Sono lucchese e vivo in centro storico da sempre. Premetto che il progetto non mi piace: credo che dovremmo smettere di cementificare nuove aree. A mio avviso il progetto è insostenibile. Perché non puntare sull’ex area Gaddi?”. Contraria anche Gianna Traverso Coli del Vcs: “Siamo sicuri che è questo parcheggio sarà utile tra 20 anni? Non sarebbe meglio pensare a progetti di mobilità alternativa invece che a progetti che andavano di moda decenni fa? Dove sono, inoltre, tutte le valutazioni tecniche? Il parcheggio è economicamente sostenibile?”.

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Il cittadino Roberto Butori apre al progetto: “Ho un’attività in piazza Santa Maria e i problemi dei parcheggi sono ben conosciute da tutti. È una delle piazze più caotiche della città, le macchine vengono parcheggiate ovunque. La nuova disposizione della piazza ha migliorato questa situazione e noi commercianti ne abbiamo visto subito i benefici. Ci auguriamo che il parcheggio interrato ponga del tutto la parola fine ad un’indecorosa situazione. Chiediamo però rassicurazioni sui lavori: il parcheggio deve essere realizzato bene e in tempi certi”. In Consiglio è intervenuto anche Luca Pepi del chiosco di Piero: “Serve una visione più ampia di Santa Maria che vada oltre alla realizzazione del maxi parcheggio. Sarebbe di buon auspicio, una volta rivista la piazza, progettare piccole attività commerciali a chiosco per ricreare un possibile collegamento tra città e Borgo Giannotti. Vanno adeguati anche i due sottopassi già esistenti”. Molto critico, invece, l’intervento di Claudia Angelini: “Il suolo è una risorsa importante e non rinnovabile e non va consumata. No a nuove colate di cemento. Va ridotto il numero delle auto, non dobbiamo nasconderle sottoterra”.

I suggerimenti di Felice Birra, ex segretario comunale: “Gli assi viari e il park sotterraneo non risolveranno i problemi. Lucca dovrebbe puntare su una strada a quattro corsie nella direzione nord-sud. Va dato finalmente corpo anche all’ex scalo merci della stazione ferroviaria. Non si può pensare di allontanare il traffico pesante dalla città e poi realizzare il parcheggio interrato fuori Porta Santa Maria. C’è da pensare a 4 grandi parcheggi scambiatori e navette per raggiungere la città. Va presa in seria considerazione anche l’ipotesi di realizzare un parcheggio nell’area dell’ex Gaddi”.

Una bocciatura piena al progetto del parcheggio interrato è venuta da Marco Chiari, ex assessore all’urbanistica e alla mobilità all’epoca della giunta Favilla ed esponente del centrodestra, il quale, con in mano una relazione dello studio Roli associato, commissionato alcuni anni fa sul tema parcheggi – lo stesso studio a cui l’amministrazione Pardini ha affidato la progettazione del mega parcheggio -, ha definito “scellerata” la scelta della giunta.

“L’amministrazione – ha spiegato Chiari in consiglio comunale – ha il diritto di fare scelte, ma questa è una scelta scellerata perché nessuno fino ad oggi ha fatto una analisi seria sulla fattibilità economica. Un imprenditore mette in atto un progetto da 25 milioni di costo ed è chiaro che dovrà avere un ritorno. Lo dico non io, ma lo dice una relazione datata pochi anni fa che era stata commissionata allo studio Roli associato che è lo stesso a cui l’amministrazione ha affidato il progetto del parcheggio. Secondo i professionisti il costo di un posto auto varia da 16 a 24mila euro se si parla di spesa sostenibile. Qui, per quello che riguarda il parcheggio interrato siamo invece sui 58mila euro di spesa. E’ evidente che qualcuno ci lucra. Passiamo poi alle previsioni di introito: si parla di 2,20 euro all’ora di ticket. Se si calcola una capienza massima di sei ore giornaliere per 310 giorni all’anno si arriva ad un incasso per 425 posti auto di un milione e 739mila euro, cui vanno tolte ovviamente le tassazioni. E’ evidente che per recuperare la cifra complessiva dell’investimento servano molti anni. Qual è dunque l’interesse? Si guadagna di più a fare parcheggi che a fare le case. Questi posti auto vengono venduti dai 30 ai 50 mila euro e allora mi chiedo: vale la pena fare questo investimento? Ma c’è di più. Sempre secondo questo studio, i parcheggi interrati sono consigliabili solo per le città che superano i 150mila abitanti e anche in quel caso ci sono delle criticità. Non credete dunque alle favole: chi viene a investire 25 milioni di euro vuole un ritorno, non viene a regalare un parcheggio alla città”.

