Parcheggio interrato, Raspini: “Progetto inutile, in città si sta sviluppando un’opinione pubblica contraria”
Il capogruppo del Pd ribadisce che se non fosse Metro ma un soggetto privato a gestire la struttura i problemi rimarrebbero
Parcheggio interrato fuori Porta Santa Maria, dopo il Consiglio comunale aperto del 14 maggio, ieri (15 maggio) in Commissione bilancio emerge la possibilità che potrebbe non essere Metro srl l’attuatore di tutta questa grande manovra.
“È una cosa molto strana, abbiamo fatto un Consiglio comunale straordinario di varie ore nel quale non è emerso niente di simile – dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Francesco Raspini -. L’ amministrazione a dicembre ha fatto alcune comunicazioni molto precise nelle quali ha dato notizia del progetto preliminare, dei costi del progetto preliminare e del soggetto attuatore, che secondo quello che è stato annunciato deve essere Metro srl”.
Metro srl è una società partecipata cento per cento del Comune di Lucca, che ha in gestione i parcheggi pubblici sul territorio. Secondo l’amministrazione, sarebbe dovuta essere la società Metro srl ad accollarsi le spese di realizzazione del futuro parcheggio interrato e si sarebbe anche dovuta occupare della sua gestione.






“Se così non fosse, se per esempio si trattasse di un project financing ad opera di un privato, io credo che il Consiglio comunale sarebbe stata la sede giusta per dirlo e non questa mattina in Commissione, quasi di nascosto e a mezza bocca, in una seduta nella quale si parlava di tutt’altro – prosegue Raspini -. In ogni caso anche se cambiasse il soggetto attuatore e non fosse più un Metro srl ma fosse un soggetto privato, i problemi senza dubbio resterebbero”.
“L’amministrazione ha parlato di 433 stalli, di cui 133 posti attualmente esistenti e dei 300 nuovi – precisa -. Se non fosse Metro l’attuatore della proposta, ma fosse un privato, chi gestirebbe questi 133 posti che attualmente gestisce l’amministrazione e sui quali incassa l’amministrazione?
Ieri l’assessore Buchignani ci ha ricordato che proprio quei posti auto sono quelli che generano maggiori incassi, fino al doppio e al triplo di quelli che invece sono gli incassi di altri luoghi della città. Quindi il sacrificio per le casse comunali non verrebbe meno e quindi un’operazione che sarebbe un grave danno e di certo, non un’operazione a costo zero, come ha detto il sindaco Mario Pardini”.
Ogni anno Metro srl confluisce nella casse del Comune di Lucca una cifra intorno ai 2 milioni di euro l’anno, proventi dal pagamento degli stalli blu. La cifra varia a seconda del bilancio della partecipata comunale.
“Lo scorso anno sono entrati al Comune un milione e mezzo, la previsione normalmente è di 2 milioni, quindi non si vede proprio la necessità di un’operazione del genere dal punto di vista economico finanziario, senza contare tutte le problematiche tecniche idrogeologiche legati alla viabilità e al traffico – dice Raspini -. Insomma, è un’opera vecchia, inutile, dannosa che l’amministrazione secondo noi dovrebbe togliere dai suoi strumenti di programmazione anche alla luce della forte opinione pubblica contraria che si sta sviluppando in città”.
“Ieri il sindaco Pardini e l’assessore Buchignani sono intervenuti a lungo, tra l’altro con toni alterati anche molto sprezzanti nei confronti degli interventi e mai una volta hanno fatto riferimento al fatto che le comunicazioni da loro fatte, solo pochi mesi fa a dicembre, al momento della presentazione del progetto preliminare, si stavano modificando in un aspetto essenziale. Se il comune, il Sindaco, l’assessore della mobilità convocano una conferenza stampa nel dicembre 2023 per annunciare i costi e le modalità del loro progetto simbolo, la dove c’è un cambio di strategia, è corretto o non è corretto comunicarlo alla città? E soprattutto, è corretto o non è corretto comunicarlo nel Consiglio Comunale straordinario chiesto da una parte dei rappresentanti dei cittadini, alla presenza di tanti cittadini, tanti professionisti, tanti associazioni che hanno chiesto di intervenire? Questo non è il modo di procedere, ma purtroppo è il modo con cui si comporta la nostra amministrazione”.