Sanità, Fantozzi (Fdi): “Se in Toscana ci sono grossi problemi la responsabilità è solo del Pd”

La replica del consigliere regionale: "Puppa e i cittadini lucchesi lo sanno bene"

“Pur comprendendo l’imbarazzo del collega Puppa, non possiamo certo seguire il suo ragionamento che cerca di sollevare il suo partito, che gestisce in continuità la sanità toscana da 50 anni, da evidenti responsabilità”. Inizia così la replica di Vittorio Fantozzi, capogruppo in consiglio regionale di Fratelli d’Italia.

Sanità, Puppa (Pd): “Le difficoltà in Toscana sono dovute ai tagli drastici del governo nazionale”

 

“Tutto questo emerge drammaticamente ogni giorno e solo nelle ultime settimane ho, insieme ad altri, evidenziato problematiche che vanno dai referti degli esami, alla dismissione di edifici fino alla soppressione del punto di primo soccorso a Borgo a Mozzano, passando per lamentele sugli organici, sui pronto soccorso degli ospedali di Lucca e Versilia e tanto altro. Tutta responsabilità del Pd, che si è garantito molto consenso attraverso questo settore che assorbe l’80% del bilancio regionale e ne rappresenta la più rilevante competenza. Cercare di scaricare le responsabilità del proprio partito, sostenendo che la colpa è dei tagli del Governo Meloni, è non solo mancanza di rispetto per il cittadino che si immagina ignorante e sprovveduto, ma un tentativo vano di coprire la mancanza di programmazione, scelte sbagliate, promozioni in massa e gestione allegra delle risorse, spesso in ottica elettorale di cui tutti i cittadini della Mediavalle salderanno il conto ancora per diverso tempo, forse con soluzioni tampone pagate a caro prezzo ma giusto per superare il vicino momento elettorale”.

“Dispiace perché mentre, come centrodestra, siamo pronti ad assumere un profilo costruttivo come a Borgo a Mozzano nell’interesse della cittadinanza, veniamo subito disattesi dal Pd la cui affannosa ricerca del capro espiatorio ci conferma del nostro disappunto e della nostra analisi. L’ennesima occasione persa dalla politica lucchese, destinata ad ampliare la platea dell’astensione dal voto, nonostante l’offerta di collaborare assieme che abbiamo saputo dimostrare più volte in tema di aree interne – conclude -, per una difesa di parte incoerente e non veritiera che , forse, era il caso di risparmiarci”

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