L’attivista Lgbtqi+ Piagentini: “Dai fascisti poche idee ma confuse”

18 giugno 2024 | 22:36
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L’attivista Lgbtqi+ Piagentini: “Dai fascisti poche idee ma confuse”

Sul Toscana Pride: “Nessuno di noi ha paura: da sempre lottiamo contro omofobi e machi frustrati come loro”

“Poche idee ma confuse, ma del resto sono fascisti e ci si dovrebbe stupire del contrario”. Inizia così la replica di Massimiliano Piagentini, attivista Ltgbt, alla Rete dei Patrioti sulla polemica del Toscana Pride 2024.

“Sintetizzerei così – dice – la delirante replica de La Rete dei patrioti al comunicato con il quale ho ribattuto agli insulti che hanno rivolto alle persone lgbtqia+ e alle neanche tanto velate minacce contro il corteo del Toscana Pride, in programma il 7 settembre. I sostenitori di Pardini – visto che alle comunali del 2022 hanno sostenuto la lista dell’assessore Barsanti – ex aderenti a Forza Nuova (movimento che a Lucca tutti ricordano per la militanza del picchiatore latitante Andrea Palmeri), non rispondono nel merito, ma cercano di gettare fumo negli occhi spostando strumentalmente il discorso su altro. È bene quindi riportarli al tema: i manifesti che hanno affisso (affissione regolare o abusiva, cari tutori dell’ordine e del decoro?), rappresentano inequivocabilmente un messaggio minaccioso, intimidatorio, e fanno il paio con le offese rivolte a lgbtqia+. A questo punto, i neofascisti dovrebbero dire chiaramente che intenzioni hanno: impedire il corteo? Usare violenza?”.

“Sappiano che nessuno di noi ha paura – prosegue Piagentini – perché il movimento lgbtqia+ da sempre lotta contro fascisti, omofobi e machi frustrati come loro. Il Pride nasce, storicamente, da una rivolta, finalizzata ad ottenere diritti civili e sociali che ci venivano negati ieri e ci vengono negati oggi. La nostra è una lotta non violenta, gioiosa e ironica, ma determinata e inarrestabile, e lo dimostreremo anche a Lucca”.

“Infine, una precisazione – chiucde Piagentini –  non ho mai fatto parte del Partito Democratico. Sono da sempre un attivista lgbtqia+ e un militante della sinistra di alternativa. Lo sanno anche i sassi, tranne i fascisti amici dell’assessore Barsanti”.