Nove nuove aree preferenziali per le antenne di telefonia: ok in Consiglio al piano triennale

15 luglio 2024 | 09:43
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Scontro sul testo fra maggioranza e opposizione. Cambiano le regole nazionali: più che raddoppiato il livello di emissioni consentito, ma le aziende dovranno fornire i dati radioelettrici degli impianti

Sono nove le nuove aree preferenziali per l’installazione diantenne di telefonia mobile nel territorio del Comune di Lucca, tre quelle revocate. È quanto prevede il nuovo piano, di valenza triennale, passato la scorsa settimana in un consiglio comunale molto teso e che, come si è visto dagli strascichi del dibattito di questa settimana, ancora ricco di conseguenze nello scontro politico.

L’illustrazione del piano in Consiglio è arrivata dall’assessora Cristina Consani e dal consulente del Comune di Lucca, l’ingegner Pugliese. Il piano, peraltro, prima di arrivare in Consiglio è passato dall’osservatorio permanente il 20 di giugno, poi si sono svolti degli incontri molto partecipati sul territorio a San Vito, Maggiano, Pontetetto e Ponte a Moriano per illustrare le novità.

Novità che sono anche normative, visto che dal prossimo anno i gestori, quando chiederanno le autorizzazioni a installare antenne nelle aree preferenziali oltre che l’area dovranno fornire anche dati di tipo tecnico e radioelettrici. La ‘brutta’ notizia, è invece quella dell’innalzamento delle emissioni: dal 29 aprile scorso si è passati da 6 volt per metro a 15 volt per metro.

I dati attuali dicono che esistono 121 stazioni on air, 10 sono soggette a riconfigurazione e 4 sono in costruzione (ma in sole due nuove collocazioni trattandosi di un cositing di Tim e Vodafone. Nel piano sono indicate 48 aree preferenziali: ne sono state confermate 39, revocate tre e indicate 9 in più, la maggior parte in aree di proprietà comunale.

Le nuove aree preferenziali (che non significa immediatamente installazione di nuove antenne, ma solo la possibilità di installarle lì) sono in via della Grotta, a Saltocchio nel parcheggio adiacente al campo sportivo, in via Romana al cimitero del’Arancio, in via di Tiglio vicino al confine con Pieve San Paolo vicino ai magazzini di proprietà comunale, in via della Scogliera, a Mugnano vicino agli impianti sportivi, in via dei Pellegrini nei pressi della rotatoria del nuovo supermercato Eurospin, in via della Billona, nello spazio Geal vicino all’ex ostello su via del Brennero e all’ex palestra dei Bacchettoni al posto di un sito ritenuto inidoneo in via della Quarquonia.

Duro lo scontro nel dibattito in aula, che ha riportato alla luce anche polemiche del passato, in particolare la vecchia polemica del centrodestra, allora all’opposizione, contro la sperimentazione del 5G in città. Duro in particolare l’intervento di Gabriele Olivati (Lucca Futura) che ha accusato l’attuale maggioranza di non conoscere l’argomento, di parlare per slogan e per sentito dire e di aver radicalmente cambiato posizione sul tema adesso che si tratta di governare la città. Levata di scudi dal centrodestra, in particolare con le parole del consigliere della Lega, Armando Pasquinelli, che ha rigettato le accuse di incapacità e di incompetenza chiedendosi ironicamente come mai, vista la presunta superiorità nelle idee e nei progetti, il centrosinistra abbia perso l’elezioni due anni fa.

I consiglieri di opposizione non hanno partecipato al voto o hanno espresso voto contrario. Fra questi il capogruppo di Sinistra Con, Daniele Bianucci che ha ricordato le recenti polemiche per le installazioni di antenne a Pontetetto e Montuolo, con la sollevazione di un gruppo di cittadini, e ha definito il piano “poco coraggioso”, anche qui attirandosi le ire della maggioranza, in particolare dei consiglieri Di Vito (FI – Udc), Santi Guerrieri (Lucca 2032) e Del Barga (Difendere Lucca).

La seduta si è conclusa con il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio legati a sentenze passate in giudicato, per poco più di 5600 euro e con l’ok alla vendita alla proprietà della Perini di alcune aree attualmente di proprietà comunale a Mugnano, intercluse o adiacenti alla proprietà dell’azienda. Entramve le pratiche sono state illustrate dall’assessore Moreno Bruni.