Sanità, Baldini: “Avvieremo una campagna referendaria per abrogare la legge del 2015”

Il consigliere regionale della Lega dopo la seduta aperta a palazzo Santini: “Una malagestione che ha portato all’aumento delle tasse anche per i lucchesi”
“Ho partecipato con molto interesse al Consiglio comunale aperto sul delicato tema della sanità lucchese”. Così il consigliere regionale della Lega Massimiliano Baldini.
“Un’assise quantomai utile, anche perché in mattinata si era tenuta, a Firenze, l’udienza della Corte dei Conti che ha particolarmente accentrato la sua attenzione sulla palese e reiterata criticità nella gestione della sanità in Toscana, quindi, ovviamente anche nell’ambito lucchese. La Corte ha chiaramente bacchettato il presidente Giani per le varie criticità operative che hanno comportato l’aumento delle tasse per cercare di tamponare non una semplice falla, ma una vera e incontrollabile voragine – precisa l’esponente leghista -. Tutto ciò, mi porta ad affermare con forza che la riforma sanitaria del 2015 abbia decisamente fallito e per tale motivo, la Lega lancia un appello ad ampio respiro per una campagna referendaria che porti all’abrogazione della predetta e fallimentare normativa. Abbiamo svolto un tour nei vari ospedali toscani e ci siamo ulteriormente resi conto personalmente di come non si possa andare avanti così: i cittadini meritano decisamente di più a livello assistenziale sanitario”.
“Basta il proliferare delle poltrone nei consigli d’amministrazione, nelle presidenze, a livello dei direttori e dei revisori dei conti, chi governa la Toscana si renda conto che il baratro è ad un passo; finiamola con una gestione fiorentino-centrica che ha portato decisamente più danni che vantaggi – rileva Baldini -. Finiamola, altresì, con la solita litania della sinistra che imputa al Governo colpe che non ha; i soldi in sanità devono essere anche saputi spendere e non sprecati. Ricordiamoci, infine, della questione payback, dove in ballo ci sono centinaia di milioni che, se non venissero rimborsati, potrebbe portare al definitivo tracollo della sanità toscana, con tutte le inevitabili conseguenze per i cittadini”.