Sanità e pronto soccorso, concluso il Consiglio fiume: no dalla maggioranza all’ordine del giorno del centrosinistra
Il dibattito su un testo da approvare tornerà in commissione. L’opposizione: “Così si da ragione a chi dice che non cambia mai nulla il sindaco”. Pardini: “Su questo tema importante non stiamo a guardare”
Si è conclusa con un niente di fatto, dopo le polemiche, la prosecuzione del consiglio comunale aperto sul tema del pronto soccorso di Lucca e Castelnuovo.
Ieri (22 luglio) il secondo tempo dell’assise, destinato alla discussione fra i consiglieri, si è aperto con un interessante botta e risposta con la direttrice del pronto soccorso dell’ospedale San Luca, Fabiana Frosini, più volte protagonista anche in passato di confronti con i consiglieri della commissione sociale.
La dottoressa Frosini ha difeso l’attività del pronto soccorso non nascondendone le criticità, ma sottolineando anche come la diffusione di un’immagine negativa dei servizi della sanità non contribuiscono certo né alla fiducia dei cittadini né al clima interno fra medici, infermieri e Oss né tantomeno all’attrattività dell’ospedale anche in termini di nuovi assunti.
Nella discussione dei consiglieri però si è presto delineata una dicotomia che, alla fine, è risultata inconciliabile. Fra chi, la maggioranza che guida l’amministrazione di centrodestra, ritiene che la responsabilità sia da concentrarsi principalmente sulle scelte e sulla gestione della Regione Toscana e chi invece, l’opposizione, vorrebbe un maggior impegno da parte del sindaco, a partire dalla conferenza dei servizi, per affrontare temi e criticità della sanità.
Il consigliere delegato alla sanità, Alessandro Di Vito, ha sottolineato l’impegno del sindaco Pardini, suo personale e dell’amministrazione per far fronte ai temi che erano inseriti nel programma elettorale della maggioranza. Lo stesso primo cittadino ha preso la parola, rigettando l’unico testo presentato in aula alla fine della discussione, un ordine del giorno del centrosinistra, illustrato da consigliere comunale Enzo Alfarano, rivolto proprio a sindaco e giunta, affinché assumano un ruolo di prima fila nel chiedere garanzie per la sanità territoriale e non solo: “Appena ci siamo insediati – ha detto – abbiamo subito sbloccato la firma della convenzione sociosanitaria che era bloccata da anni, forse per dissidi interni alle varie correnti del centrosinistra. Come al solito il nostro impegno non è fatto di parole ma di fatti. E lo dimostriamo ancora una volta. Questo ordine del giorno è pretestuoso e lo dimostra l’attacco, che vuol fare intendere che questa amministrazione abbia fatto poco o nulla sul tema sanità. Non è così”.
Il centrodestra, con le parole di Massimo Fagnani della Lega, anche lui medico, ha chiesto di rinviare la discussione in commissione per poi tornare ad approvare un testo condiviso. Richiesta rigettata dall’opposizione con le parole di Francesco Raspini, capogruppo Pd: “Vogliamo che rimanga agli atti – ha detto – che all’esito di una discussione lunga due consigli comunali, l’unico atto presentato arriva dall’opposizione. È la risposta a tutti coloro che nei loro interventi hanno dimostrato disillusione e disaffezione nei confronti della politica affermando che tanto non cambia mai niente. E vogliamo che rimanga anche a verbale che il voto di questo atto viene garantito grazie alla nostra presenza in aula, che permettiamo che ci sia il numero legale”.
Alla fine il testo viene respinto con sei voti favorevoli e 16 contrari. Sarà la commissione sociale a tornare a discutere della tematica.
L’intervento del centrosinistra
“Dopo 10 ore la seduta, convocata dal sindaco Pardini, si conclude con un nulla di fatto – dicono i consiglierei comunali di opposizione – La maggioranza, dopo numerosi interventi di cittadini e associazioni, non è stata in grado di elaborare nessuna proposta. Hanno però bocciato l’ordine del giorno scritto dalle consigliere e dai consiglieri del centrosinistra. Un documento chiaro, in cui abbiamo chiesto al Comune di impegnarsi in Conferenza dei sindaci per favorire l’integrazione dei settori sociale e sanitario; a intervenire presso gli enti competenti per chiedere nuove assunzioni di personale medico e paramedico; a monitorare eventuali miglioramenti o peggioramenti del servizio di pronto soccorso, riferendo in consiglio comunale; a favorire una comunicazione più efficace e puntuale sulla situazione del Pronto Soccorso, evitando polemiche che ricadano sulla reputazione degli operatori della sanità”.
“Bocciato l’ordine del giorno del centrosinistra – dicono ancora (Partito Democratico, Lucca Futura, Sinistra con – Sinistra civica ecologista, Lucca è un grande noi, Lucca Civica-Volt-Lucca è popolare – rimane la passerella per il sindaco e per il consigliere comunale delegato alla sanità Alessandro di Vito, che anche stavolta si è profuso in lunghi e inconsistenti interventi, reagendo male alle critiche. Hanno ragione i comitati nel chiedere soluzioni, senza accontentarsi più delle parole. È assurdo convocare una sessione così lunga e partecipata, preceduta peraltro da una visita della commissione sociale al San Luca, e non dare nessuna risposta. È un approccio sciatto e irrispettoso verso chi è intervenuto. Probabilmente nasconde anche divisioni dentro la maggioranza: dopo solo due anni è paralizzata da fratture che impediscono di prendere posizioni chiare”.
“Nonostante l’inconsistenza dell’amministrazione – conclude la nota – che pensa solo alle passerelle senza cercare soluzioni, il centrosinistra continuerà a fare proposte per il miglioramento del servizio sanitario. Chiediamo al sindaco, però, di non prendere più in giro i cittadini”.