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Parcheggio interrato, ipotesi project financing: potrebbe non essere Metro a realizzarlo

15 maggio 2024 | 14:44
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Parcheggio interrato, ipotesi project financing: potrebbe non essere Metro a realizzarlo

La prospettiva in commissione bilancio dove in discussione c’era il rendiconto di gestione che sbloccherà 11 milioni e 74mila euro di avanzo libero

Potrebbe non essere Metro srl, partecipata del Comune di Lucca, a realizzare il futuro parcheggio interrato fuori porta Santa Maria.

La possibilità è stata prospettata a seguito di alcuni interventi durante la seduta della terza commissione consiliare, politiche di bilancio, che si è tenuta stamani (15 maggio) a Palazzo Orsetti. Ma la notizia era già nell’aria, nell’intervento di ieri (14 maggio) in consiglio comunale, da parte del sindaco Mario Pardini che aveva parlato di “progetto caldo”. In commissione è anche stata avanzata la possibilità di utilizzare lo strumento del project financing.

Oggi (15 maggio) all’ordine del giorno era in discussione il rendiconto di gestione. Documento importante in cui sono contenuti i dati certi dell’esercizio finanziario dell’ente, nell’anno passato. L’iter per l’approvazione del rendiconto di gestione prevede in prima istanza l’approvazione della giunta comunale, già avvenuta, poi la discussione del documento in commissione e solo successivamente il documento potrà essere approvato definitivamente in consiglio comunale. Dopo la sua approvazione sarà possibile utilizzare l’avanzo libero per gli equilibri di bilancio, che ammonta a 11 milioni e 74mila euro.

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“Stamani siamo qua per visionare e valutare il rendiconto di gestione, un rendiconto vero e proprio, il primo dopo gli anni della pandemia e un ritorno alla normalità – dichiara l’assessore al bilancio, Moreno Bruni -. Il rendiconto è un documento importante, forse il più importante, perché i dati sono certi e ci racconta com’è andato dal punto di vista finanziario, l’anno appena trascorso. Rispetto al 2022 in cui l’avanzo di bilancio era di 85 milioni, quest’anno abbiamo un avanzo di 72 milioni e un avanzo libero di 11 milioni e poco più. E’ stato fatto un lavoro sui crediti di dubbia esigibilità e se non ci fosse stato lo stralcio di crediti ammortizzati e svalutati dal 52 per cento fino al 95, avremmo avuto una riduzione di un milione e 900mila euro. Siamo quindi andati a togliere una serie di crediti di difficile riscossione. Abbiamo ridotto il fondo contenziosi e abbiamo anche vinto alcune cause che coinvolgevano il Comune. Abbiamo anche chiuso dei contenziosi importanti con Asl e ProGest ed è nostra intenzione anche chiuderne altri come quello con la Provincia di Lucca.  In questo modo abbiamo anche ottenuto delle riduzioni sul Fondo crediti di dubbia esigibilità (Fcde), che ha permesso di mettere a disposizione risorse per 3 milioni e 100mila euro. Questa operazione ha permesso di rendere più reali crediti a bilancio per il Fcde e liberare delle risorse che possono essere utilizzate tra le quote correnti”.

Bruni sottolinea quanto gli uffici abbiano prestato attenzione nel tenere sotto controllo l’indebitamento dell’ente, e la gestione del buon padre di famiglia, proseguirà anche con l’utilizzo dell’avanzo libero.

“Una parte di avanzo sarà usato per i mutui – prosegue l’assessore Bruni -, al tempo stesso, una parte potrà essere investita per alcune situazioni che potrebbero emergere. Ci sono state anche delle riduzioni sulla previsione dei costi energetici per un milione e 100 mila euro. Abbiamo una percentuale d’indebitamento dei mutui a tasso fisso nella misura del 70 per cento. Le previsioni finanziarie nei prossimi anni però potrebbero prevedere una riduzione dei tassi e ho dato mandato alla ragioneria di spostare mutui sul tassi variabili. In conclusione, il rendiconto è un documento importante che dimostra lo stato di salute dell’ente e la sua capacità di poter spendere, ma anche di tenere in ordine i conti per arrivare a risultati importanti e fare un po’ di pulizia su delle partite che non avevano più senso di stare in bilancio, anche se poi hanno provocato una riduzione dell’avanzo”.

