Circonvallazione di Altopascio, D’Ambrosio bacchetta la Provincia: “Serve stanziare le risorse per portare avanti l’iter”

La sindaca: “Si tratta di un’opera fondamentale per il territorio, lo vogliamo capire o no? Serve un cambio di passo, occorre agire subito”
“Terzo lotto della circonvallazione, è l’ora di agire. È un’opera fondamentale, spetta alla Provincia, ora, stanziare i soldi necessari. L’iter deve andare avanti, senza perdere ulteriore tempo”. Un aggiornamento in merito al completamento della circonvallazione di Altopascio – opera viaria di primaria importanza per il sistema del traffico e della viabilità della Piana di Lucca – arriva direttamente dalla sindaca di Altopascio, Sara D’Ambrosio, che, interpellata da Lucca in Diretta, ha fatto il punto sul progetto, chiedendo un cambio di passo proprio alla Provincia di Lucca (ente titolare dell’opera di circonvallazione), guidata, al momento, dal presidente Luca Menesini, che ha anche la delega a pianificazione strategica e Pnrr.
Un’opera strategica – quella della circonvallazione –, necessaria per sgravare il traffico dalla via Romea e dal centro abitato di Badia Pozzeveri e complementare al sottopasso di via Torino, rientrante nel complessivo progetto di raddoppio ferroviario portato avanti da Ferrovie. Quest’ultimo progetto è (purtroppo) ancora in stand-by, ma il Comune di Altopascio adesso intende accelerare sul terzo lotto della circonvallazione per completare il primo e fondamentale tassello per superare le ormai annose criticità legate alla viabilità, ma anche alla salute dei cittadini.
La sindaca Sara D’Ambrosio fa il punto sulla circonvallazione: “Si è conclusa la conferenza di servizi preliminare e si è conclusa in modo favorevole con alcune prescrizioni importanti, una di queste riguardanti anche la situazione delicata del Padule, sotto la lente d’ingrandimento del Genio Civile che ha però dato il via libera a proseguire nell’opera. È stata inoltre avviata la procedura per la verifica di assoggettabilità a Via (valutazione impatto ambientale): manca il provvedimento finale. Come Comune di Altopascio, nonostante non fosse una cosa necessaria che la facesse l’amministrazione comunale, essendo la Provincia titolare dell’opera, abbiamo già fatto un primo ciclo di incontri con la cittadinanza, partendo dalle persone direttamente coinvolte dal progetto, proprio in una chiave di totale trasparenza: siamo andati direttamente sul posto e abbiamo anche lasciato le carte a disposizione in municipio facendo appuntamento libero il sabato per discutere, approfondire, dare informazioni sull’opera. Ora siamo arrivati a un punto cruciale: la progettazione deve andare avanti, cosa necessaria e indispensabile per ottenere il finanziamento regionale. Per andare avanti nella progettazione occorre che la Provincia di Lucca – che è l’ente che ha in capo la progettazione e la realizzazione del completamento della circonvallazione – stanzi le risorse necessarie per poter avanzare nell’iter, altrimenti siamo bloccati e questo non può più essere accettato”.
Ma facciamo un passo indietro. Quello del completamento della circonvallazione di Altopascio è un percorso che è entrato nel vivo nel 2019, quando la Regione Toscana ha stanziato nel proprio bilancio 200mila euro per avviare la fase progettuale e poi nel 2021, con il trasferimento effettivo delle risorse nelle casse provinciali. Da lì è partito l’iter progettuale e a gennaio 2024 è stato anche individuato il tacciato migliore, quello di via di Tappo, dal costo di oltre 34 milioni di euro.
Adesso la sindaca D’Ambrosio chiede anche alla Provincia di battere un colpo per portare avanti l’iter: “La Regione Toscana è l’unico Ente che al momento ha messo i soldi – afferma -. Tutto il progetto parte dall’ex assessore regionale Ceccarelli, adesso c’è l’impegno dell’assessore Baccelli e anche del presidente Giani che si è esposto venendo ad Altopascio (clicca qui per leggere l’articolo). I 200mila euro per avviare la fase progettuale del terzo lotto ce li ha messi la Regione. Per fare ulteriori approfondimenti sul suolo, utili per definire il primo livello di progettazione, i soldi ce li abbiamo messi noi come Comune di Altopascio, adesso la Provincia di Lucca deve mettere le risorse che servono per poter proseguire. Il presidente Menesini è venuto ad Altopascio a gennaio 2023 e in consiglio comunale disse che per la fine di febbraio dello stesso anno ci sarebbe stato il progetto (clicca qui per leggere l’articolo); sono passati più di due anni dall’avvio della progettazione, ora è tempo di concretizzare. La paura è che il completamento del terzo lotto non sia percepito come una priorità e ciò dispiace, anche se il presidente della Provincia è venuto qua e su questo tema si è espresso anche in campagna elettorale”.
