Baldini: “Il comitato pucciniano perde al Tar, ennesimo schiaffo a Veronesi”

Il consigliere regionale della Lega: “Non è più possibile continuare a far finta di nulla”
“Il comitato promotore per le celebrazioni pucciniane incassa l’ennesimo schiaffo mondiale, l’ennesima clamorosa sconfitta che getta ancora di più nel ridicolo – se mai ce ne fosse stato bisogno dopo le vicende che hanno costellato il fallimento giornaliero dell’ente sin dal suo insediamento – una gestione che ha largamente compromesso il centenario della morte di Giacomo Puccini, uno degli eventi più attesi per l’anno 2024, a livello nazionale ed internazionale”. A dirlo è il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Baldini, in riferimento all’accoglimento dell’istanza cautelare presentata al Tar dal conservatorio Boccherini in merito al bando sui luoghi pucciniani.
“Questa volta – prosegue infatti Baldini – è toccato al Tar Toscana al quale è ricorso l’istituto Boccherini di Lucca, una delle realtà culturali più prestigiose nel mondo per quanto riguarda le vicende del maestro e non solo, sospendere l’efficacia degli atti impugnati e quindi l’erogazione dei contributi economici per somme grandemente rilevanti che erano stati assegnati come da verbali del medesimo ente, disponendo altresì la stessa condanna al pagamento delle spese legali a carico del Comitato”.
“Insomma, un’altra ‘figuretta in mondovisione’ per Lucca, per la cultura italiana e, purtroppo, per la stessa presidenza del Consiglio dei Ministri alla quale è intestata l’epigrafe dell’ordinanza del Tar Toscana oltre che per il delegato della presidenza alla gestione del Comitato, il maestro Alberto Veronesi, alla ribalta negativa sin dall’inizio del suo mandato”.
“E questa volta, data la portata del tonfo che va a mettere il dito proprio su aspetti centrali riguardanti la trasparenza delle procedure pubbliche nella gestione dei soldi pubblici che dovrebbero essere il caposaldo principe per ogni amministrazione sia locale, regionale o nazionale non importa – osserva Baldini – non può non dirsi che l’avevamo detto e da più parti”.
“Non voglio citare il sottoscritto che sin dall’inizio aveva sollevato le gravi problematiche del Comitato dove fior di professionisti si erano allontanati a gambe levate, uno dietro l’altro e particolarmente coloro che erano stati chiamati al controllo delle modalità in cui si procedeva nel portare avanti la gestione delle risorse e la stessa inopportunità della nomina di Alberto Veronesi, con dichiarazioni pubbliche – prosegue Baldini -, anche rivolte ai sindaci delle città pucciniane e con precise interrogazioni in Consiglio regionale, ma certamente l’intero contesto culturale, istituzionale e politico sia lucchese che versiliese, bipartisan peraltro, che, in un diluvio di prese di posizione, di critiche e di dimissioni susseguitesi costantemente, avevano sollecitato chi di dovere a metter mano a quanto stava accadendo. Mi chiedo allora perché si sia giunti sino a questo punto? Perché si sia voluto permettere che una opportunità così importante per il nostro territorio, per la cultura italiana nel mondo, fosse martoriata da una gestione di questa fatta? Quante volte si sono richiamati i sindaci dei comuni pucciniani a prendere posizioni pubbliche nette e quante volte è stato chiesto allo stesso presidente della Regione Toscana fino allo stesso ministro della cultura, direttamente o indirettamente, da tanti esponenti di primo piano della cultura”.
“Alberto Veronesi – prosegue Baldini – è stato candidato per Fdi alle elezioni regionali in Lombardia, non so se è addirittura iscritto o meno a quel partito e manifesta a più riprese vicinanza e sostegno ai candidati di Fdi ed alla stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Possibile che, di fronte all’ennesima riprova di caos totale nella gestione dei soldi pubblici, si continui a far finta di nulla? Ed infine particolare e rinnovata solidarietà e vicinanza va al Boccherini di Lucca, a tutti i suoi organi direttivi ed alla sua presidente Maria Talarico, lasciati ingiustamente soli da larga parte del mondo istituzionale e culturale lucchese quando ebbero modo di denunciare quanto stava accadendo – anzi talvolta ingiustamente attaccati e criticati sulla stampa e sui social, senza che vi fossero dovute prese di posizione a loro difesa per aver saputo mantenere la schiena diritta, senza subire condizionamenti di sorta, a difesa dei loro progetti, della trasparenza delle procedure pubbliche e della stessa cultura pucciniana che non meritava anche questa ennesima pagina nera nel tribolato centenario della morte del maestro”.