Toscana Pride, la Lega: “Stop alle discriminazioni, ma la maternità surrogata non è un diritto” foto

Baldini, Pasquinelli e Santini: "Auspichiamo che la manifestazione possa svolgersi con modalità pacifiche e che le sue tematiche restino separate"

A partire dalle considerazioni espressa dall’arcivescovo Paolo Giulietti, anche la Lega interviene sul Toscana Pride.

Toscana Pride a Lucca, la lettera del vescovo Giulietti: “Tutelare anche il diritto dei bimbi di crescere con mamma e papà”

“Monsignor Paolo Giulietti ha colto nel segno perché la normativa attuale si presta a realizzare appieno la tutela del preminente interesse del minore ed è stata dichiarata più volte adeguata, tale da porla al riparo da censure di legittimità costituzionale, anche fondate sui principi sovranazionali come interpretati dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. Proprio l’interesse del minore – dicono Massimiliano Baldini, consigliere regionale, unitamente al capogruppo della Lega in Comune a Lucca, Armando Pasquinelli e allo stesso capogruppo della Lega in Comune a Viareggio, Alessandro Santini – come ogni altro interesse costituzionalmente rilevante, deve essere bilanciato, alla luce del principio di proporzionalità, e posto al riparo dal ricorso a tecniche procreative, quali in particolare la surrogazione di maternità, che l’ordinamento intende disincentivare tanto che in tale ambito la suddetta Corte ha lasciato margini di apprezzamento ad ogni Stato. Non possiamo dimenticare da quest’ultimo punto di vista che la surrogazione di maternità costituisce di fatto la compravendita di un essere umano con un’automatica lesione del diritto della donna e del bambino”.

“L’essere madre o padre di un bambino – concludono Massimiliano Baldini, Armando Pasquinelli ed Alessandro Santini – è una potenzialità, una possibilità ma non è un diritto fondamentale dell’individuo che possa essere esercitato come se fosse una necessità. Al tempo stesso, invece, rimarchiamo il diritto individuale di ognuno ad esprimere il sentimento dell’amore verso un altro individuo, anche dello stesso sesso, come del tutto legittimo, condannando ogni forma di violenza e razzismo ed auspicando che la manifestazione possa svolgersi con modalità pacifiche e che le sue tematiche restino separate”.

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