Raid alla mostra su Cossetto, Piagentini: “Contro di me accuse gratuite”

20 luglio 2024 | 09:04
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Raid alla mostra su Cossetto, Piagentini: “Contro di me accuse gratuite”

L’attivista: “Tirato in ballo in modo strumentale e diffamatorio”

“Contro di me accuse gratuite”. Così l’attivista Massimiliano Piagentini reagisce ad una nota firmata dal Comitato 10 Febbraio di Lucca, in merito ad alcune scritte offensive comparse nei pannelli della mostra dedicata a Norma Cossetto, all’Agorà. Secondo Piagentini, nel commento dell’associazione, sarebbe associata la sua persona al gesto stigmatizzato.

Piagentini così tira in ballo (anche se nella nota non compare mai il suo nome), Sandro Righini, in qualità di referente dell’associazione Comitato 10 Febbraio di Lucca. “Il signor Sandro Righini, già portavoce e candidato di CasaPound a Massarosa, oltre che tuttofare al festival L’Augusta, in una nota anonima diffusa dalla sua (e di CasaPound) ‘apolitica’ Associazione 10 febbraio – sostiene Piagentini -, tira in ballo il sottoscritto in maniera strumentale e diffamatoria, lasciando intendere che ci sia un nesso tra alcune mie recenti affermazioni e una scritta comparsa sotto un pannello della mostra revisionista su Norma Cossetto, allestita dai suoi amici assessori e militanti di partito all’Agorà, spazio pubblico trasformato di fatto in una succursale di Difendere Lucca”.

“La mostra in questione – sostiene ancora Piagentini – riprende alcune tavole di un fumetto edito, guarda caso, da una casa editrice dell’estrema destra che, prescindendo dalle risultanze di studi storici, mistifica i fatti, raccontando una versione della fine di Norma Cossetto e delle vicende del confine orientale, falsata e funzionale alla propaganda neofascista contro i partigiani e a favore della dittatura. Righini, senza metterci la faccia, come abitualmente fa,  lancia accuse gratuite. Questa volta però verrà chiamato a rispondere delle sue accuse farneticanti e gratuite”.