il parere |
Politica
/

“Il Pd promuove la cultura solo a parole” per il movimento Difendere Lucca

20 agosto 2024 | 10:21
Share0
“Il Pd promuove la cultura solo a parole” per il movimento Difendere Lucca

“Si accorge del problema solo quando chiudono attività in qualche modo legate a un certo ambiente umano, politico e culturale”

“Avrà pesato di più l’arrivo al governo di Lucca del centrodestra o lo sbarco in pieno centro di un gigante dell’editoria da sempre schierato armi e bagagli con la sinistra?”. Se lo chiede il movimento Difendere Lucca, ricordando come la chiusura delle librerie sia avvenuta a distanza di non molto tempo dall’arrivo di una nota catena nazionale in città.

“Se a questo aggiungiamo la concorrenza spietata del mercato digitale – continua Difendere Lucca – le voci di coloro che si stracciano le vesti per la chiusura di due attività accusando l’amministrazione comunale suonano a dir poco ipocrite. Il fenomeno delle piccole librerie che chiudono è indubbiamente preoccupante, ma si nota il consueto strabismo della sinistra cittadina che si accorge del problema solo quando chiudono attività in qualche modo legate a un certo ambiente umano, politico e culturale”.

“Le serrande di altre librerie si sono abbassate negli ultimi anni – ricorda Difendere Lucca – almeno tre in centro storico, ma in quel caso nessun dibattito è stato avviato, nessun esponente della sinistra si è interrogato su quanto era accaduto. Men che mai lo ha fatto quando, prima di tutto in epoca a guida centrosinistra, decine di attività hanno chiuso per l’arrivo della grande distribuzione. O forse, non vendendo cultura, erano in quel caso meno importanti, come alcuni esponenti hanno candidamente ammesso.

Accusare poi la giunta Pardini di aver sfavorito in qualche modo queste realtà indipendenti a vantaggio dei grandi eventi significa piegare la realtà all’ideologia. E’ evidentemente il contrario: più presenze in città portano possibili acquirenti per le attività, comprese le librerie.

Lo sforzo che questa giunta sta portando avanti per fare cultura, dopo anni di poco o nulla, è palese. E si sostanzia in un’attività incrementata a ogni livello, a partire dagli eventi del Teatro ma anche da quelli organizzati in prima persona dal Comune, senza appaltare sempre a terzi la politica culturale cittadina. E’ emblematico invece di come il Pd promuova la cultura solo a parole il fatto che, nei mesi scorsi, abbia chiesto il supporto amico della Regione per contestare l’uso troppo sbilanciato a favore delle iniziative culturali della Ex Cavallerizza. Uno dei tanti cortocircuiti di una sinistra che fa sempre due pesi e due misure”.