Del Chiaro (Sinistra Con): “Le parole del vescovo sul Toscana Pride non stupiscono ma feriscono”

31 agosto 2024 | 12:36
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Del Chiaro (Sinistra Con): “Le parole del vescovo sul Toscana Pride non stupiscono ma feriscono”

L’ex assessora: “La Chiesa incapace di intercettare e accogliere in ogni sua differenza la parte più giovane della società”

“Le parole del vescovo di Lucca sulla manifestazione del 7 settembre non stupiscono ma feriscono”. Lo dice Lucia Del Chiaro di Sinistra Con, ex assessora comunale.

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“Non stupiscono perché non si allontanano dal pensiero attuale della chiesa e delle sue gerarchie, più volte ribadito anche da Papa Francesco, così sempre avanti sui temi dell’accoglienza e della povertà come così terribilmente indietro su quelli dei diritti civili – dice –
Non è una sorpresa perché il vescovo stesso, in più di un’occasione, non aveva avuto alcuna remora nell’esprimere posizioni che, ovviamente legittime, raccontano di una chiesa cattolica a parole vicina alla società e alla sua parte più giovane, nei fatti lontana e sempre più incapace di intercettarla e accoglierla in ogni sua differenza”.

“Chi non ricorda la sua entrata camminante in città, accolto da schiere di ragazze e ragazzi pieni di allegria e di speranza? Qui ecco la ferita rappresentata dalle sue parole. Lo sa, il vescovo, quante ragazze e ragazzi, facenti parte della sua chiesa sono alle prese con la costruzione della propria identità sessuale, di genere, esistenziale? Quanto può fare male, a un ragazzo o a una ragazza di sedici anni, leggersi “contro natura”? Sapersi “sbagliata” o “sbagliato”, in ogni caso nemico, avversario? E infine, con quel trito e ritrito appello alla biologia, ai “diritti naturali” dei genitori biologici, quante coppie adottive cattoliche ha ferito? Trattando con l’accetta un argomento che meriterebbe la piuma? Il vescovo deve fare il vescovo. Non c’è dubbio. Ma non c’è altrettanto dubbio che questa chiesa, con queste posizioni, scava un solco fra lei e la società civile che farà molta fatica a ricolmare”.