Anche l’architetto Claudio Pardini Cattani ha bocciato il progetto di Porta Santa Maria: “In merito all’oggetto in discussione, invito l’Amministrazione e il Consiglio a riflettere sull’effettiva necessità di andare a realizzare ulteriori parcheggi che inevitabilmente calamitano ulteriore traffico e producono ulteriore inquinamento, in un’area urbana soggetta al ristagno delle polveri sottili, non favorita dalla presenza del fenomeno dell’inversione termica, che fa si che Lucca e la Piana sia quasi sempre avvolta in una cappa di smog non certo salutare.
Lucca ha già diversi parcheggi a margine della circonvallazione e alcuni, vedi Palatucci e Carducci risultano sottoutilizzati. Organizzare un efficace ed economico collegamento tra questi parcheggi e il centro storico con un servizio di navette, permetterebbe verosimilmente di aumentarne l’appetibilità e di risolvere la presunta carenza di parcheggi. Ma si potrebbe e si dovrebbe fare molto di più, e cioè puntare ad un cambio di paradigma che ripensi il sistema della mobilità in termini diversi, che punti decisamente sul potenziamento del mezzo pubblico non inquinante, sulla realizzazione di una tramvia di superficie, su una mobilità lenta che metta in connessione la prima periferia e le frazioni più esterne, con il centro antico. Venendo al parcheggio sotterraneo oggetto del presente Consiglio, occorre intanto sottolineare che, come dimostra la planimetria disegnata dal Chiocchetti della situazione idrografica della piana lucchese e della città di Lucca in epoca romana e successiva (riportata nel libro di Zecchini e Mencacci, ‘Lucca Romana’), che riporta il percorso dell’Aserclus (si chiamava così, allora, il ramo del Serchio che passava a nord della città, prima dell’intervento di S.Frediano ) emerge con chiarezza che il parcheggio sotterraneo verrebbe a interferire con il paleo alveo del Serchio, come del resto succederebbe pure per la cosiddetta strada parco a S.Anna, che si vuole trasformare in una sorta di circonvallazione più esterna, e lo stesso dicasi per l’asse nord- sud, ad est della città. Nel caso delle due strade suddette, che tra l’altro andrebbero a realizzarsi sulle ultime residuali aree verdi, si porrebbe quindi anche il problema di un possibile inquinamento della falda e di un ulteriore aggravamento di un regime idraulico già gravemente compromesso dall’eccessiva impermeabilizzazione dei suoli dovuta ad un’urbanizzazione poco attenta nel corso dei decenni passati”.

“Nel caso poi del parcheggio sotterraneo fuori Porta S.Maria, si aggiungerebbero possibili problematiche di tipo strutturale, archeologico, logistico ed economico – ha proseguito . Le problematiche strutturali potrebbero legarsi all’evidente scompaginamento idraulico, a seguito dell’intervento, della falda, con l’innesco di possibili gravi criticità per la stessa stabilità delle mura e dell’abitato circostante. A tale proposito, e a prescindere di cosa deciderà di fare l’amministrazione, visto anche il recente crollo di parte delle Mura di Volterra, causate sembra da infiltrazione di acqua, a mio avviso sarebbe indispensabile programmare una serie di indagini con strumentazione idonea, tipo termoscanner e georadar, per scongiurare l’esistenza di problematiche strutturali alle Mura, anche legate ai corsi d’acqua che prima si trovavano in mezzo agli spalti (vedi per esempio il caso dello spalto già denominato ex campo Balilla) e che oggi, e da molto tempo ormai, si trovano a scorrere in adiacenza delle Mura della Città. Le problematiche archeologiche potrebbero nascere dal ritrovamento di reperti archeologici presenti, documentati anche nelle antiche stampe. A tale proposito il Codice prevede una verifica preventiva dell’interesse archeologico (art.28 del codice), prima dell’attivazione di qualsiasi cantiere e della stessa progettazione. Dal punto di vista logistico è evidente che il cantiere legato alla realizzazione dell’opera, andrebbe ad interferire ed ostacolare gravemente la mobilità di tutta l’area urbana e naturalmente in particolare dell’area di Borgo Giannotti e della città dentro le Mura. I riflessi negativi non si avrebbero solo sulla mobilità e accessibilità della zona interessata all’intervento, bensì anche sulle attività che in tale area si svolgono. I tempi di realizzazione potrebbero dilatarsi notevolmente in relazione alle precedenti problematiche citate. Dal punto di vista economico i 25 milioni che alla fine potrebbero essere molti di più, che poi con gli interessi farebbero lievitare i costi dell’intervento a cifre stratosferiche, si parla di 40 milioni di euro, comporterebbero un impegno forse insostenibile per la società partecipata. Quanto verranno fatti pagare i parcheggi per coprire le spese? E non solo quelli del parcheggio interrato. Dubito che i lucchesi ne approfitterebbero. Forse ci parcheggerebbero i turisti, forse. Ma loro sono già abituati ad una mobilità lenta che si è già affermata nei loro paesi di origine, soprattutto per quelli che vengono da altri paesi europei. Da considerare che verosimilmente alle casse del Comune verrebbero a mancare gli introiti che annualmente affluiscono, in quota parte, dei ricavi della società partecipata, e quindi minore risorse per garantire i servizi essenziali alla Città e al territorio. Inoltre le stesse attività presenti nell’area potrebbero risentirne dal punto di vista economico”.

