Decoro e suolo pubblico, Vcs: “In città risciò parcheggiati anche fra gli alberi”

Il comitato incalza l'assessora Granucci: "L’impegno di mettere i chiodi topografici non è stato mantenuto"

“Siamo molto dispiaciuti per il fatto che il flop dell’edizione notturna del mercatino dell’antiquariato abbia amareggiato l’assessora Granucci.
La esortiamo comunque a non perdersi d’ animo perché se vuole fare qualcosa di utile per la città e per il suo decoro ci sarebbero tante altre situazioni da risolvere”. Inizia così la nota del comitato Vivere il Centro Storico, che torna all’attacco.

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“Per esempio non sarebbe il caso di realizzare l’impegno che la stessa assunse pubblicamente l’8 agosto 2023 proclamando che avrebbe provveduto ad utilizzare i chiodi topografici affinché il suolo pubblico concesso venisse chiaramente evidenziato? Non ci risulta che ciò sia stato fatto e assistiamo, fra le altre, a situazioni quanto meno singolari che lasciano un po’ perplessi. Ad esempio i risciò che vengono esposti per noleggio in piazza Napoleone lato strada e perfino sotto gli alberi sono regolari? Pagano il suolo pubblico? Sono ritenuti decorosi? Le severe prescrizioni che sicuramente sono state imposte, visto che si tratta di zona monumentale, consentono l’utilizzo degli sfavillanti cartelloni pubblicitari che vengono utilizzati? La stessa domanda dicasi per i risciò parcheggiati fra gli alberi in piazzale San Micheletto, nonché per quelli sparsi per la città”.

“Se l’impegno di mettere i chiodi topografici fosse stato mantenuto queste domande non avrebbero motivo di esistere e per i vigili urbani sarebbe più facile far rispettare le regole per il mantenimento del decoro della città – attaccano -. Se poi il problema è un ritardo nella fornitura dei chiodi l’assessora Granucci, nell’attesa, potrebbe dedicarsi alle altre sue funzioni di competenza, come quella di far rispettare il regolamento degli artisti di strada che si trovano dovunque e molto spesso al di fuori delle zone previste, con in dotazione potenti amplificatori che non ci pare rispettino le previsioni del regolamenti, oppure evitare che il Fillungo, così come le Mura, siano una pista ciclabile per risciò e biciclette che rendono impossibile una tranquilla passeggiata. Risolvendo questi problemi la città ci guadagnerebbe e ne sarebbe grata anche se ci fosse un mercatino in meno”.

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