Ad illustrare il documento del rendiconto di gestione è il dirigente Lino Paoli, che per aiutare i commissari nella sua comprensione ha preparato delle tabelle esplicative: “Nel prospetto abbiamo provato a fare un confronto tra i risultati di gestione del 2022 e quelli del 2023, concentrandoci sui dati più significativi. Il saldo di riscossione è di 1 milione e mezzo più basso rispetto all’anno precedente e sono incrementi i pagamenti di circa 10 milioni,  primi effetti dell’indebitamento per il Covid. Il Fondo cassa si riduce di 4 milioni circa, ma i 38 milioni di cassa sono un numero molto tranquillizzante. I tempi di pagamento sono a -16, rispetto al limite di 30 giorni e sta dando buoni risultati perché avendo una buona cassa possiamo pagare in tempo. Dato non fantastico è l’incremento del Fondo pluriennale vincolato e rappresenta le obbligazioni che non hanno trovato scadenza nell’esercizio, con un aumento di circa 5 milioni tra parte corrente e parte capitale. La parte corrente è stabile nel tempo”.

Il dirigente ha poi spiegato da dove si è ricavato un avanzo libero di 11 milioni e 74mila euro.

“Che ha comportato una riduzione del fondo crediti di dubbia esigibilità per un importo di 9,7 milioni di euro – aggiunge Lino Paoli -. La quota dell’avanzo che si libera può essere usata in copertura dell’Fcde dell’anno 2024. Essendo il 2024 coperto da risorse libere, possiamo usare i 3 milioni inseriti per incrementare le risorse libere. Abbiamo poi cancellato il fondo di accantonamento Covid per le partecipate che hanno subito perdite, perché siamo riusciti ad appianarli. Poi il fondo contenziosi ha liberato un milione di euro grazie ad una causa vinta. Ci portiamo dietro poi, un contenzioso con la Provincia di Lucca, sul quale mettiamo da parte ogni anno 175mila euro. È una vicenda molto noiosa che ci portiamo dietro da tempo e che potrebbe arrivare ad una cifra importante di 2 milioni di euro. Ci sono anche due questioni che riguardano contenziosi con Asl e con ProGest, società che ha in gestione le Rsa e Rsd, risalenti al 2012 fino al 2019”.

L’avanzo libero è costituito sostanzialmente dall’avanzo non applicato e dalle quote applicate per l’operazione di riduzione del fondo crediti di dubbia esigibilità. Il totale è di 11 milioni e 74mila euro.

“Le entrate sono costituite per 500mila euro da un contenzioso per un inquinamento di Gesam e Italgas – continua il dirigente -. Una lunga vicenda giudiziaria dove è stato riconosciuto soggetto inquinatore Italgas. Buoni risultati anche dall’Imu e dal suolo pubblico, così come dal canone patrimoniale unico e dal canone mercatale.Il capitolo peggiore è costituito dai parcheggi di Metro, dove era previsto un incasso di 2 milioni di euro da parte del Comune ma le previsioni sono risultate più basse per 470mila euro”.

L’amministrazione, a seconda degli incassi di Metro, può prevedere una quota variabile ogni anno da destinare nelle casse comunali, senza intaccare gli equilibri finanziari.

Sull’argomento incalza il consigliere di opposizione Francesco Raspini: “Questo curioso meccanismo consente al Comune di variare la quota delle entrate a seconda dell’andamento della società partecipata Metro, durante l’anno. Più aumentano le spese di Metro e più diminuisce la capacità del Comune di tirare fuori la sua parte. È chiaro che se fosse la società Metro a realizzare il parcheggio interrato fuori porta Santa Maria, le spese sostenute inciderebbero eccome sulle casse comunali. Infatti per molti anni ci sarebbe un mancato introito. Certo ci sarebbe un incremento di entrate dovuto ai nuovi parcheggi”.

A prendere la parola è l’assessore Bruni, che risponde al rappresentante dell’opposizione: “Non è più Metro a realizzare il parcheggio interrato, o almeno non è detto – precisa – Ieri in consiglio comunale si è capito abbastanza bene”. Secondo Raspini, il fatto che non sarà più Metro a realizzare il parcheggio porterebbe ad altri problemi.

“Con tutta probabilità verrà fatto un project financing”, dice il consigliere Pierini sottolineando le parole del sindaco di ieri (15 maggio) in cui aveva definito il parcheggio un “progetto caldo”.

La votazione del rendiconto di gestione viene spostata come primo ordine del giorno della prossima seduta della cpmmissione bilancio, prevista il 20 maggio.