“Si parla di circa 400 posti macchina – conclude -, quindi il singolo posto macchina verrebbe a costare 100 mila euro, che appare un costo esagerato, insostenibile. Se proprio si vuol realizzare un parcheggio in quella zona, si valuti di acquisire l’area ex Gaddi e di realizzare in quel posto il parcheggio. Si tratta di un’area già impermeabilizzata, posta vicinissima alla città storica, che potrebbe essere rigenerata e riqualificata e potrebbe porre le premesse anche per una valorizzazione dello storico Borgo Giannotti, ponendo le premesse anche per intervenire sul traffico di attraversamento e sulle soste, con opportune misure che ne aumentino la fruibilità, la vivibilità, e diminuiscano congestione e inquinamento dell’area. Questa alternativa verrebbe a costare molto, molto meno, della spesa che comporterebbe la realizzazione del parcheggio interrato. Ed eviterebbe tutte le gravi interferenze e problematiche di cui ho parlato”.

Molto critico anche l’architetto Carlo Americo Lenzi: “Il parcheggio interrato è uno spreco di denaro, così come demolire il palazzetto dello sport. Sono favorevole, invece, al parcheggio all’ex Gaddi. È una grande soluzione anche il nuovo terminal bus nell’ex scalo merci. Va creata una nuova visione, Lucca è rimasta una città gotica”. In Consiglio è intervenuto anche il geologo Roberto Balatri che ha evidenziato tutte le criticità legate al progetto del nuovo parcheggio interrato fuori Porta Santa Maria: “C’è il rischio che i costi lievitino per la presenza di inquinanti nell’acqua. C’è anche la quasi certezza di trovare terreni inquinati da metalli pesanti o idrocarburi: un rischio elevato e che farebbe lievitare i costi dell’opera in maniera molto consistente. La falda deve essere salvaguardata ed è necessaria un’analisi pre-opera e post-opera in caso in cui venga fatto il parcheggio anche se io mi auguro di no. Dobbiamo concentrarci sulla tramvia di superficie: è questa la vera soluzione per la Piana. Serve lungimiranza politica”. Claudio Falena boccia il progetto di Porta Santa Maria e propone di puntare su parcheggi scambiatori: “Personalmente non sono contrario ai parcheggi sotterranei, ma sono perplesso sulla collocazione individuata. Lucca ha bisogno di parcheggi, è vero, ma servirebbe puntare sui parcheggi scambiatori con navette. Lucca è una delle città più inquinate e chi ci governa deve tutelare la nostra salute”.

L’intervento critico di Marco Riccomini (comitato San Pietro a Vico): “Non si possono spendere decine milioni di euro per un nuovo parcheggio interrato fuori Porta Santa Maria. Quei soldi si potrebbero investire sul parcheggio Don Baroni e magari per quei progetti molto attesi dalle frazioni. Perché non puntare su una metropolitana di superficie?”. Roberto Spinelli ha ribadito il no al parcheggio interrato a nome di impegno civico per Lucca.

Impegno Civico: “Il parcheggio interrato fuori Porta Santa Maria? Non c’è due senza tre”

In città è partita da tempo una raccolta firma per dire no al parcheggio interrato fuori Porta Santa Maria e in Consiglio è intervenuta Linda Pierini: “Quando ho appreso di questo progetto (si riferisce al parcheggio interrato ndr) la mia reazione è stata di preoccupazione. Ribadiamo il nostro no al nuovo parcheggio, serve una nuova visione di città. Le priorità dei lucchesi sono altre: i cittadini lucchesi sentono la necessità, per esempio, di maggiori servizi per l’infanzia, serve una manutenzione più attenta dei parchi pubblici. La nostra raccolta firme ha l’obiettivo di fermare il nuovo parcheggio e abbiamo già ottenuto oltre mille adesioni”. A concludere la fase degli interventi è stata Laura Bianchi, cittadina del centro storico e geologa: “Quando ho sentito parlare del nuovo parcheggio mi sono molto preoccupata, soprattutto per il problema della falda. Questa zona è classificata ad elevata vulnerabilità. La posizione individuata è fuori da ogni contesto ragionevole. È una visione anacronistica rispetto ai tempi che viviamo”.

“No al park interrato fuori Porta Santa Maria”, partita la raccolta delle firme

 

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