Dati (Forza Italia): “Florovivaismo, subito i decreti attuativi del governo”

Il responsabile del dipartimento agricoltura del partito azzurro di Lucca chiede tempi celeri per l’attuazione della nuova legge
“Per il settore del florovivaismo vanno adottati tempestivamente i decreti attuativi del governo: il nostro partito è impegnato in questa direzione per sostenere un comparto importante per la Versilia, fiore all’occhiello della produzione regionale”. A sottolinearlo è Antonio Dati, responsabile del dipartimento agricoltura di Forza Italia Lucca, che interviene sulla legge 102 del 4 luglio 2024.
“Nelle ultime settimane il sottosegretario Patrizio La Pietra ha convocato una riunione preparatoria all’istituzione del tavolo di filiera del settore del florovivaismo, allo scopo di favorire il confronto e la condivisione sulle strategie da perseguire e su come ottimizzare eventuali risorse – sottolinea Dati in una nota -. L’obiettivo comune è evitare l’attesa di 24 mesi per la realizzazione dei decreti attuativi previsti dalla legge delega sul florovivaismo stesso, con la speranza di chiudere il processo entro l’anno. Il settore aveva bisogno da tempo di un quadro normativo adeguato e in grado di supportare al meglio le imprese del settore, di dare impulso alla ricerca, alla sperimentazione e all’innovazione tecnologica”.
Nel manifestare la volontà di farsi portavoce dei fabbisogni del settore a livello provinciale, il responsabile del dipartimento di Forza Italia evidenzia in particolare la necessità di tenere ben presente quanto previsto dall’articolo 2135 del Codice civile, che definisce la figura dell’Imprenditore agricolo, sottolineando la necessità di varare politiche e strategie specifiche e mirate per ognuno dei due segmenti, quello floricolo e quello vivaistico, che hanno sistemi di produzione diversi, canali commerciali diversi e problematiche diverse.
“In questo contesto produttivo – conclude Dati – la floricoltura versiliese contribuisce, insieme a quella pesciatina, a portare la Toscana a guidare il mercato italiano con il 31% delle produzioni complessive vivaistiche e floricole, oltre che garantire la presenza di imprese annoverabili fra quelle maggiormente rappresentative del settore floricolo a livello nazionale in termini di produzione, occupazione ed innovazione produttiva e tecnologica”.