D’Ambrosio sottolinea l’importanza della circonvallazione per tutto il territorio: “Il terzo lotto della circonvallazione è un progetto fondamentale e lo abbiamo visto, per esempio, anche con i tanti disagi e il traffico in tilt nei giorni in cui è stato chiuso il casello del Frizzone. Ma penso anche ad eventuali incidenti in autostrada o all’attuale chiusura del Ponte all’Abate: in tutte queste situazioni il traffico si sposta regolarmente sulla Romea. Il terzo lotto della circonvallazione è un’opera che va oltre il comune di Altopascio: lo vogliamo capire o no? È probabilmente la principale opera viaria della Provincia che va a interessare un comprensorio ampio e strategico come quello della Piana di Lucca, occorre inserire il completamento di questa infrastruttura tra le priorità di Palazzo Ducale. Adesso serve stanziare le risorse (riferendosi alla Provincia ndr): la Regione c’è, il Comune anche, adesso tocca alla Provincia. Serve un cambio di passo e bisogna fare presto. Il progetto è in fase avanzata, è vero, ma se non ci sbrighiamo i progetti invecchiano. Adesso serve andare avanti e intercettare il finanziamento per realizzare questa fondamentale opera. Occorre agire. Ora”.
Il tracciato
Il tracciato individuato come migliore è quello che passa da via di Tappo (con punto di partenza dalla rotatoria sulla Bientinese e collegamento diretto alla via Romana sfruttando il ponte già presente che andrebbe adeguato e prevedendo un ulteriore ponte per superare l’autostrada): questo si può definire come il naturale completamento della circonvallazione del centro abitato di Altopascio (già completata dalla Provincia nei lotti 1 e 2), andando quindi a realizzare quell’anello di chiusura del paese capace di scaricare il forte traffico.
Questo tracciato è inoltre il migliore anche per quanto riguarda i costi, essendo – a differenza degli altri due analizzati, via 25 aprile e Frizzone – il più sostenibile economicamente parlando, con un importo di oltre 34 milioni di euro contro i quasi 80 milioni degli altri. Dall’analisi costi-benefici, inoltre, quella di via di Tappo è la viabilità capace di liberare concretamente e realmente il centro di Badia e il quartiere della Romea dal passaggio continuo dei mezzi pesanti. Ha inoltre il vantaggio di non precludere la possibilità di realizzare una volta ultimato questo intervento, una rotatoria intermedia posta prima del viadotto di superamento dell’autostrada A11 sul lato sud, che faccia da snodo con quel lotto degli assi viari che collegherà questa zona con il casello autostradale del Frizzone, con l’obiettivo di abbattere i volumi di traffico sulla via Romana e migliorare sensibilmente la viabilità complessiva della Piana di Lucca.
Terzo lotto della circonvallazione: l’iter del progetto
Quello del completamento della circonvallazione di Altopascio è un percorso che è entrato nel vivo nel 2019, quando la Regione Toscana ha stanziato nel proprio bilancio 200mila euro per avviare la fase progettuale e poi nel 2021, con il trasferimento effettivo delle risorse nelle casse provinciali. Da lì è partito l’iter progettuale: l’ulteriore momento di svolta è stato nel febbraio 2023, quando Comune, Provincia e Regione Toscana hanno firmato il protocollo d’intesa per la realizzazione del raccordo stradale tra la Bientinese e la Romana.
Nei mesi successivi, tra agosto e ottobre 2023, il comune di Altopascio, a seguito di richieste da parte della Provincia di Lucca, si è fatto carico di effettuare approfondimenti sulle tematiche urbanistiche riguardanti sia la compatibilità idraulica delle opere sia per quanto attiene alla caratterizzazione delle terre e rocce da scavo al fine di un possibile riutilizzo delle stesse. La progettazione, e la relativa analisi dei costi-benefici, si è basata su tre ipotesi distinte di tracciato (tracciato numeri 1 denominato via di Tappo, tracciato numero 2 denominato via XXV Aprile e tracciato numero 3 che termina in via di Lucia oggi via Lazzareschi, a Porcari). L’individuazione del tracciato migliore – via di Tappo – è stata definita tenendo insieme tutti questi aspetti: la diretta corrispondenza con l’abitato di Altopascio e quindi l’effettiva risoluzione del problema altopascese, il costo dell’opera, la maggior fluidità dal punto di vista strutturale e, in definitiva, l’effettiva sostenibilità dell’opera stessa.
La progettazione
Con l’analisi costi-benefici terminata, lo studio di fattibilità realizzato e l’individuazione del tracciato, il percorso deve andare avanti con la definizione del progetto definitivo (che nel nuovo Codice degli appalti porta il nome di studio di fattibilità tecnico-economica, ma che ricalca sostanzialmente il vecchio progetto definitivo). Un passaggio necessario per ottenere il finanziamento dell’opera da parte della Regione Toscana. Per realizzare questo livello di progettazione Provincia e Comune dovrebbero arrivare alla firma di un nuovo accordo per stanziare circa 700mila euro: tutto quello che è strettamente collegato all’aspetto urbanistico sarà a carico del Municipio (una scelta non dovuta, ma che l’amministrazione comunale vuole fare per dare concretamente il proprio contributo alla realizzazione dell’opera); Palazzo Ducale, invece, dovrebbe occuparsi di tutto ciò che è prettamente connesso alla strada, che sarà di competenza provinciale.