Alberto Veronesi lancia una lista politica a Lucca e a Viareggio “a tutela della libertà”

L’annuncio del direttore d’orchestra: “Oggi è necessaria una mobilitazione di tutti perché le nostre città non cadano nelle mani di formazioni politiche che non hanno la maturità della cultura liberale”
È partito il movimento organizzativo per la creazione di una “lista politica a difesa della libertà di spessore locale e nazionale” da Alberto Veronesi, direttore d’orchestra ed attuale presidente del comitato delle celebrazioni puccinianel.
“Ho il piacere di annunciare la prossima formazione anche a Viareggio e a Lucca di una formazione civica a tutela e presidio della libertà – le parole di Veronesi -. Voglio partire da lontano. Trovo molto grave ciò che è successo recentemente riguardo alle recenti accuse giornalistiche contro la famiglia della premier, accuse che appaiono totalmente prive di senso. Trovo molto grave, e qui ci sta anche una recente esperienza personale, che sia possibile che giornali a tutto dediti meno che alla diffusione della verità, si spendano in diffamazioni continue e sistematiche, diffondendo notizie false, di fatto ricreando le premesse per perseguire il reato di opinione. Reato ricordiamolo che è perseguito solo dai regimi dittatoriali. Trovo altrettanto molto grave che partiti politici e singole personalità prive della necessaria cultura liberale, applichino costantemente metodi che erano applicati dall’Unione Sovietica e da Stalin, nel cercare di battere il nemico politico di turno: con la diffamazione, con la complicità di giornali ormai privi delle necessarie garanzie di obiettività, con la costante manipolazione della realtà e della verità”.
“Per queste ragioni è necessaria una mobilitazione, e, francamente di tutto avrei voglia che ributtarmi nella militanza politica – prosegue -. Ma oggi è necessario una mobilitazione di tutti a presidio della libertà. Quello italiano è un popolo meraviglioso che, se lasciato libero, sviluppa energie, idee e capacità di lavoro straordinarie. Ma è di tutta evidenza che è presente in Italia, e anche segnatamente sul territorio toscano, una componente politica che, avendo fallito su tutti i piani operativi, rimane attiva solo sul piano della distruzione del lavoro altrui. Partiamo dal territorio: è innegabile il lavoro straordinario che hanno svolto e stanno svolgendo sindaci come Giorgio Del Ghingaro e Mario Pardini. Eppure sono presenti formazioni politiche che pur di battere le coalizioni attorno a loro sono disponibili a diffondere notizie false, a diffamare, a distorcere la verità dei fatti. Unica garante in questa situazione la magistratura, che, per definizione, ha il compito di ristabilire la verità. La mobilitazione è necessaria anche a presidio e tutela di quest’ultima, perché possa essere libera di svolgere il suo lavoro, e non sia condizionata dal bombardamento mediatico di coloro che fanno inchieste giornalistiche che poi si rivelano false e tendenziose”.
“Per questo – conclude -, oggi, la politica, per quanto sia un’attività scomoda e antipatica se svolta dai normali cittadini, sia purtroppo necessaria per garantire che le nostre città, regioni e il nostro bel paese non cadano nelle mani di formazioni politiche che non possono ancora essere promosse sotto il profilo della maturità della cultura liberale”.