Sicurezza in città, lettera aperta di Giannini (Pd): “Disattesi i nostri richiami a riferire in Consiglio”

Il consigliere di opposizione: "Dimenticato un tema che prima era sempre all'ordine del giorno del centrodestra. Grazie al richiamo del presidente Fipe Fava"

Lettera aperta sulla sicurezza dal consigliere comunale Pd, Gianni Giannini, dopo i recenti episodi in centro storico.

“Il grido di allarme lanciato dal presidente dei ristoratori Confcommercio Lucca sulla sicurezza in centro – dice – è finalmente una voce sperata, non ascrivibile a diretta militanza politica di parte, bensì finalmente una presa di coscienza del degrado civile che questa amministrazione cerca di nascondere sotto il tappeto. Da tempo e con regolarità richiamiamo il sindaco Pardini e l’assessore Minniti nonché vicesindaco con delega alla sicurezza, a riferire in consiglio comunale le azioni e le strategie messe in campo per la tutela della sicurezza e serenità dei cittadini (vedi reiterata raccomandazione in consiglio del 9 luglio). I nostri richiami sono sempre stati disattesi con malcelato disappunto quasi fosse materia non dirimente nella “fulgida gestione cittadina di questa amministrazione””.

Gli episodi – prosegue Giannini – sono tanti ed alcuni neanche fanno più notizia sulla stampa locale. Ci vogliono spaccate nelle vetrine, rapine violente ai danni di imprenditori, o scazzottate particolarmente violente nei salotti buoni della città, perché la stampa vi porga attenzione ed il sindaco si affretti a rassicurare che “l’attenzione è con il massimo impegno”. Impegno amministrativo vissuto con leggerezza, che regolarmente viene sconfessato da mille episodi di malgoverno e di totale distacco dalle proprie responsabilità. Ci fu un tempo nel quale le attenzioni degli attuali esponenti politici di maggioranza, erano capillari e non passava giorno che non ci fosse un richiamo alla sicurezza a partire dall’odierno vicesindaco Minniti in quota Lega; ma sembra che i guardiani leghisti della sicurezza siano molto attivi solo quando sono in minoranza nei Comuni, vedi le recenti passerelle a Viareggio”.

“Anche l’allora consigliere comunale Barsanti in quota CasaPound “che dopo verifica di tour strapaesano”, lo portava a dichiarare: “I cittadini vivono barricati nelle loro case”. Che dire poi dello stesso ex consigliere Torrini (ora presidente del consiglio comunale) in tandem con l’assessora Consani: “Problema sicurezza trascurato, intervenga il prefetto”. E non mancava poi l’assessore Santini che non perdeva occasione di denunciare che “la sicurezza non era una priorità per la precedente amministrazione Tambellini e che loro non si sarebbero basati più sul sentito dire ma su un metodo rigoroso e scientifico che permetterà di conoscere nel dettaglio le criticità, come si sviluppano gli atti criminali, quando, in che zona e in quali condizioni, per poi adottare le necessarie contro-misure per la tranquillità dei cittadini””.

Qualcosa deve essere andato storto a queste cialtronesche e roboanti promesse. I pinocchietti politici sono da tempo al governo della città, ma di azioni preventive in stile Minority report non se ne è visto traccia, forse perché erano in malafede, oppure perché l’edonismo cinefilo di film di più visibilio, ha distratto questa amministrazione ed il suo teorico della suggestione dalla realtà del quotidiano. Ringraziamo quindi il presidente Antonio Fava (Fipe Ristoratori Confcommercio Lucca) per il suo autorevole richiamo alla realtà di questa città, senza dimenticare che i reati da prevenire e perseguire, non sono solo quelli contro gli associati Confcommercio, ma anche la ininterrotta sequenza di furti nelle abitazioni sparse per il territorio comunale”.

“Vista la latitanza ed il disinteresse di questa amministrazione – conclude la nota – la città ha bisogno che si risveglino le coscienze affinché tutti facciano sentire il loro interesse su temi meno frivoli, ma di più importanza sociale”.

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